È dedicato agli esseri umani il numero 6 di ‘Magma Magazine’

24 aprile 2024 | 16:18
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È dedicato agli esseri umani il numero 6 di ‘Magma Magazine’

Quasi 300 pagine nella nuova pubblicazione della rivista indipendente che affonda le sue radici a Lucca

Magma Magazine, rivista indipendente di comunicazione visiva che affonda le sue radici a Lucca, inaugura il 2024 con un corposo numero 6 di quasi 300 pagine che ha per tema gli “esseri umani”.

“Sin dalla notte dei tempi, da quando ha preso coscienza di sé, l’uomo ha espresso l’esigenza di rappresentare se stesso: la propria fisicità, ma anche la propria spiritualità; i caratteri distintivi della propria individualità, così come i riti sociali collettivi della comunità di appartenenza – spiegano i promotori -. Attraverso le arti figurative, l’essere umano, oltre a rappresentare i propri simili ed il mondo attorno a sé, ha dato forma ai propri sogni e paure in infiniti modi diversi. Lungi da ambire ad essere un’antologia esaustiva sull’argomento, Magma 6 rappresenta un piccolo affascinante compendio sul concetto di umanità, non tanto in riferimento alle proprietà, alle qualità ed ai limiti intellettuali e morali propri dell’essere umano, quanto alle manifestazioni e, soprattutto, alle rappresentazioni di tale condizione; una serie di prospettive affascinanti attraverso cui osservare un universo troppo complesso e poliedrico per poter essere abbracciato nella sua interezza”.

Dietro ogni numero di Magma Magazine c’è un attento lavoro curatoriale di selezione e composizione dei vari contenuti visuali che vanno a comporre un corpus narrativo eterogeneo, ma al tempo stesso coeso, da parte dei due autori e produttori Vincent Moro e Aurora Giampaoli.

“Ci interessava che all’interno di questo numero fosse rappresentato l’individuo, come singolo, sia a livello introspettivo che estrinseco, così come il gruppo, la comunità, la moltitudine – spiegano Moro e Gianpaoli -. In particolare, indagare su ciò che di soggettivo traspare dalle varie rappresentazioni dell’essere umano: i risvolti psicologici che alcune immagini riecheggiano in noi, la possibilità di riconoscersi pur sempre in un indefinibile comune denominatore che ci accomuna come specie, anche nell’estrema, bellissima, diversità delle nostre innumerevoli espressioni”.

Scorrendo i lavori dei molti autori che hanno contribuito a questo numero del magazine, è possibile notare come l’essere umano sia colto in tutta la sua fragilità e precarietà/transitorietà; che si tratti, ad esempio, delle immagini spensieratamente divertenti del lavoro di Giulia Mangione, o della dirompente, disperata energia che zampilla dalle scene da bar immortalate da Klaus Pichler, piuttosto che dai caleidoscopici racconti cristallizzati nella moltitudine di corpi dell’indagine fotografica dalle mandria umana condotta da Massimo Vitali, o del romanticismo dai colori vibranti di quelli dei travestiti di Lapa, scattati da Ana Carolina Fernandes, passando per gli scultorei, algidi ritratti patinati di Justin Dingwall, fino ad arrivare all’oscuro ed inquietante immaginario di Roger Ballen, ed all’onirica arcadia immaginata da Athi-Patra Ruga.

“Queste sommarie esplorazioni visive del ‘territorio umano’ – concludono – restituiscono una serie di mappe dai confini sfumati, in cui i singoli individui tracciano le proprie brevi parabole di vita, interconnessi da fili invisibili a sistemi collettivi articolati e complessi, che sembrano tendere ad un sempre maggiore livello di entropia; la stessa che governa l’evoluzione dell’intero universo.

Tra i collaboratori di questo numero: Stefania Adami, Roger Ballen, Justin Dingwall, Ana Carolina Fernandes, Chiara Giannini Mannarà, Mário Macilau, Giulia Mangione, Zed Nelson, Klaus Pichler, Athi-Patra Ruga, Olga Steinepreis, Valentina Tamborra, Massimo Vitali.

Il numero 6 di Magma Magazine è visionabile online e potete seguirlo su Instagram @magma.mag.