Chimica tra passato e futuro: a Lucca il convegno nazionale

5 ottobre 2023 | 16:07
Share0

La manifestazione si terrà dal 10 al 13 ottobre in San Micheletto con un occhio anche agli obiettivi della transizione ecologica e dei cambiamenti climatici

Chimica, storia e tanta divulgazione culturale, Lucca ospita il ventesimo convegno nazionale di fondamenti e storia della Chimica, che si terrà dal 10 al 13 ottobre negli spazi del complesso monumentale San Micheletto. L’inaugurazione invece troverà la sua location nella sede dell’Accademia Lucchese di Scienze, Lettere ed Arti in via Vittorio Veneto.

Più di 40 convegni, ospiti ed un nutrito programma che ha come tema argomenti storici e attuali. Si parlerà di transizione energetica, di cambiamenti climatici insieme a professori universitari ed esperti del settore, si parlerà di storia e di arte ed anche di autori letterari. Un convegno infatti sarà dedicata alla figura di Mary Shelly l’autrice del celebre romanzo Frankenstein o Il moderno Prometeo, la cui prima edizione uscì nel 1818, appena prima del soggiorno italiano della scrittrice che durò alcuni anni dal 1818 al 1822  e la vide tra l’altro risiedere proprio a Bagni di Lucca e a Pisa. Gli autori nella loro conferenza sottolineeranno tra l’altro lo spessore letterario, etico ed anche scientifico del Frankenstein, che va al di là della popolare immagine della creatura.

Alla presentazione del convegno che si è tenuto stamani (5 ottobre), ha partecipato: per la Provincia di Lucca, Maria Teresa Leone, l’assessore regionale ai Trasporti, Stefano Baccelli, il presidente dell’Accademia lucchese di Scienze, Lettere e Arti, Marco Paoli; il vicepresidente nazionale dell’Associazione Storia e fondamenti della Chimica, Marco Fontani e il membro dell’associazione, nonché presidente del Comitato organizzatore del convegno, Massimo Betti.

“Ringrazio tutti per essere qui per la presentazione di questo convegno molto importante e significativo – dice la consigliera provinciale con delega all’istruzione, Maria Teresa Leone – Parlare di storia della chimica ci offre molte opportunità in questo periodo e scorrendo i contenuti si vede l’importanza dei temi trattati. Auspico che siano molte le persone che interverranno e auspico che a farlo siano molti giovani. Parlare di chimica, di cambiamenti climatici e ricerca di fonti energetiche significa parlare di attualità”.

“Abbiamo deciso con il presidente Giani, di sostenere questo convegno e lo facciamo convintamente perché pensiamo che a Lucca serva inserirsi in un settore di approfondimento culturale scientifico – spiega l’assessore regionale ai trasporti, Stefano Baccelli -. Lucca per la sua natura è molto adatta a questo tipo di convegni, che ha anche un indotto non indifferente nato da passaparola”.

“Ho osservato attentamente i programmi del convegno e sorprendentemente li ho trovati interessanti e contemporanei che appassionano anche i non addetti ai lavori come me – prosegue l’assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Baccelli -. Transizione energetica, cambiamenti climatici, altro tema interessante lo sviluppo dell’idrogeno che ci coinvolge anche come Regione Toscana per servizi di trasporto. Abbiamo fatto un tentativo in questa direzione, ma le difficoltà sono state evidenti, prime fra tutte le difficoltà nella produzione e nello stoccaggio”.

Anche il dottor Paoli, presidente dell’Accademia lucchese, è intervenuto per ringraziare di aver scelto la città di Lucca come sede del Convegno: “L’ Accademia è onorata per essere stata prescelta come sede dell’inaugurazione del Convegno – dichiara -. Grandi scienziati nel tempo, sono stato soci della nostra Accademia e confermano la bontà della scelta. Convegno dedicherà una relazione al duecentesimo anno della morte di Giovanni Fabbroni, socio dell’Accademia, di Mario Betti, figura a cui l’Accedemia ha dedicato una lapide commemorativa di fronte alla casa natale di Betti, nella targa si ricorda anche il fratello gemello, Adolfo, ottimo violinista.”

Il vicepresidente nazionale dell’Associazione Storia e fondamenti della Chimica, Marco Fontani  si è concentrato sulla figura di Mario Betti: “Uno dei più importanti convegni sarà dedicato alla figura di Mario Betti e Ugo Schiff ‘Pionieri oltre che maestri’. La chimica in Toscana si è sviluppata proprio attraverso queste due figure”.

