Il lavoro delle donne lucchesi rivive negli spettacoli in scena all’Archivio storico del Comune
Quattro gli appuntamenti su prenotazione, due il 21 marzo e due il 27 marzo
C’è Francesca Santini, la balia istruttrice che fa nascere i figli dei poveri e che non riesce ad andare in pensione. Ci sono la maestra Luisa Costa di Nozzano che viene accusata di protestantesimo e rimossa dall’incarico e l’operaia dell’officina del gas Ione Di Ciolo, che si occupa con una collega di bruciare le reticelle a incandescenza quando ancora la luce elettrica non esiste, e c’è infine la dattilografa Bruna Galli che vince il concorso pubblico nel 1912.
Sono le donne ad essere protagoniste di Storie di Storie, accomunate dall’aver lavorato per il Comune di Lucca fra la metà dell’Ottocento e gli inizi del Novecento. Le narrazioni delle loro vite, recuperate grazie a un lavoro di ricerca effettuato nell’archivio comunale di piazzale San Donato, si incontrano oggi con la scrittura creativa, il teatro e la musica, con la poesia, per dare vita a uno spettacolo che intende restituire memoria a tutte loro, che hanno dovuto faticosamente conciliare la vita lavorativa con la vita privata, che sono state spesso pagate meno degli uomini nella stessa mansione o licenziate al posto loro, in un periodo storico di grande cambiamento per il Paese, dall’Unità d’Italia al ‘900.
Questi ‘racconti’ saranno messi in scena il 21 e il 27 marzo all’Archivio storico del Comune, grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale con il laboratorio teatrale delle Donne di Maglia e il conservatorio musicale Luigi Boccherini. Gli spettacoli, due per ogni serata, alle 20,30 e alle 21,30, saranno caratterizzati da installazioni teatrali e musicali tratti dai documenti dell’archivio, che saranno esposti sui tavoli.
“Con questi appuntamenti dedicati al lavoro femminile – spiega l’assessora alla cultura Mia Pisano – portiamo avanti l’opera di valorizzazione e progressiva apertura ai cittadini dell’archivio storico comunale. Si tratta di un patrimonio di conoscenze vastissimo, che va dagli inizi dell’‘800 al 1960 e che contiene in buona sostanza una parte importante della storia della nostra città. Ecco noi vorremmo che questo patrimonio potesse diventare patrimonio di tutti, anche attraverso iniziative che come questa coniugano lo studio rigoroso delle fonti con il linguaggio dell’arte”.
“Ripercorrere le storie di queste quattro donne del passato – aggiunge l’assessora alle pari opportunità Simona Testaferrata – ci farà comprendere quanti passi avanti abbiamo fatto in termini di applicazione di diritti ed empowerment femminile, ma ci farà anche capire quanto ancora rimanga da fare per poter raggiungere una vera parità fra i generi nelle professioni, tema, questo, che poi approfondiremo il 5 aprile a villa Bottini nell’incontro promosso dalla commissione Pari opportunità con la giornalista Silvia Pagliuca”.
“Come presidente del Conservatorio – dice Maria Talarico – ringrazio gli assessori Pisano e Testaferrata e Miriam Iacopi, referente artistico del progetto Storie di Storie, per averci coinvolto in questa iniziativa dedicata a figure femminili che hanno rivestito ruoli particolari nel mondo del lavoro dei due secoli scorsi e che ripropongono attraverso le loro figure stili di vita e tipologie di attività in parte scomparse a seguito delle scoperte tecnologiche del ‘900. La documentazione di cui è depositario l’Archivio storico comunale ha una grande rilevanza per la ricostruzione della storia di Lucca in generale e per quella di alcuni artisti lucchesi di cui conserva manoscritti e documenti vari. Proprio in relazione a questi ultimi sono certa che potremo realizzare in futuro con l’archivio strette collaborazioni e progetti per valorizzare il patrimonio archivistico che ci accomuna. Oggi offriamo la nostra collaborazione attraverso l’esecuzione dal vivo di alcuni brani eseguiti da Matteo Corona, Jacopo Aversano, Antonio DiMasi e Francesco Gargano, tutti allievi della classe di chitarra classica”.
Storie di storie propone una serie di 4 spettacoli (due il 21 marzo e due il 27 marzo) ai quali potranno accedere 20 persone per volta: per questo è richiesta la prenotazione, da effettuarsi all’archivio storico comunale di piazzale San Donato, telefonando al numero 0583 445714 o scrivendo a miriamantonia.iacopi@comune.lucca.it.
L’archivio storico comunale
E’ l’Archivio storico comunale ad essere il protagonista di questa manifestazione, archivio che è situato in piazzale San Donato, fino al 2001 utilizzato come magazzino del Comune e prima degli anni ’60, come obitorio dell’ospedale. Nei corridoi dell’archivio si respira la storia di Lucca, dell’amministrazione che l’ha governata durante gli anni e delle scelte fatte in determinati periodi storici. L’archivio storico comunale è un luogo che andrebbe aperto al grande pubblico, come hanno sottolineato le due referenti, Miriam Jacopi e Cristina Marinari: “La ricerca che è stata fatta per creare Storie di storie, è rimasta nel cassetto per almeno 5 0 6 anni. Abbiamo avuto difficoltà a poter portare all’attenzione del pubblico queste storie, ed è questo il nostro grosso limite. La sfida che vorremmo intraprendere sarebbe quella di aprire l’archivio al grande pubblico, per far capire che si può lavorare su più piani di conoscenza. C’è la ricerca scientifica, con la sua rigorosità, ma non è detto che debba essere ad uso esclusivo per gli addetti ai lavori. Se si utilizzassero le giuste strategie e i giusti metodi comunicativi, potremmo riuscire a coinvolgere il grande pubblico, i ragazzi delle scuole e anche i semplici curiosi“.