Pianeta Terra Festival, annunciati gli ospiti: oltre 70 appuntamenti per un futuro sostenibile
Tra i protagonisti Paola Bonfante, Elisabetta Erba, Piero Papik Genovesi, Yadvinder Malhi, Chiara Pavan, Giorgio Vacchiano, Giorgio Vallortigara e Peter Wadhams
Oltre 70 appuntamenti, che chiameranno a raccolta scienziati, antropologi, filosofi, economisti, storici, scrittori, artisti e innovatori, per sensibilizzare le coscienze sul tema della ‘rete della vita’. E’ questo il filo conduttore della seconda edizione di Pianeta Terra Festival, che anche quest’anno, dopo il successo della prima edizione, tingerà di verde Lucca da giovedì 5 a domenica 8 ottobre.
La quattro giorni ideata, progettata e organizzata dagli Editori Laterza e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, si svolgerà in alcuni dei luoghi più suggestivi della città – fra cui la chiesa di San Francesco, Palazzo Ducale, L’Orto Botanico, l’Auditorium del Suffragio – dove si terranno incontri, dialoghi, lezioni e spettacoli, sotto la direzione artistica dello scienziato e divulgatore Stefano Mancuso.



“Il filo conduttore della seconda edizione di Pianeta Terra Festival sarà l’esplorazione della fitta, ingegnosa rete che tiene insieme tutti gli esseri viventi – spiega Stefano Mancuso -. Comprendere l’interdipendenza di ciascun elemento della lunga catena di ciò che è vivo significa comprendere che non ci si salva da soli. La corsa al consumo sta esaurendo non solo risorse come il suolo, i minerali e l’acqua dolce, ma qualunque bene naturale. Tutto, indistintamente, scompare al nostro passaggio. Anche gli altri esseri viventi, il cui numero si sta riducendo ad una velocità inimmaginabile. In 50 anni, a partire dal 1970, il numero di animali che vivono sulla Terra è diminuito della metà”.
“Eppure – prosegue il direttore del festival – è dalla biodiversità che dipende la sopravvivenza dell’umanità. A questi ritmi di consumo delle risorse naturali e di forte riduzione delle altre forme di vita, chiederci quanto ci vorrà prima che il pianeta non riesca più a sostenere la nostra attuale ‘civilizzazione’, non è più una domanda retorica ma una serissima questione al cui studio dovremmo dedicarci in tanti. Ci auguriamo che durante le giornate che passeremo insieme, ascoltando e interrogando i tanti ospiti, si accresca la consapevolezza che preservare la natura, ciò che è vivo, è diventato un imperativo categorico”.
Un imperativo che sarà trattato da personalità di altissimo rilievo come Peter Wadhams, membro della Royal geographical society, tra i massimi esperti a livello mondiale di ghiaccio marino e degli oceani polari; Yadvinder Malhi, docente di scienze degli ecosistemi alla School of geography and the environment dell’università di Oxford e direttore dell’Oxford centre for tropical forests; Elisabetta Erba, docente di paleontologia e paleoecologia, insignita nel 2022 della prestigiosa Jean Batiste Lamarck Medal; Paola Bonfante, docente di biologia vegetale all’università di Torino e pioniera degli studi sulle relazioni tra piante e microrganismi; Giorgio Vallortigara, docente di neuroscienze e direttore vicario del Center for mind/brain sciences dell’università di Trento; Giorgio Vacchiano, docente di gestione e pianificazione forestale all’università statale di Milano; Chiara Pavan, chef stellata, tra le prime a realizzare la cucina ambientale in Italia; Piero Papik Genovesi, zoologo impegnato nella conservazione delle specie animali all’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
Attraverso le loro voci, saranno quindi tanti i temi affrontati: fenomeni estremi come siccità e alluvioni, l’aumento esponenziale della popolazione mondiale, il metabolismo del pianeta, la biodiversità, l’alimentazione del futuro, gli ecosistemi del passato, lo stato delle foreste e dei ghiacciai, la diffusione di specie aliene, la coscienza degli animali, gli ecocidi, la letteratura verde, la cucina ambientale e tanto altro ancora. Con un obiettivo di fondo: esplorare i problemi del presente al fine di individuare e proporre le strade per un futuro più sostenibile, e soprattutto, farlo adesso.