La storia è fondamento dell’attualità per capire in che direzione va il futuro – spiega il presidente del Comitato organizzatore del convegno, Massimo Betti -. Ringrazio l’estrema disponibilità della Regione Toscana, della Provincia di Lucca, del Comune, di Fondazione Cassa di Risparmio e dell’accademia lucchese di scienze, lettere ed arte. Il Convegno sarà seguito anche da alcuni istituti del territorio, la scuola alberghiera e turistica di Lucca. La manifestazione avrà il suo momento clou con la tavola rotonda sulla transizione energetica che si terrà mercoledì 10 ottobre”.
“Il convegno è ad iscrizione – aggiunge Betti -, ma abbiamo deciso di coinvolgere le scuole superiori e gli studenti, oltre che persone interessate dai temi trattati. Si tratta di incontri per addetti ai lavori, ma che possono essere seguiti anche da semplici appassionati della materia”.

Il programma del convegno

Nella seduta inaugurale del 10 ottobre, dopo i saluti dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private che hanno supportato e patrocinato l’iniziativa, i lavori verranno aperti dalla relazione dei professori Marco Ciardi e Leonardo Anatrini (dell’Università di Firenze) dedicata a Mary Shelley, l’autrice del celebre romanzo Frankenstein o Il moderno Prometeo, la cui prima edizione uscì nel 1818, appena prima del soggiorno italiano della scrittrice che durò alcuni anni dal 1818 al 1822  e la vide tra l’altro risiedere a Bagni di Lucca e a Pisa. Gli autori nella loro conferenza sottolineeranno tra l’altro lo spessore letterario, etico ed anche scientifico del Frankenstein, che va al di là della popolare immagine della creatura.

Un altro evento del Convegno, di particolare rilevanza  avrà luogo la mattina di mercoledì 11 ottobre ed avrà il titolo: Transizione energetica e decarbonizzazione: le sfide della società del futuro.
Verrà focalizzata l’attenzione sul tema delle fonti energetiche e delle scelte in tale campo, condizionate dalla necessità di non aumentare ulteriormente la produzione dei cosiddetti gas serra, causa dei sempre più evidenti mutamenti climatici. All’evento parteciperanno: Elisa Palazzi (Università di Torino) che rifletterà sui cambiamenti climatici e gli effetti che su di essi hanno avuto e hanno le scelte in campo energetico , Stefano Argirò (Università di Torino) che esporrà i vari aspetti connessi con il ricorso all’energia nucleare per il processo di transizione e Alessandro Abbotto (Università di Milano Bicocca) che illustrerà il ruolo dell’idrogeno e delle sue applicazioni in tale processo.

Prevista inoltre una sessione dedicata a Mario Betti, il chimico,  nato a Bagni di Lucca, che operò a cavallo tra XIX e XX secolo e svolse un ruolo di rilevanza internazionale nello studio della chimica organica ed in particolare delle sostanze otticamente attive.  Per presentare con la dovuta competenza l’opera di questo importante scienziato, è stato invitato il prof. Goffredo Rosini, già docente dell’Università di Bologna, che  terrà una relazione ad invito dal titolo: “Pionieri oltre che maestri – La Chimica di Ugo Schiff e Mario Betti”. Altre relazioni contribuiranno a meglio definire la figura scientifica, umana e istituzionale del chimico toscano.

Nel  programma del ventesimo convegno del Gnfsc saranno presenti anche le consuete relazioni e comunicazioni inerenti la storia della chimica nei suoi vari aspetti e nella sua evoluzione storica. Ci limitiamo a segnalarne alcune, legate a significative ricorrenze che cadono in questo anno: I  cinquanta anni dal conferimento del premio Nobel a E.O. Fischer e G. Wilkinson, per le loro ricerche sui composti organometallici, i cento anni dalla fondazione del Cnr, i cento anni dalla elaborazione delle teorie acido-base di J.N. Brønsted, T.M. Lowry e G.N. Lewis, i cento anni dal conferimento della cattedra di chimica agraria all’Università di Pisa del prof. C. Ravenna, che a partire dal 1938 avrebbe subito i tragici effetti delle persecuzioni razziali e morendo infine nel 1944 nel campo di sterminio di Auschwitz, i centottanta anni dalla Quinta riunione degli scienziati italiani, tenuta in Lucca nel 1843, i duecento anni dalla morte di Giovanni Fabbroni, socio tra l’altro dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Lucca.
Il programma completo ed ogni formazione sul convegno  possono essere trovati nel sito di Gnfsc.

Il gruppo nazionale di fondamenti e storia della chimica  (GNFSC)

Si è costituito ufficialmente nel maggio del 1986 con lo scopo di promuovere lo studio epistemologico e storico della chimica per ciò che attiene alla sua struttura concettuale, alla attività creativa dei chimici ed alle loro realizzazioni. In questo ambito particolare attenzione è rivolta allo studio dei rapporti di queste attività e realizzazioni con le vicende politiche ed economiche dell’Italia e di altri paesi. Per perseguire gli scopi, nel corso dei suoi quasi quarant’anni di vita il  Gnfsc ha tra l’altro organizzato convegni a cadenza biennale in varie città italiane.