Castelli, rocche e musei aperti in provincia: ecco il programma delle ‘Giornate Fai d’autunno’
Nel weekend visite guidate alla gipsoteca, a Nozzano, a Borgo a Mozzano e a San Cassiano di Controne
La gipsoteca del liceo Passaglia, il castello di Nozzano, la rocca di Borgo a Mozzano e il museo e la pieve di San Cassiano di Controne. Sono questi i quattro luoghi della provincia di Lucca che saranno visitabili occasionalmente nel weekend (14 e 15 ottobre) per le Giornate Fai d’autunno.
Un appuntamento che quest’anno vedrà coinvolte anche le scuole, con gli studenti che faranno da ‘ciceroni’ accompagnando il pubblico alla scoperta delle bellezze ‘nascoste’ del territorio. La delegazione lucchese del Fondo per l’ambiente italiano ha infatti messo a punto una serie di percorsi in collaborazione con gli istituti locali, che affiancheranno i numerosi volontari che ogni anno curano l’evento.
“Un binomio importante – ha ricordato l’assessora alla cultura Mia Pisano -, che riesce a coinvolgere i più giovani in un’iniziativa importante per scoprire il patrimonio dell’intera provincia, non solo per i turisti ma anche per gli stessi lucchesi”.
I visitatori saranno organizzati da gruppi di 25-30 persone. Il contributo minimo per partecipare è di 5 euro, ma in ogni luogo occasionalmente aperto sarà possibile anche sottoscrivere la tessera Fai con uno sconto del 25% che consentirà durante tutto l’anno, di accedere gratuitamente al patrimonio Fai.
“Questo perché – hanno ricordato il capo delegazione Lucca Lucilla Benvenuti, il vicecapo Antonio Pellegrino e il delegato Federico Ambrosetti – oltre alla valorizzazione del territorio, un obiettivo importante di queste giornate è la raccolta fondi a livello nazionale, per la conservazione, il restauro e gli interventi sul patrimonio del Fai”.
La Gipsoteca dell’ex Istituto d’arte Augusto Passaglia
Nell’immobile di piazza Napoleone sarà possibile scoprire la grande collezione documentaria di opere in gesso della mitologia e archeologia Greca e Romana conservata nel liceo Passaglia di Lucca. Durante la visita alla Gipsoteca gli studenti accompagneranno i visitatori e forniranno informazioni storico artistiche sul contesto e le opere, mentre gli alunni del musicale, a fine percorso, allieteranno il pubblico con l’esecuzione di brani.
La Gipsoteca ospita più di 500 gessi tra gruppi, statue, bassorilievi, ornati, anatomie e dettagli di vario genere documentati da un archivio storico, parte integrante del bene. Da sempre la storia della gipsoteca si intreccia con quella della scuola d’arte: l’inizio della raccolta risale al 1640, anno di fondazione della Scuola di Disegno e Pittura di Pietro Paolini.
Gli orari delle visite sono: sabato (14 ottobre) dalle 14 con ultimo ingresso alle 18 e domenica (15 ottobre) dalle 9,30 alle 12 e dalle 14 alle 18. Saranno organizzate in gruppo di 25 persone con accesso ogni 30 minuti.
Il castello di Nozzano e il suo borgo
Il castello di Nozzano sorge a pochi chilometri dalle Mura di Lucca, alla sommità di un rilievo basso con una formazione geologica unica nella zona: la collina ebbe origine dalla spinta di materiale magmatico roccioso, come è possibile osservare lungo il perimetro della Rocca alla sommità della collina. Qui, grazie all’associazione Il Castello, sarà possibile visitare la rocca che ha rappresentato una vigile sentinella di Lucca sul confine pisano lungo il fiume Serchio, diventando parte del sistema difensivo dell’Occhio di Lucca, in quale consisteva in un sistema di torri di avvistamento erette in tutto il territorio della Lucchesia, che tramite dei grandi bracieri, posti alle loro sommità, potevano allertare in pochi minuti il Palazzo degli Anziani, posto nell’attuale Piazza Napoleone, di un attacco nemico.
Gli orari delle visite sono: sabato (14 ottobre) dalle 9,30 alle 12 – durante la mattina si terrà anche la recita degli alunni della Cluster de Nobili – e dalle 14 alle 16,30 (ultimo ingresso). Domenica sarà possibile accedere alla rocca dalle 9,30 alle 12 e dalle 14 alle 18. Le visite si terranno in gruppi di 25 persone ogni 30-40 minuti.
Rocca di Borgo a Mozzano
Il paese di Rocca nel comune di Borgo a Mozzano, sorge a 320 metri sopra il livello del mare, sulla sponda destra del fiume Serchio, nell’omonima Valle, a pochi chilometri dal capoluogo Borgo a Mozzano e sulla antica via Clodia, oggi via Matildica e del Volto Santo. Le prime notizie del Castello “de Mozano” risalgono a un documento datato 1027, quando il sito era già feudo dei Suffredinghi, signori appunto di Anchiano e della Rocca, oltre ad altri castelli in Garfagnana.
La Rocca viene invece citata per la prima volta alla fine del XII secolo Vicende alterne videro questi castellani schierarsi ora con Pisa contro i Lucchesi, ora viceversa, finché, nel 1227, in lotta contro Lucca, questa riuscì ad espugnare prima il castello di Anchiano e poi quello di Rocca in quella che viene popolarmente chiamata “La Cacciata dei Soffredinghi”. Qui sarà anche possibile visitare il museo di arti e mestieri.
Gli orari per le visite sono: il sabato e la domenica dalle 9,30 alle 12 e dalle 14 alle 17 (ultimo ingresso). Sarà possibile accedere in gruppi di 25 persone ogni 30-40 minuti.
Museo e pieve di San Cassiano di Controne
Nella pieve di San Cassiano di Controne sarà possibile vedere Creatio. L’atto creativo di Jacopo della Quercia, il progetto realizzato grazie proprio alla partecipazione al censimento I Luoghi del Cuore Fai. San Cassiano si trova sul territorio detto “Controneria” vasta area collinare lungo la sponda destra del torrente Lima, denominata sin dall’antichità Fines Contronenses, a indicare uno dei tre distretti amministrativi in cui era divisa la montagna lucchese in età longobarda e carolingia.
La chiesa di San Cassiano di Controne è menzionata per la prima volta in un documento redatto nel 772, rendendola la più antica chiesa documentata della Val di Lima. Il museo parrocchiale di San Cassiano, collegato alla chiesa, inaugurato negli anni ’90 e presenta quattro opere: il gruppo equestre del San Martino a cavallo, un gruppo ligneo dell’Angelo Annunciante e della Madonna Annunciata e un bacino ceramico di arte islamica, databile al X-XI secolo e una pregevole croce astile in argento, datata tra fine XIV e inizio XV secolo. Il gruppo equestre del San Martino a cavallo, casualmente rinvenuto nel 1909 in una legnaia della Chiesa di San Cassiano di Controne e recuperato da un importante restauro, segna un vertice nella scultura a Lucca all’inizio del Quattrocento e anche nella produzione giovanile di Jacopo della Quercia – tra i massimi esponenti della plastica tra Gotico e Rinascimento – cui viene attribuito.
Sarà possibile visitare il museo e la pieve solo domenica (15 ottobre) dalle 10, con ultimo ingresso alle 16,30.