“Il mistero di Puccini”, al Caffè Di Simo si presenta il libro di Liliana Bellone

24 maggio 2024 | 09:56
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“Il mistero di Puccini”, al Caffè Di Simo si presenta il libro di Liliana Bellone

L’autrice ricostruisce l’esperienza di Michele, fratello del compositore, in America latina

Nel centenario dalla morte di Giacomo Puccini, per commemorare uno dei più grandi compositori della storia, la casa editrice Marlin di Sante e Mario Avagliano porta in Italia e in particolare a Lucca, patria del maestro, Il mistero di Puccini della scrittrice argentina Liliana Bellone, tradotto dalla professoressa Maria Gabriella Dionisi  per la collana Il Vulcano on line e in tutte le librerie.

Il romanzo affronta un aspetto poco noto della grande famiglia Puccini: la breve esperienza umana e lavorativa di Michele – fratello minore di Giacomo – che, dopo anni di studio nel Conservatorio di Milano, nel 1889 decise di emigrare oltreoceano in cerca della propria identità e di un suo personale riconoscimento in campo musicale e visse a San Salvador de Jujuy insegnando musica e italiano. Il libro sarà presentato in un tour che toccherà diverse città italiane, come Roma, Perugia, Viterbo, Lucca, Napoli, Salerno, Cava de’ Tirreni e Angri. In particolare la tappa di Lucca, inserita nel programma delle celebrazioni Pucciniane, si svolgerà domani (25 maggio) alle 10,30 all’antico Caffè di Simo e vedrà come relatrici Rosaria Maria Grillo e Maria Gabriella Dionisi.

Il racconto della Bellone, pluripremiata scrittrice argentina, si muove tra Italia e Argentina, in un periodo caratterizzato dalla forte immigrazione europea e dal grande sviluppo economico della nazione ispano-americana, tra serate a teatro, concerti, passeggiate in carrozza, duelli d’onore e fughe rocambolesche, il romanzo propone quadri della sua infanzia in Toscana; analizza il profondo legame con il fratello Giacomo; descrive gli incontri struggenti con le due protagoniste, Fidelia e America, causa del conflitto interiore del giovane lucchese, scisso tra amore fisico e amore ideale come tutti gli eroi romantici. Inoltre, intreccia e compara i temi e i personaggi dei libretti delle più belle opere di Giacomo Puccini con la storia di passione, dolore e fatalità di Michele, affidando proprio al grande compositore, inquadrato nel suo trionfante soggiorno a Buenos Aires tra giugno e agosto del 1905, il compito immaginario di elaborare ipotesi sulla prematura morte del fratello, avvenuta nel 1891 a Rio de Janeiro.

“In Italia la storia della sua breve vita– così come scrive la traduttrice Maria Gabriella Dionisi-  con alcune varianti proposte nel corso dei decenni e alimentate dall’assenza iniziale di dati certi, è rimasta relegata nel cono d’ombra di quella ben più lunga e fortunata del fratello Giacomo. Nelle biografie dedicate a quest’ultimo viene spesso sintetizzata in pochi paragrafi, al massimo in un capitolo, eppure la presenza di Michele nella vita dell’autore de La Bohème, Tosca, Turandot, solo per citarne alcune, non è stata marginale, come è possibile evincere dalla corrispondenza intercorsa tra loro”.

“Un viaggio che evoca il percorso dell’eroe – osserva Liliana Bellone – segna il rapporto fantasmagorico con l’altro, con la propria immagine riflessa, alla ricerca della propria identità”.

“Un romanzo impregnato dello spirito del melodramma in musica – commenta Maria Gabriella Dionisi – per raccontare i profondi rapporti tra i membri della famiglia Puccini e la poco nota esperienza argentina del giovane Michele, un personaggio romantico come quelli cantati nelle opere dal fratello Giacomo”.