L’organo di Stefania Mettadelli ha aperto in grande stile la stagione della Sagra Musicale Lucchese
Via alla 60esima edizione nel duomo di San Martino, la stessa location scelta per la ‘prima’ da don Maggini
Sagra Musicale Lucchese, apertura in grande stile per la stagione.
Un vasto repertorio per organo ha tagliato idealmente il nastro del primo appuntamento della 60esima edizione della Sagra Musicale Lucchese. Non è un caso infatti che il neopresidente Giuseppe Conoscenti abbia voluto che il concerto di sabato scorso (13 maggio) fosse organizzato nel duomo di San Martino. Un luogo che ricorda il primo concerto della Sagra Musicale, quello del ’63, nato su impulso di Don Emilio Maggini e che allo stesso tempo ha valorizzato l’organo Mascioni del duomo di Lucca.


Un repertorio vasto e attuale quello eseguito dall’organista Stefania Mettadelli che si è cimentata davanti ad un nutrito pubblico eseguendo musiche di compositori contemporanei Takle, Macchia, Bartonwood, Richmond, Lang, per dirne alcuni, dimostrando tutta l’attualità e le potenzialità dell’organo da chiesa come strumento musicale in grado di raccontare anche il sentimento e la cultura del Novecento. L’organo Mascioni del resto, uno dei migliori della provincia di Lucca, può essere paragonato a una piccola orchestra, vista la varietà di timbri e registri. L’appuntamento della Sagra Musicale è stata un’ ottima occasione per valorizzare questo prestigioso strumento custodito in duomo.