Ātman Journal, la rivista made in Lucca esce dal web e parla di cultura con corsi e incontri

26 ottobre 2023 | 15:41
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Nata più di un anno fa dall’idea di due giovani lucchesi, dal 25 settembre è diventata un’associazione di promozione sociale con un’officina che vuole affiancare al magazine online momenti di formazione artistica

Uno spazio culturale, aperto e accogliente. Ātman Journal, rivista fondata da due giovani lucchesi, cresce ancora e diventa un’officina di idee che fuoriesce dal web per parlare di editoria attraverso incontri, corsi e momenti di formazione. Dal 25 settembre lo spazio creativo, pensato come un’alternativa ai media tradizionali, è infatti diventato ufficialmente un’associazione di promozione sociale, iscritta nel registro unico nazionale del terzo settore della Regione Toscana.

Un traguardo che segna più di un anno di successi per Pietro Menichetti e Alfredo Tessieri, che il 30 giugno 2022 dettero vita alla rivista che oggi ospita firme importanti come Piero Bevilacqua, Guido Salvini e Angelo Ventrone, che è anche il direttore responsabile. Dopo più di 12 mesi di crescita, Ātman Journalpuò contare oggi su una media di oltre mille lettori al mese.

“Abbiamo deciso di fondare la rivista quando ci siamo resi conto di far fatica a respirare nel mondo dell’editoria culturale italiana di oggi – racconta il presidente dell’associazione Alfredo Tessieri -. Non è un caso che abbiamo scelto di chiamarla Ātman, un termine sanscrito che è molto vicino al soffio che animò Adamo nell’Antico Testamento e al pneuma dei primi filosofi greci, che indicavano con questa parola l’anima che dà vita a tutto”.

Ātman ospita racconti e saggi, foto d’autore, podcast e brevi filmati. Anche i temi sono di ampio respiro, spaziando dalla letteratura a interventi su temi come l’ambiente, la politica e la storia. Variegata anche la stessa redazione che oggi comprende giovani e meno giovani, studenti e intellettuali e lavoratori culturali attivi in campi diversi. È proprio questo mix che fa di Ātman uno spazio multimediale aperto e accogliente.

“La rivista è un’alternativa indipendente ai media tradizionali italiani e alla loro offerta culturale – prosegue Tessieri -. Il suo successo dimostra che la rivoluzione digitale può mantenere la promessa più ambiziosa che ci ha fatto 40 anni fa. È davvero possibile democratizzare la cultura e aprire spazi per progetti rigorosi, originali e di qualità. È possibile impiegare la tecnologia per andare oltre le polemiche feroci fatte con 280 caratteri, le sfide sui social – spesso vacue e a volte pericolose – e il potere luciferino degli influencer. Ātman dimostra infine la forza, l’intraprendenza e la visione delle nuove generazioni in Italia, in particolare di chi vive e lavora lontano dai grandi centri. La rivista ha le sue radici a Lucca, ma è proprio grazie a questo che può guardare a tutto il paese e al mondo”.

Oggi, con l’iscrizione nel registro unico del terzo settore Ātman può continuare a guardare al futuro e ampliare gli orizzonti: la neonata associazione in serbo ha infatti incontri con esperti e corsi di formazione in ambito creativo.

“La nostra rivista era già iscritta nel registro stampa del Tribunale di Lucca dallo scorso febbraio, ma questo secondo passaggio ci prepara per un futuro che guarda più in là di Ātman Journal conclude Tessieri -. La rivista diventa infatti una delle tre grandi aree di attività di Ātman Officina, assieme ad Ātman Incontri che organizzerà convegni e dibattiti animati dai nostri collaboratori e ospiti esterni, e Ātman Laboratorioche si prefigge di fornire attività di formazione e stage in presenza e online – organizzati anche con docenti esterni – rivolti ad aspiranti esperti di comunicazione, giornalisti-pubblicisti e al mondo dell’editoria online. Questo è il percorso. Il tragitto può essere lungo ma non si può muovere nemmeno il primo passo se non si conosce la destinazione”.