Il mio acquario, nuovo traguardo per il cortometraggio di Lavinia Andreini

L’opera è stata nuovamente selezionata e proiettata al Toscana filmmakers festival 2024
Una nuova selezione per il cortometraggio Il mio acquario, diretto da Lavinia Andreini e interpretato da Durante Corsetti (attore che ha lavorato con il maestro Paolo Poli), protagonista del corto.
Dopo i successi a Los Angeles per l’Oscar qualifyng program 2024 e al Festival di Cannes sempre per il corto La ricerca della bellezza (The pursuit of beauty), un nuovo traguardo è stato raggiunto con il corto Il mio acquarioprodotto nel 2022 dall’associazione Polyedric Visions.
Il corto era già stato selezionato precedentemente al Ciak film festival e allo Student world impact film festival, e quest’anno è stato nuovamente selezionato e proiettato alToscana filmmakers festival 2024, nella cornice del Castello dell’Imperatore a Prato. Le riprese sono state realizzate in un’unica location, nello studio dell’Associazione lucchese arte e psicologia (Alap). La sceneggiatura è scritta da Lavinia Andreinie e Irene Spizzica, la fotografia e le riprese sono a cura di Michele Celli e le foto di scena e le riprese sono di Alessandro Rizzello.
“…Durante Corsetti che interpreta Ettore, il protagonista, sta aspettando l’inizio del suo appuntamento dallo psicoterapeuta. Non sempre le cose però vanno per il verso giusto, Ettore comincia a domandarsi del senso della sua vita e del suo ruolo di autore e di sceneggiatore.
Il cortometraggio prende poi una piega inaspettata, diventando una sorta di thriller psicologico e sorprendente. Inquadrature molto strette sul volto del protagonista, ambiente claustrofobico, suoni ed effetti distorti – questa la recensione del Toscana Filmmakers Film Festival a cura di Duccio Ricciardelli -. L’autrice, nata a Lucca nel 1997, inizia il suo percorso artistico da giovanissima, grazie al padre che le ha trasmesso la passione per la pittura e il disegno; mentre la madre le dà gli strumenti per continuare con tenacia questa strada. All’età di 4 anni intraprende il percorso nella danza classica, nella danza moderna e poi comincia a fare cinema. Nel corto si vedono bene fuse le passioni dell’autrice che con uno stile semplice ma efficace narra una storia dal punto di vista psicologico molto complessa”.