Un archivio digitale per coltivare la memoria con il Centro Studi Gabrielli Rosi

17 ottobre 2023 | 09:33
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Un archivio digitale per coltivare la memoria con il Centro Studi Gabrielli Rosi

La prima iniziativa legata al progetto si terrà al Real Collegio a Lucca il 17 novembre alle 17

Prende avvio, curato dal Centro studi di storia contemporanea Carlo Gabrielli Rosi, il progetto La Memoria Vive teso a creare un archivio nazionale di fotografie e documenti legati al Novecento italiano. A dare la notizia il direttore del Centro Studi, Andrea Giannasi, e la presidente dell’Associazione Toscana Volontari della Libertà, condirettrice del Centro Studi, Simonetta Simonetti.

Lo scopo del progetto è quello di creare un archivio digitale affiancato all’Archivio cartaceo del Centro Studi, utile a studiosi, ricercatori, ma anche semplici cittadini che intendono conservare e tutelare la memoria di familiari che hanno attraversato il Secolo breve. Non un archivio di sola documentazione legata ai conflitti, ma anche memoria di vita quotidiana che può raccontare il vissuto delle comunità.

Per questo motivo la prima iniziativa legata al progetto si terrà al Real Collegio a Lucca il 17 novembre alle 17. L’evento ha il titolo Gente di casa nostra. Una occasione per fare rivivere attraverso la memoria collettiva e quella intima e personale, luoghi e momenti del recente passato. La visione di un film con la regia di Nicola Lencioni e l’esposizione di fotografie racconteranno il quartiere di via dei Borghi a Lucca, un tempo popolato e animato da centinaia di famiglie.

Il progetto La Memoria Vive, che ha respiro nazionale, vedrà coinvolte centinaia di persone che potranno portare fotografie, lettere, documenti al Centro Studi che ha sede in via Mordini 48 a Lucca e decidere se lasciare i documenti cartacei oppure solamente una copia digitalizzata riportando a casa fotografie e altro. Questa scelta aiuterà anche le persone che in Italia potranno inviare i file già digitalizzati che saranno catalogati e conservati. I fondi porteranno i nomi dei donatori e saranno inseriti nei cataloghi già presenti al Centro Studi: Prima guerra mondiale, la vicenda di Fiume, il fascismo, la campagna d’Etiopia, la Seconda guerra mondiale, la Resistenza e la lotta di Liberazione, i soldati in guerra, le stragi nazifasciste, gli internati militari, il secondo dopoguerra, gli anni Cinquanta.

Il Centro Studi in via Mordini 48 sarà aperto tutti i sabati dalle 10 alle 12. Per chi è lontano o per coloro che hanno bisogno di informazioni è possibile scrivere a: centrostudilucca@gmail.com.

“Il Centro Studi ha già un archivio fotografico e molti documenti – ricorda il direttore Andrea Giannasi – ma è nostra intenzione raccogliere i materiali che oggi ancora sono conservati e tutelati in ambito familiare, ma che con il tempo rischiano di andare perduti o distrutti. Purtroppo il tempo passa e il valore di una fotografia cambia con gli interessi dei congiunti che dopo due o tre generazioni ne perdono storia e significato. E proprio per “difendere” la Memoria e renderla “viva” abbiamo deciso di lavorare a questo progetto”.

“Gente di casa nostra è la prima iniziativa del progetto “La memoria vive” – ha sottolineato Simonetta Simonetti – è un viaggio a ritroso nel tempo attraverso persone, luoghi, avvenimenti di uno storico quartiere cittadino: Porta di Borgo. È un modo per riappropriarsi di memorie e storie di vita, testimoni di un tempo che fu. Persegue appieno l’obiettivo primario del progetto, un esempio di trasmissione storica tra memoria collettiva e autobiografica. Gente di casa nostra oltre alla sottoscritta è curato da Michela Sorbi“.

L’inaugurazione del progetto si terrà sabato 28 novembre alle 10 nella sede del Centro studi di storia contemporanea Carlo Gabrielli Rosi.