Inquinamento da Pfas, convegno a Capannori: “Sul tema serve chiarezza”
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Venerdì (19 gennaio), alle 21, si terrà un’iniziativa pubblica organizzata da Greenpeace e l’associazione Senza Confini
Le acque della Piana sono al sicuro?. È questo il titolo dell’incontro che si terrà venerdì (19 gennaio), alle 21, nella sala del consiglio comunale di Capannori. Un’iniziativa pubblica organizzata da Greenpeace e l’associazione Senza Confini sulla richiesta di messa al bando a livello mondiale delle sostanze chimiche Pfas impiegate da decenni in numerosi processi industriali.
Ma cosa sono i Pfas? “Sono un gruppo di migliaia di sostanze chimiche di sintesi prodotte dalle industrie, ancora oggi ampiamente usate perché in Italia non esiste una legge che ne vieti la produzione e l’utilizzo – si legge sul sito di Greenpeace -. Introdotti sul mercato globale nel secolo scorso, hanno trovato ampia applicazione perché idrorepellenti, stabili e resistenti alle alte temperature. Una volta dispersi in natura, possono rimanere nell’ambiente per tantissimo tempo. L’esposizione ai Pfas è stata associata a una serie di effetti negativi sulla salute. Problemi alla tiroide, danni al fegato e al sistema immunitario, riduzione del peso alla nascita dei neonati, obesità, diabete, elevati livelli di colesterolo e riduzione della risposta immunitaria ai vaccini, diabete gestazionale, impatto negativo sulla fertilità, oltre che alcune forme tumorali come il cancro al rene e ai testicoli. Sono le persone fragili, i bambini e le donne incinte a pagare il prezzo più alto. I Pfas sono usati senza freni dalle industrie sia per applicazioni industriali che in prodotti di largo consumo, che arrivano nelle nostre mani. Per le loro proprietà, pur essendo pericolosi per la nostra salute, sono impiegati in tantissime attività produttive”.
Un’iniziativa, quella che andrà in scena a Capannori, che vedrà la partecipazione del sindaco e presidente della provincia di Lucca, Luca Menesini, del responsabile nazionale della campagna per la messa a bando dei Pfas di Greenpeace, Giuseppe Ungherese, del giornalista Luca Martinelli e di Tommaso Pianigada dell’associazione Senza Confini. All’evento è stata invitata anche Arpat con la richiesta di fornire i dati in suo possesso sui Pfas.
L’iniziativa è stata presentata questa mattina (16 gennaio) dai rappresentanti dell’associazione Senza Confini. “I Pfas sono sostanze poli e perfluoroalchiliche idrofobiche non degradabili attenzionate anche dal nostro Parlamento come quello Europeo per numerose problematiche di natura sanitaria ed ambientale – affermano -. Noi, attraverso questa iniziativa, vogliamo sensibilizzare i cittadini e lanciare un chiaro messaggio e su un tema serio: chiediamo chiarezza, informazioni e dati riguardanti il nostro territorio. I dati ad oggi non ci sono. Non vogliamo fare allarmismo, ma sul tema non nascondiamo la nostra preoccupazione. Parliamo di ambiente Per far chiarezza, alla serata abbiamo invitato anche Arpat: speriamo che accetti il nostro invito”.
L’intento degli organizzatori, quindi, è quello di aprire una finestra su di un tema per offrire informazione e formulare domande: a tal proposito è stata invitata l’Arpat, agenzia regionale per la tutela ambientale.
