“Mai più”, lo spettacolo contro la violenza di genere in tour sul territorio

Quattro le date in programma a Porcari, Barga, Castelnuovo e Viareggio
La lotta contro la violenza sulle donne arriva a teatro con Mai più, lo spettacolo teatrale dell’attrice e psicologa Kiara Gistri, che verrà portato nei teatri della provincia di Lucca con quattro date, grazie alla collaborazione dello Spi Cgil Lucca, della Cgil Lucca e del centro antiviolenza Non ti Scordar di Me con i Comuni di Barga, Castelnuovo e Porcari.
Gli spettacoli si svolgeranno a Viareggio giovedì (23 novembre) alle 10,30, al cinema teatro Centrale, a Castelnuovo Garfagnana sabato (25 novembre) alle 9 al teatro Alfieri, a Porcari giovedì (30 novembre) alle 10,30 all’auditorium Vincenzo da Massa Carrara e infine a Barga l’1 dicembre alle 10 al cinema Roma. Ad ogni replica assisteranno infatti le studentesse e gli studenti dei vicini istituti scolastici. L’obbiettivo di questa opera è infatti quello di sensibilizzare e aumentare la consapevolezza delle persone rispetto al tema della violenza di genere, purtroppo ancora troppo sottovalutato o troppo poco approfondito, rivolgendosi in particolar modo ai giovani.
Scritto dalla stessa attrice assieme ai registi E. Lebigre e S. Florio, questo monologo teatrale nasce nel 2021dall’ascolto di alcune importanti testimonianze reali di donne rese possibili dal centro antiviolenza e dalla Casa delle Donne di Viareggio. Al suo interno, il fenomeno della violenza di genere viene affrontato nelle sue varie sfaccettature, a partire dalla presa di coscienza della sua esistenza durante una spensierata e meravigliosa gioventù.
“Non è però facile riconoscere le avvisaglie di queste violenze, proprio perché arrivano di solito da persone di cui ci si fida e perché, intrappolati in gioco delle parti da assegnare a uomini e donne, le manifestazioni di quello che rischia di accadere vengono etichettate come cose normali, ordinarie – spiegano -. Ma questi avvenimenti, purtroppo sempre più frequenti, non possono e non devono diventare la normalità, e devono invece essere trattati come l’emergenza sociale che rappresentano realmente. Da qui la necessità di promuovere la cultura delle pari opportunità, dell’indipendenza e dell’emancipazione femminile, anche attraverso iniziative culturali di questo genere, rivolgendosi alle nuove generazioni per inserire già nelle scuole l’educazione al rispetto, all’affettività e contro la cultura del possesso per gli uomini, in modo da piantare il seme di una cultura realmente inclusiva e rispettosa dei diritti di tutte e tutti”.