Stefania Sandrelli apre il sipario sul Lucca Film Festival: “Sono cresciuta cullata dalla musica di Puccini”
L’attrice che terrà una masterclass all’Astra si è raccontata: “In città venivo da piccola per le ville e per mangiare la zuppa lucchese. Sono orgogliosa di essere viareggina e appartenere a questa terra”
Si apre l’edizione 2023 di Lucca Film Festival e madrina d’eccezione dell’inaugurazione non poteva che essere lei: l’attrice, regista e sceneggiatrice di Viareggio, Stefania Sandrelli. Accompagnata del presidente della kermesse, Nicola Borrelli, ha dato sfoggio di tutta la sua esuberanza di artista davanti ai clic dei fotografi e alle domande dei giornali alle quali Sandrelli non si è sottratta.
Nata a Viareggio ha voluto subito ricordare le sue origini: “Sono naturalmente felicissima di essere qua con voi – ha dichiarato l’attrice appena scesa dall’auto che l’ha portata al complesso di San Micheletto -. Sono così fiera di poter dire di essere nata a Viareggio: Viareggio che è una delle più belle città al mondo”.
La Sandrelli però non ha speso soltanto parole di elogio per la sua terra d’origine e, anzi, non si è risparmiata qualche critica: “Un discorso è parlare di Lucca, un altro è di Viareggio – precisa -: non si può avanzare la candidatura di Viareggio a capitale della cultura quando sei senza neanche un cinema e un teatro nella città. Il sindaco di Viareggio si è offeso a morte, però io queste cose le dico ad un amico, non a persone di cui non me ne frega niente”.
Stefania Sandrelli è poi tornata a parlare della sua giovinezza. “Quando ero bambina sono venuta a vedere le famose ville lucchesi, i paesaggi straordinari, le zuppe che si mangiano a Lucca – ha raccontato -. Per tutti questi motivi sono fiera di essere qui. Sono venuta qua una volta per la mostra di un pittore di nome Beconi, che mi ha fatto dei bei ritratti ed è stata una festa indimenticabile, c’era tutta Viareggio. Ogni volta che sono venuta a Lucca, ne conservo sempre degli ottimi ricordi”.









Al fianco dell’attrice c’era anche l’assessore al turismo del Comune di Lucca, Remo Santini, che non ha mancato di sottolineare l’impegno dell’amministrazione in tutti questi anni, per il Lucca Film Festival.
“Il nostro impegno è a 360 gradi con o scopodi attirare produzioni cinematografiche nella nostra città – dice Santini -. Molti risultati sono già stati raggiunti, ma noi speriamo che questa edizione di Lucca Film Festival possa portarci fortuna, perché ci sono in ballo dei progetti importanti nel prossimo futuro”.
La Sandrelli poi ha parlato della crisi che sta subendo oggi il cinema: “Questa respirazione bocca a bocca che stiamo facendo al cinema è un po’ straziante – ha spiegato -, tanto tutto si riassume ad una questione di quattrini, ma i quattrini, come si usa dire, sono importanti, ma non sono tutto. Qualcuno qualche anno fa ha detto che con l’arte non ci si mangia, ma io sono fermamente convinta del contrario”.
“Non ho mai fatto un film solo per i quattrini, servono certo ma non mi sono mai fidata fino infondo e poi se si hanno i soldi per vivere va bene, ma basta poco perché il ‘dio quattrino’ ti metta sotto. Se poi arrivi ad avere di più di quella che ti serve, si ribaltano i ruoli, sei tu che diventi servo dei soldi”.
Rispetto alle attrici, gli attori uomini venivano pagati di più per i propri ruoli?
“Assolutamente – esclama la Sandrelli -, l’ho sempre detto, anche ai giornalisti, per questo ero incavolata, perché non lo riportavano. Oggi abbiamo la testimonianza di molte attrici americane, che stanno combattendo per la parità dei salari, io lo facevo già da tempo”.
Stefania Sandrelli è stata attrice anche dell’ultimo film, ancora in uscita, di Paolo Sorrentino, dal titoloPartenope, le cui riprese sono iniziate i primi di giugno.
“Non posso rivelare ancora molto sull’ultimo film di Sorrentino – precisa la Sandrelli -, il film inizia con un parto in acqua e c’è una sorta di flashbackdove io interpreto lo stesso personaggio a 73 anni. Nella parte conclusiva ci sono sempre io a 73 anni, quindi possiamo dire che inizio e chiudo la pellico e adesso che sono finite le riprese e il film è concluso, posso dire di esserne veramente soddisfatta. Sorrentino non è una persona molto loquace ed espansivo, ma ha chiuso il film con delle parole che sono state proprio musica per le mie orecchie e ho capito che infondo sono parole vere che merito”.
L’attrice ha poi ricordato il legame che la unisce a Giacomo Puccini: “ Ho interpretato la Tosca – ricorda la Sandrelli -, ed è stata un’esperienza intensa e difficile. Ma il mio legame con il maestro Giacomo Puccini non si esaurisce a questa esperienza ma ha origini più lontane. Io mi chiamo Stefania come mia nonna, mia nonna però non l’ho mai conosciuta e ricordo invece che mio nonno quando ero piccola mi teneva in braccio e mi cullava intonando tutte le arie di Puccini. Io le ho assimilate a tal punto che non le ho più dimenticate“.
Stefania Sandrelli alle 17, al Cinema Astra, terrà una masterclass aperta al pubblico durante la quale riceverà il premio Outstanding Woman in Film Award, in collaborazione con l’associazione Donne all’ultimo Grido. La serata, sempre dedicata alla Sandrelli, la vedrà protagonista, dalle 21 con due premi che riceverà sul palco del festival: il premio alla carriera e l’onorificenza della Fondazione Giacomo Puccini. La Sandrelli sarà anche omaggiata con due proiezioni, al cinema Astra, di film da lei interpretati: alle 15 la proiezione di Acqua e Anice di Corrado Cerron, uscito nel 2022 e, dopo le premiazioni, Io la conoscevo bene, di Antonio Pietrangeli, datato 1965. Altra proiezione, Mignon è partita, alle 15 al complesso di San Micheletto.
Una carriera unica, la sua: oltre 100 film interpretati, molti dei quali hanno fatto la storia del cinema italiano. Tra i numerosi premi ricevuti, i tre David di Donatello su undici candidature, e, nel 2018, il David di Donatello alla carriera, e sei Nastri d’Argento, oltre a un Nastro d’Argento Onorario. Nel 2005 le è stato conferito il Leone d’oro alla Carriera nel corso della 62esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Dal 2012 è anche chevalier dell’Ordre des arts et des lettres.