“Nel paesaggio dell’arte”, Cristina Acidini racconta le collezioni al tempo dei Medici

Appuntamento lunedì (27 novembre) nella sala conferenze Vincenzo da Massa Carrara del complesso di San Micheletto
Nuovo appuntamento del progetto rivolto alle scuole della Provincia di Lucca Nel paesaggio dell’arte. Il paesaggio come ispirazione artistica, a cura di Sentiment of Beauty, con la lezione della storica dell’arte Cristina Acidini nella sala conferenze Vincenzo da Massa Carrara del complesso monumentale di San Micheletto alla quale seguirà una visita al gabinetto di storia naturale del liceo classico Niccolò Machiavelli di Lucca. L’incontro è aperto al pubblico.
La lezione di lunedì (27 novembre) Il mare di Firenze. Arti e collezioni al tempo dei Medici prende spunto dagli studi appassionati della professoressa Acidini per la famiglia Medici e le collezioni medicee, tema sul quale ha scritto diversi saggi e pubblicazioni.
Nella storia di Firenze e del granducato di Toscana, il mare ha svolto ruoli fondamentali e ricevuto attenzioni sotto i più svariati profili, dalla navigazione commerciale alla difesa delle coste. Ma forse meno noti e meno indagati sono gli apporti del mare all’arte, anzi alle arti fiorentine, che incorporarono il mare stesso nelle proprie creazioni: non solo la gran distesa d’acqua salsa, solcata di navigli, ma anche i mitici abitanti dei suoi abissi, dal dio Nettuno al popolo subacqueo di ondine, tritoni, sirene e mostri. Il collezionismo, alleandosi a più riprese con l’indagine scientifica, si procurò i reperti preziosi e bizzarri delle profondità marine nostrali ed esotiche, per farli trasformare da provetti artefici in opere d’arte applicata e in gioielli, o anche solo per esporli in Wunderkammern e cabinets of curiosities. Conchiglie, perle e madreperle, coralli, creature essiccate, finti mostri si affollano nelle raccolte medicee, non diversamente da quanto accadeva nelle regge dinastiche dell’Europa ancien régime.
Alla corte dei Medici del Cinque e Seicento anche gli spettacoli raggiunsero vertici di magnificenza con commedie, intermezzi, caroselli, tornei che assegnarono a Firenze un posto di eccellenza nella storia dello spettacolo. Non si contano le occasioni in cui vennero evocati i mari, gli oceani, gli esploratori, gli dei, le bestie, i mostri dei regni acquatici: fiabe che diventavano vere nello spazio metaforico di un luogo teatrale. L’apice spettacolare e tecnologico fu raggiunto con la Naumachia che si tenne l’11 maggio del 1589 in occasione delle nozze tra Francesco I dei Medici e Cristina d’Austria: il cortile dell’Ammannati di Palazzo Pitti fu reso impermeabile e riempito d’acqua per un metro e mezzo di profondità per inscenare una battaglia navale che trasponeva nello spettacolo le fatiche e i successi dell’azione medicea per il controllo delle rotte e delle coste del Tirreno.
Cristina Acidini è accademica ordinaria e presidente dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze e presidente dell’Opera di Santa Croce. Laureata in storia dell’arte all’Università di Firenze nel 1977, ha ricevuto una borsa di studio dalla Fondazione di Studi di storia dell’arte Roberto Longhi ed è stata visiting professor all’Università Suny Plattsburgh di New York. Dal 1982 è entrata nell’organico del ministero per i beni e le attività culturali e dal 1991 al 1999 è stata soprintendente vicaria a Firenze. Dal 2000 ha ricoperto l’incarico di soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure. Si è resa responsabile di restauri di grande importanza e ha curato numerose mostre in Italia e all’estero. Ha scritto moltissimi saggi sulla storia dell’arte e ha pubblicato due romanzi.
Il nuovo ciclo di incontri di Nel paesaggio dell’arte. Il paesaggio come ispirazione artistica è stato inaugurato il 23 ottobre alla presenza dell’assessora all’istruzione del Comune di Lucca Simona Testaferrata, che ha sempre dimostrato interesse nei confronti del progetto a cura di Sentiment of Beauty odv. Nella giornata del 23 ottobre lo storico dell’arte Luigi Ficacci e l’artista Stefano Arienti hanno dato vita a un intenso dialogo sulla pratica artistica di Arienti, artista tra i più rappresentativi dell’arte contemporanea che non a caso è stato tra i duecento artisti provenienti dal tutto il mondo ricevuti in udienza dal Papa nel giugno 2023. Durante la prima giornata la presidente di Sentiment of Beauty odv Eva Perini ha illustrato il programma che accompagnerà questo nuovo anno scolastico e che ha già visto una visita al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato il 16 novembre con un incontro con il direttore Stefano Collicelli Cagol.
Punto di forza del progetto di Sentiment of Beauty odv è la possibilità di conoscere da vicino e dialogare con i protagonisti dell’arte di oggi, per una lettura e conoscenza dell’arte attraverso la parola viva e il contatto con artisti e addetti ai lavori, sempre disponibili a un confronto con gli studenti. Lo scorso anno i ragazzi hanno potuto conoscere da vicino l’artista Massimo Bartolini e il curatore Luca Cerizza, proprio all’interno della grande personale dell’artista toscano al Pecci di Prato, Bartolini e Cerizza sono stati nominati a rappresentare il Padiglione Italia alla prossima Biennale di Venezia. Per partecipare alle lezioni, che sono sempre a titolo gratuito, scrivere a info@sentimentofbeauty.it.