Dalla guerra in Ucraina ai cambiamenti climatici, torna a Lucca il World Press Photo 2023

24 novembre 2023 | 14:56
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L’esposizione organizzata da Photolux Festival sarà visitabile da domani (25 novembre) a domenica 17 dicembre

Con Photolux Festival torna a Lucca il World Press Photo, la finestra sul mondo del fotogiornalismo che racconta, attraverso gli scatti, gli eventi del 2022 e la società che cambia. La mostra è visitabile a Palazzo Ducale da domani, sabato 25 novembre, fino a domenica 17 dicembre.

Il premio foto dell’anno in questa edizione è stato assegnato a Evgeniy Maloletka, fotoreporter ucraina che con la sua ormai celebre immagine, ha raccontato l’assedio a Mariupol e gli orrori della guerra in Ucraina: una giovane donna incinta sulla barella, fuori dall’ospedale ostetrico, viene portata via dopo un attacco della milizia russa. Una foto che fin da subito ha suscitato orrore e che era stata anche tacciata di essere un falso dalla propaganda russa.

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A presentare la mostra sono stati i direttori artistici, Enrico Stefanelli e Chiara Ruberti, a fianco dell’assessore al turismo del Comune di Lucca, Remo Santini e dal rappresentante della Provincia di Lucca, Paolo Benedetti.

“Qua troveremo il meglio del fotogiornalismo mondiale – dice Enrico Stefanelli direttore artistico Photolux Festival -. Wolrd press photo è da più di 50 anni che educa e forma i giornalisti nei paesi dove non c’è libertà di stampa e vengono prodotte le migliori fotografie di giornalismo che sono state pubblicate sulle testate nel 2022”.
“Quest’anno ho il cuore vicino ad Alessandro Cinque, che fra l’altro è stato ospite a Pianeta Terra Festival – prosegue il direttore -. Lui ha fatto un lavoro sugli alpaqueros, che sono gli allevatori degli alpaca. Questi allevamenti a causa dei cambiamenti climatici, hanno avuto molti problemi e questi animali vengono modificati geneticamente per resiste ai fenomeni naturali, con tutti i problemi etici che ne conseguono”.

Gli allevamenti di alpaca in Perù sono stanziati ad alta quota, i continui cambiamenti climatici hanno costretto gli alpaqueros a spostare i greggi a quote più alte. Per far si che questi animali, da cui si prende la lana, resistessero a temperature più basse sono stati incrociate specie autoctone con altre specie che possono resistere più allungo al freddo e che producono più lana. Le modifiche vengono effettuate geneticamente in laboratorio, come si vede nel reportage fotografico di Alessandro Cinque.

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“Photolux è un grande appuntamento che l’amministrazione comunale sostiene con convinzione – spiega l’assessore al turismo, Remo Santini -. E’ un appuntamento che porta turismo di grande livello e i flussi di qualità sono quelli che interessano all’amministrazione. Anche quest’anno una mostra molto interessante e molto bella che catturerà gli spettatori e anche i lucchesi”.

Anche la Provincia di Lucca sostiene il festival di Photolux e lo ospita nelle sale di Palazzo Ducale, come precisa, Paolo Benedetti: “La Provincia di Lucca è orgogliosa id ospitare nuovamente photolux a Palazzo Ducale e se ne conferma il ruolo strategico. Noi consideriamo che un tipo di mostra come questo passa contribuire alla crescita culturale della città e dell’intera comunità”.

Le foto vincitrici sono state selezionate tra oltre 60 mila scatti, proposti da più di 3700 fotografi provenienti da 127 Paesi. Due i vincitori italiani che saranno in mostra: Alessandro Cinque, con Alpaqueros, e Simone Tramonte con Net-Zero Transition, progetto sulle energie rinnovabili, nuove tecnologie per la produzione alimentare ed economia circolare per ridurre le emissioni di gasserra.

