Lucca Summer Festival, tutto pronto per lo show di Salmo e Noyz: “Faremo il panico”

Domani (18 luglio) il concerto in piazza Napoleone: “Vogliamo che chi viene a vederci si ricordi questi live per tutta la vita”
Tutto pronto in piazza Napoleone per il concerto di Salmo & Noyz, uno degli show più attesi del Lucca Sumer Festival che andrà in scena domani sera (18 luglio).
Gli artisti porteranno a Lucca il live Hellraisers, un evento speciale in cui ripercorreranno i loro successi e presenteranno per la prima volta dal vivo i brani del joint album Cvlt, uscito lo scorso 3 novembre.
Come avete deciso di collaborare insieme per un joint album e ora per questo live che attraverserà l’Italia?
“Cvlt è arrivato dopo molti dischi da solista da parte di entrambi, anche se in passato avevamo collaborato con dei singoli. Ci siamo incrociati artisticamente per diversi anni e poi in modo naturale insieme abbiamo dato vita a Cvlt, una scelta comune e non forzata, fatta per passione e con molta sintonia, c’è molta stima tra noi e verso il lavoro dell’altro”.
I vostri fan come l’hanno presa?
“Siamo ovviamente molto soddisfatti della risposta che il pubblico ha avuto. Cvlt è nato per passione, e vederlo in così poco tempo ottenere risultati ci ha fatto piacere. I nostri stili differenti hanno trovato un punto comune nell’immaginario e nei nostri gusti che sono molto simili. Inoltre un motore positivo è stato anche la voglia di dimostrare all’altro che spacchi di più, cercando di fare la strofa più figa di quella fatta dall’altro, ed è proprio questo che ha contribuito ad alzare la qualità. Una sfida positiva che ci ha reso molto soddisfatti del risultato”.
Nella repack Cvlt Hellraisers, uscita il 17 maggio, e che prende il nome del tour, avete voluto aggiungere nuovi brani e collaborazioni, come sono nate?
“Avevamo voglia di sorprendere i fan con qualche altro nuovo brano. Le collaborazioni nascono dal rapporto di amicizia e stima che abbiamo per Lazza, Guè e Gemitaiz. Siamo felici di averli coinvolti in questo progetto, hanno spaccato”.
Cosa dobbiamo aspettarci da questo joint tour?
“Siamo carichi, Hellraisers sarà l’occasione per ripercorrere i successi delle nostre rispettive carriere e presentare dal vivo per la prima volta i brani di Cvlt. Tutto il resto sarà una sorpresa, i fan dovranno scoprirlo sottopalco, ma sicuramente faremo il panico, vogliamo che chi viene a vederci si ricordi questi live per tutta la vita. Ogni tour, ogni singolo live porta con sé qualcosa di speciale e lo percepiamo sempre come una sfida. Sarà uno show molto vario e metteremo tutta l’energia sul palco. La contaminazione è sempre stimolante nel mondo live, c’è sempre una grande carica, più forte, soprattutto perché è sul palco che si sente davvero il contatto con chi ci ascolta e c’è quello scambio unico che è la cosa più figa del fare musica”.
Siete due leggende del rap italiano, come vivete la dimensione live? Ci sono somiglianze e differenze?
“Uno degli aspetti che maggiormente condividiamo è approcciarsi alla musica in una maniera totale, quindi questo coinvolge anche la dimensione live, per noi è essenziale spaccare dal vivo ancora di più che in studio”.
Come è nata l’idea di suonare insieme anche dal vivo?
“L’idea di fare delle date insieme è nata da un live che abbiamo fatto tanti anni fa, mischiando i nostri due show in uno, unendo le scalette. Anche in questo caso ci è venuto naturale dividere il palco, ci siamo divertiti ed è piaciuto molto anche al pubblico. Questa accoglienza ci ha fatto capire che poteva nascere una collaborazione più approfondita. Addirittura il nostro primo incontro in assoluto ad un live risale a più di dieci anni fa a Firenze, Salmo faceva da apertura e Noyz si è ascoltato il soundcheck e ha pensato ‘Finalmente un rapper diverso dagli altri e che si avvicinava al mio mondo’”.
Cosa consigliereste ai giovani artisti che si stanno approcciando alla musica?
“La gavetta ci ha permesso di sperimentare, crescere e capire cosa faceva al caso nostro come artisti. Ai giovani – qualsiasi sia il genere della loro musica – consigliamo di suonare tanto, di sudare, partire dal basso. I live sono una parte fondamentale, sul palco si impara tanto e si vede davvero chi vale”.
Scenografie e visual diventano sempre più una dimensione centrale nei live, cosa ne pensate?
“Più che parte centrale la scenografia è essenziale: aiuta a definire lo show, lo accompagna in tutto e per tutto e permette al pubblico di immergersi in quello che voglio sia l’immaginario del live. C’è dietro un lavoro immenso ed una cura precisa per ogni dettaglio, poi la musica è un’altra cosa, che viene amplificata dalla componente visiva”.
Che tipo di spettacolo e di allestimento dobbiamo aspettarci da queste date? Cvlt è stato annunciato da un corto diretto dal maestro dell’horror Dario Argento. Troveremo un assaggio dell’immaginario del corto anche nel live?
“La scelta di ispirarsi agli horror viene da una passione che abbiamo fin da piccoli, siamo cresciuti con il culto delle serate film horror tutti insieme a casa di qualcuno. Sicuramente vogliamo portare questa atmosfera anche nella dimensione del live, ma sarà una sorpresa che scoprirà solo chi viene a vederci”.
Il pezzo che non può mancare nella scaletta di Hellraisers?
“Sicuramente The Anthem, questo pezzo è un unicum nel mondo rap perché sono in pochi potrebbero farlo. Ognuno quando ha cantato le strofe dell’altro c’è stato tanto rispetto anche del flow originale della traccia, un atto d’amore della traccia del compagno”.
Foto dal sito ufficiale del Lucca Summer Festival