Il cortometraggio della regista di Lucca Lavinia Andreini in corsa per gli Oscar 2024
“The pursuit of beauty”, pellicola indipendente girata in sole 72 ore, dovrà farsi spazio tra i ‘big’ del cinema per conquistare l’ambita statuetta
Una pellicola indipendente, realizzata in sole 72 ore con un team under 30 e un cast prettamente femminile. Questi i punti che rendono ‘unico’ il cortometraggio The pursuit of beauty (La ricerca della bellezza)della giovane regista lucchese Lavinia Andreini, oggi ufficialmente corsa per gli Oscar2024.
L’opera, già vincitrice a luglio 2023 del Social World Film Festivalnella sezione Young Factory, così come prevedeva il ‘contest’ della rassegna di Vico Equense, è stata girata in sole 72 ore in una “terra sconosciuta” alla giovane regista. Oggi quella stessa opera è tra le uniche sei italiane in gara per la categoria Best live action short film, e dovrà farsi spazio tra i ‘big’ per conquistare la statuetta più ambita nel mondo del cinema. La shortlist che includerà i quindici migliori corti internazionali selezionati dall’Academy sarà resa nota il 21 dicembre mentre le nomination verranno annunciate il 23 gennaio per arrivare alla Notte degli Oscar il 10 marzo 2024.
Il viaggio è ancora lungo, ma il messaggio universale di The pursuit of beauty ha già conquistato Hollywood, affrontando “il tema dei secoli”, quello della bellezza, attraverso gli occhi di una giovane donna. Inseguita da canoni estetici irrealistici, la protagonista del cortometraggio si ritrova sempre più isolata. La trasformazione arriva con la morte della nonna, un catalizzatore che la fa riflettere sulla vera essenza della bellezza: non solo nell’aspetto esteriore, ma nei momenti condivisi e nell’evoluzione del corpo e del pensiero.
“Ogni giorno siamo invasi dai canoni di bellezza – spiega la regista e sceneggiatrice Lavinia Andreini -. È un tema che arriva da lontano, non dipende dall’avvento dei social. Per questo il messaggio che veicola il film è universale, non si rivolge solo alle donne e ai giovani, ma fa i conti anche con i ricordi dei canoni ‘perduti’ con il passare del tempo. Ma la bellezza c’è e rimane negli anni, cambia il valore del momento in cui la vivi, è una bellezza diversa”.
Fin da piccola Lavinia Andreini ha vissuto a stretto contatto con il mondo del cinema, realizzando da autodidatta il primo mediometraggio La bella degli specchia soli 15 anni. Oggi ne ha 26, e dopo aver studiato alla Scuola di cinema Immagina a Firenze e alla Kings Education di Los Angeles – ottenendo negli anni una serie di riconoscimenti per i suoi lavori – nelle scorse settimane è stata selezionata per la sua opera The pursuit of beautydalla casa di produzione e distribuzione Voce Spettacolo di Walter Nicoletti per poter partecipare al programma di qualificazione VS Oscar Qualifying Program 2023 e il suo lavoro sarà anche proiettato al Festival di Cannes nel pavillon Italia nel 2024.
Un traguardo raggiunto insieme al suo team under 30 e al produttore Giovanni Ragusa, che indirettamente lancia anche un messaggio di incoraggiamento ai giovani registi e sceneggiatori immersi in un mondo ‘difficile’, ma a cui Lavinia Andreini consiglia di “trovare il modo, anche se non è semplice, di ritagliare tempo per sogni e passioni”. Mentre è ancora piuttosto lungo il viaggio per arrivare a conoscere la ‘shortlist’ dei quindi cortometraggi ‘finalisti’ degli Oscar 2024, la prossima mèta per la giovane regista lucchese è già chiara. I piani per il futuro? Realizzare il primo lungometraggio.
Il team di ‘The pursuit of beauty’
Il cortometraggio è stato realizzato grazie a: Giovanni Ragusa (produttore), Lorenzo Giannotti (produttore esecutivo), Lavinia Andreini (regia e sceneggiatura), Barbara Di Roma (protagonista), Milena Liberti (interprete), Patrizia Albachiara (interprete), Yari Cerri (aiuto regia e suono di presa diretta), Noa Boucquillon (direttrice della fotografia e colorist), Alessandro Rizzello (colorist), Daniele Perazzoli (grafiche), Eros Bianchi (sound design e musica) e Emma Plizzari (traduttrice).