Puccini secondo Muti, svelato a Roma il programma del maxi concerto sugli spalti delle Mura
Diecimila le presenze auspicate dagli organizzatori per l’evento clou delle celebrazioni pucciniane. Nelle sale del ministero della cultura riaffiora anche l’ipotesi di intitolare il teatro del Giglio al compositore lucchese
Da Madama Butterfly a Che gelida manina dalla Bohème, da Vissi d’arte da Tosca a E Lucevan le stelle. C’è tutta la storia artistica del Maestro nel concerto Puccini secondo Muti, che si terrà sugli spalti delle Mura a Lucca venerdì 28 giugno. Cresce dunque l’attesa per l’appuntamento clou del calendario delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore, durante il quale il teatro del Giglio potrebbe essere intitolato a Giacomo Puccini.
A ribadire quella che oggi sembra più che un’ipotesi – già avanzata nei mesi scorsi – è stato questa mattina (12 giugno), nelle stanze del ministero della cultura a Roma, il presidente del teatro Giorgio Angelo Lazzarini. È qui che il sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi, il sindaco di Lucca Mario Pardini e la direttrice di Rai Cultura Silvia Calandrelli hanno svelato i dettagli dell’evento che vedrà il maestro Riccardo Muti dirigere l’Orchestra Cherubini, nel ventennale della sua fondazione: 130 giovani musicisti si esibiranno su un palco speciale e un luogo iconico come le Mura storiche di Lucca. Gli artisti sono i soprani Eleonora Buratto, Lidia Fridman, Mariangela Sicilia e i tenori Luciano Ganci, Dmitry Korchak e Francesco Meli. L’auspicio degli organizzatori è quello di arrivare a 10mila presenze sugli spalti, in aggiunta al pubblico da casa, dato che l’evento sarà trasmesso su Rai 3 in mondovisione. Numeri plausibili visti i mille biglietti venduti solo nei primi due giorni dall’annuncio dell’evento.

“Sarà una serata eccezionale e irripetibile perché è eccezionale e irripetibile il programma che abbiamo presentato – ha detto Mazzi -. Questo evento fa parte della grande stagione d’opera che il ministero della cultura in collaborazione con Rai ha deciso di promuovere quest’anno. È il secondo appuntamento dopo quello all’arena di Verona, che ha riscosso un gran successo, con quasi 3 milioni di spettatori. Un risultato che ci fa riflettere e che fa ben sperare anche per Lucca dato che la musica alta evidentemente ha un pubblico forte. Il concerto a Lucca abbiamo deciso di farlo sulle Mura storiche, un posto ‘rock’ e meraviglioso, proprio per dimostrare che anche l’opera può essere competitiva. L’opera, oltre a essere una forma culturale alta, è anche un presidio per la diffusione dell’italiano all’estero, così come testimoniano le richieste arrivate dall’Australia e dagli Stati Uniti per l’evento di Lucca. È importante insistere su questi eventi ‘di settore’ come quello di Verona o di Lucca, per renderli una costante nel tempo ed esportarli nel mondo. Riuscire a fare qualcosa di extra ordinario aiuta infatti ad accendere i riflettori su forme d’arte che hanno un pubblico in continua crescita. Il concerto di Lucca avrà anche un filo narrativo, necessario per raccontare la storia del compositore e del perché la sua musica ha conquistato il mondo e ancora oggi continua ad avere questa forza”.
“Sono molto contento che siano state scelte le Mura storiche, perché lì, in questi anni, è già stata fatta la storia della musica grazie al Lucca Summer Festival e a D’Alessandro e Galli – ha commentato il sindaco Pardini -. Come Lucca stiamo lavorando da mesi per celebrare il nostro più grande ambasciatore e quest’anno abbiamo visto che l’interesse per Giacomo Puccini è cresciuto in tutti i luoghi del maestro, che comprendono anche Pescaglia e Viareggio, con cui stiamo dialogando costantemente proprio perché la promozione dell’arte e della cultura passa dall’unità di intenti. Dopo l’evento di Verona, le richieste per il 28 giugno sono cresciute, e come città non possiamo che essere che orgogliosi di ospitare quello che sarà un concerto che rimarrà nella storia”.
“Il teatro del Giglio è il teatro in cui Puccini e nato e in cui Puccini è tornato sempre – ha ricordato Lazzarini -. Per questo stiamo valutando la possibilità di modificarne il nome, aggiungendo una dedica a Puccini, indubbiamente ambasciatore dell’Italia nel mondo. Il Giglio ha dato buona prova di sé anche nei concerti che hanno preceduto questo grandissimo evento, apice delle celebrazioni. Ringraziamo oltra a D’Alessandro e Galli anche la Rai che ci dà la possibilità di trasmettere il maestro nel mondo. Il concerto contribuirà ad avvicinare un pubblico sempre più numeroso alla lirica, ma rappresenta anche una pietra miliare perché è importante avere la testimonianza diretta del Puccini secondo Muti e che questa venga conservata nelle teche della Rai. Siamo curiosi di vedere le interpretazioni che il maestro ne darà”.
“Abbiamo ancora negli occhi le immagini dell’arena di Verona, evento dalla portata inimmaginabile – ha detto Silvia Calandrelli -. Non è stato però un evento unico, ma parte di una strategia di comunicazione della quale siamo molto orgogliosi nella consapevolezza che un pubblico per l’opera c’è e ha il desiderio di avere eventi di questa portata. Non tutti saranno presenti a Lucca ma siamo in mondovisione e porteremo Puccini nelle case delle persone. Quello di Lucca sarà un evento da collezione che rimarrà nella storia della cultura di questo Paese, vista la qualità del direttore d’orchestra, la giovane età dei musicisti e gli interpreti fantastici. Ma al pubblico faremo scoprire anche chi era Puccini, raccontando gli aneddoti che hanno segnato la vita del maestro. La sera prima del concerto di Lucca Rai cultura trasmetterà un documentario sulla vita di Puccini.
Il concerto sarà trasmesso in mondovisione da Rai 3, è realizzato dal comitato promotore delle Celebrazioni Pucciniane, istituito dalla Presidenza del Consiglio nel 2022, con il Comune di Lucca e il Teatro del Giglio e in collaborazione con Rai Cultura, Siae, LuccaSummerFestival e D’Alessandro e Galli.