Alberto Paradossi torna nella sua Lucca per recitare in “La fanciulla del West”

19 dicembre 2023 | 18:05
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Alberto Paradossi torna nella sua Lucca per recitare in “La fanciulla del West”

In scena a San Girolamo venerdì (22 dicembre) alle 21 nel giorno della nascita di Puccini: “Per me sarà una bella emozione”. Ad aprile sarà protagonista del primo film di Neri Marcorè

Dal corso di teatro da studente ai set cinematografici internazionali, al fianco di registi di spessore. Dopo 13 anni di assenza dai palcoscenici lucchesi, Alberto Paradossi ritorna nella sua Lucca per recitare in La Fanciulla del West, uno studio dal testo di Belasco all’opera di Pucciniprodotto dal Teatro del Giglio, che andrà in scena al San Girolamo venerdì (22 dicembre) alle 21, nel giorno dell’anniversario della nascita del Maestro.

Diretto da Nicola Fanucchi, affermato regista lucchese di respiro internazionale, lo spettacolo coordina un cast di giovani eccellenze artistiche toscane intorno a una sfida, lanciata a Lucca in occasione dei Puccini days: rappresentare – se pur parzialmente – per la prima volta nella storia in Italia e in italiano, la commedia di Belasco da cui è tratta l’omonima opera pucciniana, in una chiave sperimentale che fonde musica, prosa e lirica. Un progetto nato da una domanda: come si è passati dal testo teatrale all’opera? Da qui, l’idea: attori e i cantanti si alterneranno sul palco del San Girolamo, in modo tale che ogni personaggio della storia avrà una doppia rappresentazione, in lirica e in prosa. A recitare i panni del fuorilegge Dick, l’innamorato di Minnie, che mette sottosopra la città mineraria di Cloudy nella California del 1849, sarà Alberto Paradossi. Ad affiancarlo, l’attrice Matilde Bernardi nei panni della giovane amante.

“Io e Matilde ci siamo molto divertiti a preparare questo spettacolo, e soprattutto a interpretare i personaggi di Dick e Minnie. I rapporti amorosi a volte sono una sfida a scacchi, è stato divertente entrare nelle loro menti e cercare di interpretare i loro atteggiamenti e pensieri” racconta Alberto Paradossi.

Classe 1989, Alberto si è diplomato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, per poi diventare un volto noto di cinema e tv, protagonista di grandi successi come Hammamet di Gianni Amelio, Permette? Alberto Sordi, The net e Yolo, solo per citarne alcuni. Una carriera in ascesa che dopo tanti anni in giro per il mondo e lontano dalla sua città natale, lo riporta a Lucca per La Fanciulla del West: “È uno spettacolo fruibile e stuzzicante, proprio per la sua commistione di commedia, lirica e prosa. Stimolante, perché sprona lo spettatore ad essere elastico nel passare da un codice artistico all’altro: può divertire rivedere la stessa scena in prosa e lirica, è una proposta di buon intrattenimento. Per quanto mi riguarda – aggiunge – quando le cose sono sperimentate con gusto, criterio e intelligenza, io le preferisco a ciò che è canonico. Ed è il caso di questo spettacolo”.

Alberto ParadossiAlberto ParadossiAlberto Paradossi

Ritornare a Lucca dopo tanto tempo con lo spettacolo La fanciulla del West, “sarà una bella emozione. Nel 2010 mi sono trasferito a Roma e da quell’anno, nella mia città natale non ho più lavorato. Da allora sono cambiato molto, e per questo mi fa molto piacere essere il 22 dicembre al teatro San Girolamo: sono curioso di rimettermi alla prova in un contesto familiare che non frequento da un po’, ma a cui sono molto legato, perché qui ho famiglia e amici. Sarà come tornare a casa propria ma con uno sguardo diverso, un’occasione per tirare le somme di cosa mi è successo in tutti questi anni e gettare un occhio sul mio percorso artistico di attore”.

Iniziato a Roma al Conservatorio Teatrale sotto la guida del maestro Gianni Diotajuti, “l’insegnante che mi ha battezzato in questa grande città”, il percorso di Alberto è proseguito fra il Centro sperimentale della capitale, Londra e New York. “Mi sono sempre dato ad fare per ricercare stimoli nuovi” spiega. Ma la svolta vera e propria è arrivata con Hammamet di Amelio, seguito da Permette? Alberto Sordi, le serie Netflix e Rai. L’ultimo lavoro, in uscita ad aprile al cinema, è Zamora, il primo film di Neri Marcoré in cui Alberto farà la parte del protagonista: “Sono cresciuto con i programmi di Neri Marcorè. Guardandolo in tv da bambino, pensavo ‘anch’io voglio fare questo!’. Potete immaginare l’emozione di essere scelto dal proprio idolo d’infanzia. Neri, poi, è una persona eccezionale, lavorare con lui è stato il riconoscimento della mia scelta di diventare attore”.