“Il problema è civile – spiega Giuseppe Laterza – dobbiamo capire tutti l’urgenza di affrontare le questioni legate alla sostenibilità. Questo festival si propone di provare a cambiare, nel tempo, le nostre opinioni. Lo farà attraverso un interlocutore, Stefano Mancuso, che ha assoluta competenza scientifica ma anche un’apertura a tutte le discipline. Tutte, infatti, sono fondamentali, perché è necessario toccare le corde più intime ed emotive di ognuno di noi per salvare il pianeta”.
Tuttavia, “La straordinaria partecipazione che ha visto la prima edizione di questo festival ci fa ben sperare per il futuro – continua Laterza – Significa che si è radicato, soprattutto nelle giovani generazioni, il rispetto per il pianeta, per ogni specie vivente, che stiamo finalmente abbandonando l’idea che siamo il centro di gravità della terra”.
“Lo scorso anno eravamo ansiosi di sapere come si sarebbe concretizzata un’idea brillante ma complessa e quale risposta avrebbe avuto il festival – commenta il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini – Difficilmente avrei potuto immaginare una manifestazione in grado di esprimere così pienamente i valori che la fondazione promuove da sempre e che da dieci anni trovano spazio nella chiesa di San Francesco: divulgazione scientifica e culturale accessibile ma pur sempre di qualità elevata, tematiche attualissime e di interesse comune e una formula che si è rivelata vincente. Tutto molto efficace, molto coinvolgente, molto bello”.
“E’ molto bello poter rappresentare Lucca anche per questa seconda edizione del Pianeta Terra Festival – afferma il sindaco Mario Pardini – La città accolse la prima edizione con entusiasmo, la sua risposta fu eccezionale. Lucca può e deve essere sempre più un punto di riferimento per la divulgazione attraverso gli eventi”.
Parole cui si associa il presidente della Provincia Luca Menesini: “E’ importante che il percorso educativo proposto dal Pianeta Terra Festival prosegua anche dopo la manifestazione. Il nostro territorio sui temi ambientali è primo in Toscana: abbiamo tante opportunità e potenzialità, e questo festival può essere un punto di partenza significativo per metterle in pratica. Con l’auspicio che questo cammino verso la sostenibilità – conclude – sia un cammino di tutti”.



Il festival deve moltissimo al sostegno di numerosi sponsor. Ad oggi si ringraziano: Banco Bpm, Sofidel, Confindustria Toscana Nord, Ecopol, Eos Im, Findus, Green Utility, RetiAmbiente, Toscotec e Audi – Center Terigi. Si ringrazia Giorgio Tesi Group per la collaborazione tecnica alla presentazione del festival di questa mattina (20 giugno).
Hanno conferito il loro patrocinio: la Commissione Europea, la Regione Toscana, la Provincia di Lucca, Camera di Commercio Toscana Nord – Ovest – The Lands of Giacomo Puccini, la Scuola Imt Alti Studi Lucca, la Scuola Superiore Sant’Anna, l’Università di Pisa, l’Acri, l’Ufficio scolastico territoriale di Lucca e Massa Carrara e la Fondazione Campus.
Anche questa edizione è costruita grazie alla straordinaria partecipazione delle molte realtà culturali, istituzionali e imprenditoriali del territorio: A11 Venture, l’Associazione Musicale Lucchese, l’Associazione Talea, la Biblioteca civica Agorà, la Fondazione Giuseppe Pera, Green Cross Italia, Lucca Comics & Games, Lucca Film Festival, Lucense, Orto Botanico di Lucca, Photolux Festival.
Per maggiori informazioni e dettagli consultare il sito del festival e i canali social Facebook, Instagram, Twitter e Youtube.