Lucca for social arts, buona la prima: quasi 200 presenze al festival in San Regolo

Tra i temi di interesse il focus sulla comunicazione aumentativa alternativa
Bilancio più che positivo per la prima edizione di Lucca for social arts festival, la manifestazione che nei pomeriggi di sabato 27 e domenica 28 maggio ha richiamato alla casermetta San Regolo poco meno di 200 persone interessate ai temi della comunicazione e dell’inclusione.
Ottimo il successo dei laboratori creativi rivolti ai bambini, ma soprattutto tanta la curiosità e forse anche la necessità di approfondire i temi della comunicazione aumentativa alternativa (Caa), strumento che si avvale di pittogrammi e parole ed è utilizzato da chi, per vari motivi, ha problemi a esprimersi. Il tutto nel segno dell’accessibilità e dell’inclusività. Numerosi gli insegnanti e i genitori di ragazzi con disabilità che hanno partecipato ai due interventi su questo tema (tra cui la presentazione della tesi di laurea di Marco Del Monaco scritta proprio in Caa) e proprio da loro è arrivata la richiesta di riproporre altri appuntamenti di questo tipo nei prossimi mesi. I promotori della manifestazione, che hanno raccolto il plauso del Comune di Lucca e della Asl per aver affrontato argomenti così importanti, si stanno già attivando in questo senso.


Tante le realtà coinvolte dall’associazione Artespressa, promotrice del Festival, che ha ottenuto il patrocinio di Provincia di Lucca, Cesvot, Fondazione Giovanni Pascoli e Azienda Usl Toscana Nord Ovest – zona distretto di Lucca e il sostegno del Comune di Lucca e della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Sponsor sono stati Peperosa Ristorante & Wine Bistrò e I fiori di Nonna Anna. Partner di questa edizione sono stati Archimede aps, La Tela di Penelope Cooperativa Sociale, Associazione lucchese arte e psicologia, Centro Studi e Ricerche Prof. Guglielmo Lippi Francesconi, Coordinamento Etico dei Caregiver, Fraternita di Misericordia di Corsagna. Hanno collaborato anche Lucca Libri, Food Family Hub e lo chef Giuseppe Da Prato.