Lucca Classica festeggia i dieci anni a palazzo Montecitorio




Trasferta dell’Associazione musicale lucchese a Roma per uno dei traguardi raggiunti in 60 anni di attività
“Oggi presentiamo un evento che rappresenta un’eccellenza vera, perché raccoglie in sé diverse eccellenze. Su tre numeri si articola ciò di cui parleremo: i 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini, i 60 anni di attività dell’Associazione musicale lucchese e le 10 edizioni del Lucca classica music festival. In questi 170 anni ‘totali’ c’è la cultura italiana, c’è la sua capacità di farsi testimone internazionale e di proiettarsi ben oltre questi 170 anni. E Lucca rappresenta il centro in cui queste eccellenze si concentrano e si amplificano a vicenda”. Con queste parole l’onorevole Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera dei Deputati, ha introdotto ieri (10 aprile) la conferenza stampa di lancio della decima edizione del Lucca classica music festival, che si è tenuta nella sala stampa di Palazzo Montecitorio.
Insieme a Mulè c’erano il presidente dell’Aml Marco Cattani che ha brevemente ripercorso la densa storia dell’Associazione Musicale Lucchese, e il direttore artistico del festival Simone Soldati, che ha illustrato il programma di Lucca Classica, che si tiene dal 24 al 28 aprile, ricordando, tra le altre cose, che Lucca in quei giorni ospiterà il convegno nazionale dei critici musicali. Alla conferenza ha preso parte anche l’onorevole Riccardo Zucconi che nel suo intervento ha voluto sottolineare l’importanza delle associazioni per la vita culturale del nostro Paese e ha augurato lunga vita al festival e all’Aml stessa.
Alla conferenza stampa è intervenuta anche Maria Talarico, presidente del conservatorio L. Boccherini che collabora con Lucca Classica fin dalla prima edizione, mosso dal desiderio di valorizzare la ricchezza culturale della città e, al contempo, di offrire ai propri allievi l’opportunità di crescere a livello professionale. In sala erano presenti inoltre Domenico Barbuto, segretario generale dell’Agenzia italiana dello spettacolo (Agis) e il musicologo Sandro Cappelletto.