“Suono e colore da Newton a Goethe”: conferenza di Paolo Bolpagni

Nuovo appuntamento alla Statale con la rassegna ‘La pittura che suona’
Martedì prossimo (12 marzo) alle 15,30 alla Biblioteca statale di Lucca si terrà il secondo appuntamento del settimo ciclo della Pittura che suona, dialoghi tra musica ed arte.
Il titolo dell’incontro, curato e tenuto da Paolo Bolpagni è Suono e colore da Newton a Goethe, agli organi cromatici.
La millenaria vicenda storica delle interrelazioni e reciproche interferenze tra musica e pittura, nonché dei tentativi di trasporre i suoni in colori e viceversa, conobbe un decisivo momento di sistemazione storico-teorica, all’inizio del XIX secolo, nell’importante opera scientifica di Johann Wolfgang Goethe Zur Farbenlehre, pubblicata a Tubinga nel 1810. In quest’ampio e ambizioso saggio, ostile al meccanicismo di Newton e assertore di una concezione globale della natura come forza unitaria e metamorfica, il sommo scrittore tedesco si accostò alla cromatica sotto l’aspetto fisiologico, chimico, psicologico e didattico.
Tuttavia, nel corso dell’Ottocento, la riflessione sull’esistenza di un possibile rapporto tra suoni e colori abbandonò gradualmente la sfera della speculazione scientifica: gli enormi progressi della fisica e la contestuale affermazione di una mentalità positivistica relegarono la maggior parte degli esperimenti spesso pittoreschi di correlazione tra manifestazioni acustiche e cromatico-luminose nella dimensione puramente soggettiva delle suggestioni, oppure nell’ambito dei fenomeni da parco dei divertimenti.
Possono inserirsi in questa categoria molti dei vari e numerosi tentativi, compiuti durante tutto l’Ottocento e ancora nei primi anni del XX secolo, di realizzare strumenti in grado di emettere contemporaneamente suoni e colori, tra loro connessi secondo curiose tabelle di corrispondenze fondate sulle più disparate e astruse teorie associative.
Paolo Bolpagni è uno storico delle arti, curatore e organizzatore culturale.
Dopo aver guidato il museo Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Brescia, dal 2016 è il direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca.
È un esperto del tema dei rapporti tra le arti visive e la musica nel XIX e XX secolo, ma si è ampiamente occupato anche di arte italiana ed europea tra fine Ottocento e inizio Novecento (compresi gli aspetti della grafica e dell’illustrazione), di astrattismo internazionale, fino agli esiti cinetici e programmati, di arte italiana e francese degli anni Cinquanta e Sessanta (anche nelle sue relazioni con il design), di “partiture visive” e ricerche verbo-visuali delle neoavanguardie, di critica d’arte e di museologia. Negli ultimi quindici anni ha curato oltre ottanta mostre in Italia e all’estero, nei musei più importanti (è di pochi mesi fa, a Rovigo a Palazzo Roverella, Kandinskij. L’opera / 1900-1940, che ha registrato quasi novantamila visitatori, primato storico per la città), e ha all’attivo una cinquantina di libri e cataloghi, oltre a centinaia di saggi e articoli scientifici.
È uno dei primi storici dell’arte a usare ampiamente i nuovi media: il suo canale YouTube, “Regola d’arte”, si avvicina ormai al milione di visualizzazioni.
È stato il più giovane vincitore del premio Sulmona per la storia dell’arte, conseguito nel 2013.
È stato proclamato, per speciali meriti culturali, accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, le due più antiche del mondo.
L’evento si realizza, anche grazie alla collaborazione con la Biblioteca Statale di Lucca. Si ringrazia vivamente la direttrice dott.ssa Maria Sabrina La Pusata per l’ accoglienza e la disponibilità dimostrate e il dott. Federico Caruso per il prezioso sostegno.
La conferenza è aperta a tutti, l’ingresso è gratuito, gradita la prenotazione a concentuslucensis@gmail.com
Si prevede per gli insegnanti e per gli studenti che ne faranno richiesta l’attestazione della presenza.
Per qualsiasi informazione scrivere a concentuslucensis@gmail.com