Eventi collaterali

Oltre all’esposizione del World Press Photo 2023, Photolux ha organizzato due occasioni di confronto e approfondimento. La prima si terrà sabato 25 novembre, alle 10.30 nell’Auditorium della biblioteca Agorà, con I wanna be an influencer. Nicola Tanzini, autore del volume, dialoga con la curatrice Benedetta Donato e il giornalista Lombardo, indagando come il mondo degli influencer abbia e stia cambiando le geografie dei luoghi. In particolare, la riflessione si sofferma su uno degli aspetti caratterizzanti del turismo ai tempi di Instagram: mete già famose o del tutto sconosciute diventano destinazioni popolari, inducendo alla reiterazione degli stessi atteggiamenti e comportamenti da parte di utenti del social più o meno famosi. Una vera e propria comunità che mira alla condivisione immediata di esperienze in vecchi e nuovi “altrove”, di luoghi il cui significato è cambiato.
La seconda Sabato (2 dicembre), sempre alle 10,30 all’Agorà, si parlerà ancora di attualità, di fotogiornalismo e di approcci narrativi. Enrico Ratto, autore e fotografo, e Chiara Ruberti, co-direttore artistico di Photolux, presenteranno Visual Journalism. Conflitti, identità, impegno. Nel suo libro, Ratto raccoglie le esperienze dei fotografi che negli ultimi anni hanno raccontato i fatti del mondo: guerra, cambiamento climatico, affermazione dell’identità, battaglie per la libertà individuale, migrazioni. Ciò che emerge è la riscoperta di un nuovo impegno, di un rinnovato istinto verso la verità: diciassette fotografi, per la prima volta, si pongono domande sul proprio metodo di lavoro, sul sistema dei media e sulla posizione che hanno scelto di prendere di fronte agli eventi. Gli incontri sono organizzati in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Toscana. Infine, a completare la programmazione di Photolux, anche un workshop di due giorni con Paolo Verzone, vincitore del World Press Photo nel 2001, 2009 e 2015.

La mostra sarà visitabile dal lunedì al giovedì, dalle 15 alle 18.30 e dal venerdì alla domenica, dalle 10 alle 18.30. Ogni sabato e domenica alle 11,30 e alle 16,30 è possibile partecipare alle visite guidate. Photolux Festival è organizzato con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca (main partner), di Provincia di Lucca e Comune di Lucca. Sponsor: intarget, Pictet, Sponsor mondiali del WPPh: flowing digital. Strategic partner: Nationale Postcode Loterij, Pwc.

Per informazioni conlsultare il sito di Photolux Festival

I vincitori del World Press Photo 2023

I vincitori del World Press Photo Contest di quest’anno, scelti tra migliaia di partecipanti (oltre 60 mila foto da 3752 fotografi provenienti da 127 Paesi), mettono in risalto la crisi climatica, la comunità, l’impatto della guerra sui civili e l’importanza della fotografia per la stampa in tutto il mondo.
I quattro vincitori mondiali del World Press Photo Contest sono:
Foto dell’anno – Evgeniy Maloletka Con il suo scatto ha raccontato l’assedio di Mariupol e ha catturato perfettamente la sofferenza umana causata dall’invasione russa dell’Ucraina in un’unica immagine. L’immagine dell’assedio di Mariupol è stata scelta all’unanimità come vincitrice del World Press. Photo of the Year. La giuria ha menzionato il potere dell’immagine e la storia dietro di essa, nonché le atrocità che mostra: la morte sia della donna che del suo bambino riassume gli orrori della guerra.
Storia dell’anno – Mads Nissen Nove foto inquietanti ma bellissime che mostrano le condizioni di vita del popolo afghano, governato dai talebani e privo di aiuti internazionali.
Progetto a Lungo Termine – Anush Babajanyan Con la sua ricerca, durata anni, Babajanyan mette in luce una storia poco conosciuta al di fuori dell’Asia Centrale sugli impatti della gestione idrica dopo la fine dell’Unione Sovietica. Una gestione aggravata dalla crisi climatica che ha costretto le persone coinvolte ad adattarsi alle nuove realtà.
Open Format Award – Mohamed Mahdy L’autore sta collaborando con gli abitanti del quartiere di Al Max, ad Alessandria d’Egitto, per preservare la memoria del loro villaggio di pescatori in rapida scomparsa e ha invitato il mondo intero a partecipare attraverso un sito web interattivo.