“Slow life slow games”, a Lucca Comics il progetto contro l’azzardopatia: “Un disturbo ancora sconosciuto”

4 novembre 2023 | 14:38
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“Slow life slow games”, a Lucca Comics il progetto contro l’azzardopatia: “Un disturbo ancora sconosciuto”

La psichiatra Cerrai sul palco del padiglione Carducci: “Nei centri Serd sosteniamo pazienti e famiglie e garantiamo prevenzione, cura e trattamento”

Sensibilizzare contro la dipendenza dal gioco, promuovendone un approccio sano nelle giovani generazioni. Anche l’Asl Toscana Nord Ovest è a Lucca Comics con Slow Life Slow Game, il progetto finanziato dalla Regione Toscana, nato in collaborazione con le scuole del territorio e Lucca Crea, che è stato presentato oggi (4 novembre) sul palco Grog Live Show all’interno del padiglione Carducci, nell’area Games.

Il gioco sano, socializzante e divertente è una vera e propria azione di prevenzione primaria nei confronti delle dipendenze. Partendo da questo assunto, quindi, l’Asl Toscana nord ovest ha voluto creare un progetto proprio per tutti, grandi e piccini, per chi ha già un approccio slow al gioco e per chi la lentezza non sa proprio che cos’è. Perché una buona qualità di vita, delle buone relazioni sociali, un approccio consapevole alle dipendenze passano dalle scelte quotidiane: scegliere il gioco da tavolo d’autore, condividere il momento del gioco con altri, giocare solo per il piacere di divertirsi, provare giochi che mettano alla prova la propria abilità sono alcune di queste.

Sul main stage del campo Balilla tre ospiti, la psichiatra responsabile del Serd della Piana di Lucca, Elisa Cerrai, il responsabile scientifico del progetto, dottor Maurizio Varese, alla guida dell’area delle dipendenze dell’Asl Toscana Nord Ovest e il comico e imitatore Ubaldo Pantani, che ha abbracciato l’iniziativa, diventando il simbolo della lotta contro l’azzardopatia. Ubaldo Pantani per una volta ha lasciato da parte le sue mille voci (solo un accenno di imitazione di Buffon e Allegri quando si è parlato della questione delle scommesse dei calciatori) dimostrando di essersi calato alla perfezione nel ruolo di ambasciatore del gioco sano che sta portando avanti da alcuni mesi in vari incontri, anche nelle scuole, sul territorio dell’Asl Toscana Nord Ovest.

Nel corso dell’incontro è stato illustrato e distribuito un opuscolo con poche domande che possono aiutare le persone a capire se sono a rischio. Pantani e Varese hanno poi spiegato che il progetto è partito da una parola, utilizzata spesso impropriamente, ludopatia. “La nostra sfida è rimettere le parole apposto – spiegano – Per questo, riteniamo che la parola ludopatia debba essere cancellata e sostituita da azzardopatia: è l’azzardo, non il gioco che frega”. A confermarlo sono le statistiche: “la principale dice che più si gioca più si perde. Alla fine il Dio dei numeri si prende gioco di te. A dover preoccupare, infatti,  non è il gioco (-ludo), che anzi è bello: il problema è l’azzardo e soprattutto la sua degenerazione compulsiva. Quindi, essendo comunque necessaria una parola unica per indicare questa nuova dipendenza, impegniamoci tutti a non usare il termine ludopatia ma quello molto più corretto di  azzardopatia, perché il linguaggio è importante e influenza anche la nostra percezione”.

“Il gioco di per sé è positivo. Il suo rischio è lo sviluppo in una patologia – prosegue il dottore – In questa non conta la verità, nel sano agonismo, sì. Da qui è nata l’idea di diffondere giochi da tavolo in tutte le scuole del territorio dell’Usl Toscana Nord Ovest, come vaccino al gioco d’azzardo, che è alienante”.

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Con l’obiettivo di prevenire l’azzardopatia a partire dalla tenera età, l’Usl Toscana Nord Ovest insieme alla scuola Imt Lucca ha selezionato giochi che favoriscono lo sviluppo di capacità e l’acquisizione di abilità, che sono stati distribuiti nel corso dell’anno scolastico 2022-2023 nelle scuole elementari. La stessa cosa è avvenuta alle medie con i giochi di ruolo, mentre per le superiori la compagnia teatrale Ygramul Teatro di Roma, selezionata dal network di Lucca Comics & Games, ha prodotto uno spettacolo inedito dedicato al fenomeno dell’azzardopatia dal titolo Gamb & Ling – Fate il vostro gioco, che ha messo le studentesse e gli studenti davanti a dati, numeri e problematiche legate al mondo del gioco.

Un altro concetto che è stato espresso durante l’incontri a Lucca Comics and Games, cercando di farlo capire  (con parole semplici ed esempi) all’ampia e variegata platea, è che con il gioco d’azzardo si perde sempre.

“Nel mondo del gioco d’azzardo – conclude Varese – i giocatori quando perdono tendono a rischiare. Vogliono recuperare quello che hanno perso. A questa categoria di giocatori non importa vincere o perdere ma solo giocare: sono persone che producono gli ormoni della dopamina anche quando vengono sconfitti, e ciò li fa continuare a giocare”.

A loro e ai loro parenti, si rivolge la psichiatra Elisa Cerrai: “L’azzardopatia è un disturbo sconosciuto. Esistono dei servizi Asl che si occupano quotidianamente di dipendenze, anche quella da gioco d’azzardo, e che garantiscono prevenzione, cura e trattamento. Il personale del Serd di Lucca, che ha sede nella Cittadella della Salute Campo di Marte, è inoltre a disposizione per eventuali informazioni e consulenze, alle persone interessate e ai loro familiari. Non abbiate paura, venite a trovarci”.

Slow life slow game, già oltre 9mila bambini e ragazzi hanno partecipato al più importante ed esteso progetto mai realizzato in Toscana di educazione attraverso il gioco, che ha coinvolto, insieme a 13 ospedali, le scuole di ogni ordine e grado di Lucca, Livorno, Pisa e Massa, per formare le nuove generazioni al gioco sano e prevenire l’insorgere della dipendenza dal gioco d’azzardo nell’adolescenza e nell’età adulta. Sono stati organizzati anche diversi eventi in collaborazione con Slow Food. L’invito che viene fatto in tutte queste iniziative di prevenzione dell’azzardopatia, partendo dallo slogan Slow life slow games – gioca al ritmo giusto, è a partecipare liberamente a momenti dedicati al divertimento, a prendersi cura di sé e degli altri, a socializzare ma soprattutto a diventare sempre più consapevoli che si può migliorare il proprio stile di vita, per approdare al sano intrattenimento.

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