Un lavoro “dove ti metti a nudo e ti esponi davanti a tante persone”. Ma che al tempo stesso, e proprio per questo “Mi ha aiutato a capire come relazionarmi all’altro, a volte più delle esperienze della vita stessa: quando si recita non si hanno schemi, si è autentici e ciò fa uscire le proprie fragilità e difficoltà. La recitazione è un circo sotterraneo, dove l’inconscio emerge. Non a caso, Socrate la chiamava la divina manìa”.

A lei, Alberto ha scelto di dedicare la sua vita. “Vorrei che il teatro fosse un’attività fondamentale all’interno delle scuole. Grazie al corso Teatro e non solo, tenuto da Miriam Iacopi quando frequentavo il liceo, ho capito tante cose: il rispetto dell’altro, il senso della condivisione, la capacità di comunicare, di ascoltare e mettersi in gioco. Grazie alla recitazione, si comprendono cose che fanno parte non solo della vita dell’attore, ma dell’essere umano. Lo stesso vale per l’andare al cinema e a teatro da spettatori: un’esperienza che cambia interiormente. Anche per questo, invito tutti al Teatro San Girolamo a vedere La fanciulla del West“.

La Fanciulla del West, uno studio dal testo di Belasco all’opera di Puccini, prodotto dal Teatro del Giglio, andrà in scena al Teatro San Girolamo venerdì (22 dicembre) alle 21. Prima dello spettacolo, dalle 19 fino alle 20, si svolgerà sempre al Teatro San Girolamo un incontro di presentazione dello spettacolo e del percorso scientifico di studio e ricerca che lo precede e lo motiva, curato dal professor Emiliano Sarti.

E’ possibile acquistare i biglietti alla biglietteria del teatro del Giglio da mercoledì a sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 18, e lo stesso venerdì (22 dicembre) un’ora prima dell’entrata in scena, oppure sulla piattaforma Ticketone.

Il cast

Nicola Fanucchi, affermato regista lucchese di respiro internazionale, coordina un cast di giovani eccellenze artistiche toscane.

Il soprano è Valentina Boi, protagonista di una carriera internazionale sempre più prestigiosa e splendida Minnie al The National Opera of Cluj in Romania, ha recentemente interpretato Asteria in Nerone di Boito diretta da Francesco Ciluffo al Teatro lirico di Cagliari e Aida di Verdi diretta da Nicolas Rauss al Teatro Sodre di Montevideo. Il ruolo di Dick cantante è affidato ad Alfonso Zambuto, talentuoso giovane tenore diplomato al Conservatorio Cherubini di Firenze, con già molti ruoli al suo attivo fra cui Don Josè in Historia de Carmen per il Maggio Musicale fiorentino. I due attori sono due eccellenze lucchesi.

Minnie attrice è Matilde Bernardi, diplomata all’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico di Roma, protagonista in importanti stagioni di prosa, ha vinto il premio Meno di trenta come “Migliore attrice italiana di prosa 2023. Nell’ultima stagione teatrale è protagonista di Calderon da Pasolini prodotto da Ert oltre ad essere stata selezionata alla Bottega Amletica Testoriana di Antonio Latella per il Piccolo Teatro di Milano. Dick attore è Alberto Paradossi, diplomato al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, è divenuto meritatamente un volto noto di cinema e Tv, protagonista di grandi successi come Zamora di Neri Marcorè e Hammamet di Gianni Amelio al cinema; Permette? Alberto Sordi, The net e Yolo per la Rai, Guida astrologica per cuori infranti per Netfix per la tv, solo per citarne alcuni.

Al pianoforte Arianna Tarantino, diplomata al Conservatorio Luigi Boccherini di Lucca, nonostante la giovane età è già stata Maestro collaboratore in numerose produzioni liriche. Scene e costumi sono curati da Rosanna Monti che si avvale della collaborazione dello staff tecnico del Teatro del Giglio. Emiliano Sarti è il responsabile scientifico del progetto e si è avvalso della preziosa collaborazione della Fondazione Simonetta Puccini per Giacomo Puccini.

La fanciulla del West