Bonito ricrea gli aromi del caffè amato da Puccini per il centenario della morte

14 dicembre 2023 | 15:21
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La miscela ricreata sulla traccia lasciata dal maestro in una lettera ad Alfredo Caselli, da cui è nato anche un libro edito da Pacini Fazzi

I cento anni dalla morte del grande compositore Giacomo Puccini, saranno festeggiati con un doppio omaggio: una speciale miscela di caffè a lui dedicata e un volume sulla passione che lo legava a questa bevanda, fedele compagna di tante notti passate di fronte al suo pianoforte a comporre.

Sono questi i due tributi che Caffè Bonito, con la collaborazione della Pacini Fazzi Editore, ha pensato di dedicare al maestro per celebrarne il centenario dalla scomparsa, in omaggio a due suoi grandi amori: il caffè e l’arte, intesa come cultura, studio e ricerca. Un’idea nata della torrefazione Bonito che fa capo al gruppo Giannecchi.

“Abbiamo voluto dare anche noi il nostro contributo in occasione delle celebrazioni per i cento anni dalla morte del maestro – afferma l’imprenditore Nicola Giannecchini, amministratore delegato del gruppo Giannecchini  -. L’idea parte da una ricerca nata da una corrispondenza tra Giacomo Puccini e il titolare del Caffè Caselli, oggi conosciuto come Caffè Di Simo. In questa lettera il maestro chiede all’amico di spedirgli un po’ di caffè della miscela moca con un po’ di Porto. Prendendo spunto da queste poche indicazioni, abbiamo messo al lavoro i nostri torrefattori per creare una miscela che ricordi il più possibile quella che amava il maestro Giacomo Puccini”.

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Non viene difficile immaginare Giacomo Puccini, immerso nei suoi spartiti, mentre beve una tazza del suo caffè preferito. Quello stesso aroma che Caffè Bonito ha voluto riprodurre, fornendolo del caratteristico sapore di una miscela speciale “metà porto e metà moka”, come afferma il compositore nella lettera all’amico Alfredo Caselli, alludendo probabilmente alla monorigine del Porto Rico, già all’epoca miscela pregiata.

Così, da questo spunto, è nata l’idea degli “artigiani” del Caffè Bonito. “La miscela che abbiamo realizzato si compone di una monorigine del Porto Rico, con una classica che si utilizza per la moca – spiega Andrea Romoli, responsabile commerciale di Caffè Bonito -. Abbiamo ottenuto questo blend mescolando questi due tipi di caffè”.

Ed è proprio da questa “piccola traccia” lasciata dal maestro nella sua lettera che ha avuto inizio anche l’approfondimento dello scrittore e giornalista fiorentino, Maurizio Sessa, autore del volume edito dalla Pacini Fazzi, con l’obiettivo di scoprire qualcosa di più sul legame tra Puccini e il caffè, fino ad ora poco conosciuto.

“Noi abbiamo subito recepito la proposta di Caffè Bonito e di Nicola Giannecchini, che voleva omaggiare una delle passioni di Puccini – precisa Francesca Fazzi -. Sappiamo che il maestro era un uomo di grandi passioni, che ha amato la vita. Tra queste passioni c’era appunto il caffè. Abbiamo affidato a Maurizio Sessa, un saggista che con noi ha pubblicato il carteggio della famiglia Antinoriu e che si era già dedicato ad un’altra passione di Puccini, quella della caccia, l’incarico di creare un piccolo volume. Maurizio Sessa ha cercato nei documenti, ha raccolto tanti spunti anche nelle trame delle sue opere, perché il titolo del libro è Aromatica armonia – I Caffè di Giacomo Puccini, ricordando sia la passione per la bevanda del caffè, che l’ha accompagnato nelle lunghe notti di composizioni e la passione per i caffè letterari, come luoghi d’incontro, molto presenti nelle sue opere. Questo volume è un omaggio con il quale vogliamo salutare l’arrivo di questo intenso anno dedicato alla memoria del nostro compositore”.

Le ricerche di Sessa hanno confermato l’amore del maestro per questa bevanda, tante volte presente nella sua vita e richiamata nelle sue opere. E grazie a questa indagine, hanno così visto la luce le due importanti produzioni che condividono il titolo, Aromatica Armonia: una nuova miscela di caffe e un libro, come omaggio al famoso Maestro. Entrambi frutto dell’amore per il territorio e per un personaggio significativo come Giacomo Puccini, sono uno degli esempi dell’eredità che il compositore ci ha lasciato: un’eredità fatta di gusto, passione, bellezza.

La nuova miscela Aromatica Armonia, prodotta da Caffè Bonito, è composta da monorigini Arabica e da una piccola percentuale di robusta indiana per conferire una aromaticità delicatamente persistente, studiata per regolare il gusto autentico di una tazzina di caffè che richiami i sapori del passato. Sapori, ma anche ‘gesti’, perché si propone come specialità per la moka, rimandando alla tradizione del caffè di casa, del profumo che si espande per le stanze, di un rituale che diventa parte integrante del nostro quotidiano.

Puccini faceva ricorso a questa bevanda corroborante perché lavorava spesso dalle 10 di sera fino alle prime luci dell’alba e si tirava su grazie al caffè e alcune varianti – dice l’autore del libro Maurizio Sessa -. Inoltre Puccini era anche un noto frequentatore di caffè letterari, come Caffè Di Simo, dell’amico Caselli. Poi bella sua carriera girando il mondo avrà avuto modo di visitare molti caffè. Un altro legato al suo nome è a Viareggio, ultima sua residenza era molto conosciuto e aveva un posto riservato al Gran Caffè Margherita, arredato dal suo amico Galileo Chini che poi disegnò le scene di Turandot. Questo libro, pur catalogandolo come un libro leggero e d’intrattenimento, ha avuto bisogno di una grande ricerca storica ed è stato necessario scartabellare l’epistolario e poi anche rileggere i libretti delle varie opere, per ritrovare connessioni e riferimenti. Rimane comunque un libro leggero da leggere, non pesante. Un buon caffè insomma”.

Intensa e profonda, proprio come le pagine del volume firmato da Maurizio Sessa ed edito dalla casa editrice Maria Pacini Fazzi, attraverso le quali è possibile ripercorrere momenti di vita del Maestro, tra curiosità e estratti delle opere, con riferimenti storici e biografici che contribuiscono a delineare un ritratto inedito di un Giacomo Puccini appassionato di caffè. Il libro sarà acquistabile nelle librerie del territorio e anche online sul sito di Caffè Bonito.

Maurizio Sessa

Nato a Napoli nel 1958, si è laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Firenze, discutendo una tesi su “La Civiltà Cattolica”, organo ufficiale della Compagnia di Gesù. Giornalista professionista, ha lavorato nelle redazioni di Pisa, Prato e Firenze de “La Nazione”. Per il quotidiano fondato da Bettino Ricasoli ha pubblicato una rubrica fissa intitolata Firenze com’era, dedicata agli aspetti meno noti e più insoliti del capoluogo toscano. Sulla rivista culturale “Nuova Antologia” ha pubblicato numerosi saggi storici, esclusivamente basati su documenti inediti, dedicato a Ugo Ojetti, Piero Bargellini, Giovanni Papini, Filippo De Pisis, Riccardo Bacchelli, Franco Calamandrei, oltre a un memoriale sulla battaglia navale di Lissa del 1866.