Dal Mecenate a Buatino, nella Guida Osterie d’Italia 2023 ci sono otto ristoranti lucchesi

8 dicembre 2023 | 15:51
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Dal Mecenate a Buatino, nella Guida Osterie d’Italia 2023 ci sono otto ristoranti lucchesi

Il sussidiario enogastronomico Slow Food premia con la Chiocciola, oltre al Mecenate, anche la locanda agricola Posapiano di Montecarlo

Sono 8 le attività della piana di Lucca inserite nella prestigiosa Guida Osterie d’Italia Slow Food 2023 pubblicata lo scorso 23 ottobre. Ad annunciarlo mercoledì (6 dicembre) nel Complesso San Micheletto la fiduciaria della condotta Slow Food Lucca Compitese e Orti lucchesi, Elena Pardini, il coordinatore Slow Food Toscana Gian Marco Mazzanti, Francesca Mastrovito curatrice della guida e Amelia De Francesco, giornalista enogastronomica.

Sono intervenuti anche gli assessori di Lucca Paola Granucci e di Capannori Davide Del Carlo portando i saluti delle rispettive amministrazioni, che hanno sottolineato la soddisfazione di avere nel prezioso sussidiario enogastronomico nazionale tante realtà del territorio: l’osteria Dal Manzo, la locanda Buatino, l’osteria Da Mi Pa’, il ristorante Il Mecenate, l’Osteria di Lammari, l’Antica Osteria di Meati, la Trattoria Da Gigi e la locanda agricola Posapiano, cui è stata assegnata, assieme al Mecenate, anche la prestigiosa Chiocciola.

Sinonimo di qualità, cura del prodotto e accoglienza, le otto osterie rappresentate dai rispettivi titolari hanno raccontato la loro storia, un percorso di amore e passione per il territorio caratterizzato da un occhio sempre puntato sulla convivialità e la capacità di far sentire l’ospite a proprio agio, “come a casa sua”.

È infatti questo lo spirito che ricerca nei ristoratori la Guida Osterie d’Italia Slow Food, giunta alla sua 34esima edizione: non un semplice vademecum, ma una narrazione di atmosfere e persone capaci di rendere il sedersi a tavola un’esperienza unica, non solo per il palato.

“La Guida Osterie d’Italia Slow Food – spiega Amelia De Francesco – è il racconto di una comunità che fa ristorazione di un certo tipo”. Quest’anno la guida ha superato le vendite della celebre Guida Michelin: “Un importante risultato, merito del grande lavoro che c’è dietro alla pubblicazione, per questa edizione arricchita da 16 inserti su apporfondimenti di tradizione gastronomica locale. Inserti che si aggiungono alle 1753 schede, di cui 311 indirizzi premiati con la Chiocciola, perché in sintonia con i valori di Slow Food”.

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Valori come “il legame con il territorio, l’accoglienza e il senso di comunità – afferma Francesca Mastrovito – Questa guida non dà semplicemente consigli, ma racconta il processo che sta dietro a un piatto. Quest’anno sono state tante le osterie chiocciolate, la maggior parte in Toscana”. Osterie sinonimo di “eccellenza a tutto tondo – aggiunge Mastrovito – che pongono enfasi e attenzione alle modalità di preparazione del mangiare, all’accoglienza, alla ricerca e alla sinergia con il territorio. Le osterie toscane hanno dimostrato una grande profondità e attenzione ad ogni aspetto del lavoro che conduce al prodotto finale”.

“Siamo molto contenti di questi riconoscimenti – dice la fiduciaria di Slow Food Compitese e Orti Lucchesi, Elena Pardini– una gratificazione importante per le osterie lucchesi e per noi come condotta. Sul territorio di Lucca e Capannori abbiamo creato un gruppo itinerante che organizza eventi con l’obiettivo di promuovere i nostri valori e i nostri prodotti, fra cui Slow Beans che anche quest’anno ha riscosso una grande partecipazione”. Il segreto? Saper “fondere insieme tradizione e innovazione – continua – I cuochi sono gli educatori più spontanei: ci educano a un gusto, un territorio e una cultura”.

A rappresentare quella di Lucca e Piana, nella Guida Osterie d’Italia Slow Food 2023, la Locanda agricola Posapiano, l’Osteria Dal Manzo, la Locanda Buatino, l’Osteria Da Mi Pa’, il Ristorante Il Mecenate, l’Osteria di Lammari, l’Antica Osteria di Meati e la Trattoria Da Gigi. Sono state loro, in una cena preparata a 16 mani, al Mecenate, ad accompagnare gli ospiti mercoledì 6 dicembre fra profumi, sapori e saperi delle nostre tradizioni. Dagli antipasti ai dessert, il menù di carne in otto portate è stato accompagnato dai vini di Lucca BioDinamica.

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Nello specifico la Locanda Agricola Posapiano e l’osteria Dal Manzo hanno preparato gli antipasti: pan brioche, patè di fegatini e composta di cipolle per i montecarlesi e polpette di cuore, puntarelle e bernese all’acciuga per il ristorante di via Cesare Battisti. I primi sono stati gnocchi di castagne con sugo di stracotto (Locanda Buatino) e tacconi intordellati (Osteria da mi pà). I padroni di casa del Mecenate hanno aperto l’offerta di secondi con bocconcini di coniglio nostrale con fagiolina del Trasimeno (un omaggio a Slow Beans) cui sono seguiti salsiccia e rapini dell’Osteria di Lammari. Due i dolci: cantuccini dell’osteria dell’Antica Osteria di Meati e Crumble di mele con salsa di Calvados (Trattoria Da Gigi).

Piatti non consueti e tutti da gustari che confermano non solo la vocazione di Slow Food ma anche quella delle osterie selezionate.