“Uomini contro”, a Lucca Libri la presentazione del saggio di Mirella Serri

10 aprile 2024 | 17:00
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“Uomini contro”, a Lucca Libri la presentazione del saggio di Mirella Serri

L’incontro in programma domani (11 aprile) vedrà dialogare l’autrice con la storica Simonetta Adorni Braccesi

Un itinerario nella storia dell’antifemminismo italiano. Domani (11 aprile) alle 18 Mirella Serri sarà ospite di LuccaLibri libreria caffè letterario in viale Regina Margherita 137 per presentare il libro Uomini contro. La lunga marcia dell’antifemminismo italiano edito da Longanesi. 

In questo nuovo, attualissimosaggio, Mirella Serri rivela la lunga guerra della destra contro le donne, spoglia la sinistra dei suoi camuffamenti egualitari, e dimostra che la lunga marcia dell’antifemminismo non si è mai fermata, ed è arrivata fino ai giorni nostri orientandoli e condizionandoli, più prepotente che mai.

L’incontro vedrà dialogare l’autrice con la storica Simonetta Adorni Braccesi. L’introduzione sarà curata dall’associazione Città delle donne.

Sinossi. Avevano militato fianco a fianco nei Gap partigiani, condiviso per giorni gli stessi spazi dentro cantine umide, mangiato lo stesso pane secco, percorso gli stessi chilometri, rischiato con loro la vita. Eppure, furono proprio i compagni i primi ad abbandonarle e a tradirle. Quando si ritrovarono a occupare una poltrona in Parlamento, gli uomini che avevano beneficiato delle capacità delle donne impegnate a combattere contro i fascisti, anziché fare loro posto, abbandonarono gli ideali di uguaglianza di genere e operarono varie forme di ostruzionismo che limitarono la presenza femminile in politica. Nilde Iotti, per esempio, fu lasciata sola dai suoi ex compagni e, ritenuta “umorale, femminile”, subì attacchi che le piovvero addosso da ogni settore della politica. Solo negli anni Settanta la sinistra cominciò a rimuovere gli ostacoli all’ascesa delle donne, in un’altalena di conquiste e di recessioni. A consolidare e rilanciare i più vieti pregiudizi pensò la destra, in particolare attraverso giovani neofascisti influenzati dal pensiero di Julius Evola, fra i quali i tre feroci adepti che misero in atto il massacro del Circeo. Nei decenni successivi l’opinione pubblica, influenzata dalle tivù e dai giornali di Silvio Berlusconi, si sarebbe nutrita di un immaginario femminile superficiale e mercificato.

Uomini Contro