Al via la 20esima edizione di Lubec. Zangrillo: “Uno spazio unico in cui cultura e innovazione si incontrano”

9 ottobre 2024 | 13:39
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Taglio del nastro per la manifestazione che mette seotto la lente l’innovazione nell’ambito dei beni culturali. Si parla anche di intelligenza artificiale

Si apre la ventesima edizione di LuBec, la manifestazione che promuove lo sviluppo a base culturale, per la competitività, l’innovazione e la crescita del paese e dei suoi territori. LuBec è organizzato da Promo PA Fondazione e sostenuto dagli enti del territorio, dalla Regione Toscana e dal Ministero della Cultura e si tiene nelle sale del Real Collegio di Lucca da oggi (9 ottobre) a domani (10 ottobre).

“Una manifestazione che ha seguito l’evoluzione del pensiero intorno alla cultura – spiega la direttrice di LuBec, Francesca Velani -. Siamo partiti con un’edizione nel 2005, sul patrimonio culturale, quindi sui i beni culturali. Oggi parliamo di cultura e di agenda 2030. La stessa evoluzione che ha fatto il pensiero europeo, il pensiero internazionale, che vuole la cultura nel centro della sostenibilità, della sostenibilità ambientale, della sostenibilità economica e di quella sociale, che sono i tre assi degli incontri che si svilupperanno in questi due giorni”.

Il tema di LuBec 2024 è Venti di Cultura, che evoca il ruolo della cultura come motore di cambiamento e innovazione, come un vento che simbolicamente ci spinge verso il futuro.

“Sono i venti della cultura che ci spingono, che ci portano un dinamismo che proprio la cultura imprime in tutte le anime della società, della vita e dell’economia – prosegue la direttrice Velani -. Sono i venti che ci aiutano a essere creativi e poi sono i venti anni di LuBec. Oltre ai venti anni dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro, che vogliono lavorare nel mondo della cultura e che in questa manifestazione possono trovare un’opportunità per comprendere come cambia il mondo del lavoro culturale e interagisce con tutta la filiera dell’impresa, dell’industria, del made in Italy. Un tema molto attuale e che sarà sul tappeto dei dibattiti di LuBec”.

Ad aprire l’evento è stato il presidente di Promo Pa Fondazione, Gaetano Scognamiglio.

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“Questa edizione è stata pensata come uno spazio di confronto – dice il presidente -, un luogo d’incontro di idee e progetti, che possano esplorare nuove prospettive, grazie ai laboratori tematici. Laboratori che offrono un confronto su cui riflettere insieme sul modo di affrontare le sfide globali. Affronteremo il tema dell’intelligenza artificiale, che sta trasformando le nostre economie e il modo in cui fruiamo della cultura”.

All’inaugurazione ha partecipato anche l’Orchestra dell’istituto comprensivo Milani di Caivano composta da oltre 30 ragazzi.

“La scuola di Caivano è nostro ospite – aggiunge la direttrice di LuBec -, è un segno di ospitalità, è un segno di quanto è importante la musica nella crescita dei ragazzi e delle persone, di come la musica e la cultura cambiano i territori e cambiano la vita dei giovani”.

Dello stesso parere la direttrice del Conservatorio Boccherini, Maria Talarico, che ha introdotto i ragazzi prima dell’esecuzione dell’inno nazionale: “Sono veramente contenta di poter vedere questa bellissima rappresentanza della scuola di Caivano – dichiara dal palco -. Caivano è una realtà importante dal punto di vista anche della formazione, loro sono l’emblema di una bella realtà del territorio che attraverso la formazione, anche musicale, aiuta a crescere la persona nei suoi vari aspetti, sfaccettature, di solidarietà, condivisioni, cultura, tutto quello che deve dare alla scuola”.

A fare gli onori di casa è il sindaco di Lucca, Mario Pardini: “È un orgoglio che Lucca abbia un evento come LuBec e che sia alla 20esima edizione. Sono stati 20 anni importantissimi che hanno portato la nostra città a diventare il centro di un dibattito culturale altissimo e per tutto questo dobbiamo ringraziare LuBec. La cultura è un tema fondamentale per noi amministratori, dobbiamo essere i primi a partecipare, a imparare, ad ascoltare, perché investire in cultura è fondamentale e attraverso la cultura declinata con mostre, eventi, manifestazioni, incontri, eccetera è il vero motore del nostro paese, il vero motore delle città d’arte come Lucca. Dobbiamo quindi imparare a preservare e conservare il patrimonio artistico, ma anche a valorizzarlo, la valorizzazione si fa attraverso tantissime forme e il LuBec è un luogo di dibattito sano, sereno e molto profondo su questo tema”.

Dopo i saluti video del nuovo presidente della Provincia di Lucca, Marcello Pierucci, del prefetto, Giuseppa Scaduto, del presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini e del presidente della Camera di Commercio, Walter Tamburini, è arrivato anche il messaggio del ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo.

“LuBec ha ormai consolidato il ruolo di grande rilevanza nel panorama culturale italiano – dichiara -. Quest’anno giunge alla 20esima edizione e voglio ringraziare tutta l’organizzazione per questo grande risultato. Un traguardo che segna anche tutta la nostra esperienza, esperienza che sempre è più necessaria per rispondere alle difficili sfide in cui siamo immersi. Io avrei voluto essere con voi a Lucca, ma impegni concomitanti non l’hanno consentito, quindi vi porto un mio saluto in questo spazio unico, dove cultura e innovazione si incontrano, favorendo le nostre idee e i progetti che speriamo possano incidere positivamente sulle nostre comunità”.

“Vorrei salutare e ringraziare l’Orchestra dell’istituto comprensivo Milani di Caivano, che sulle note dell’Inno d’Italia ha ufficialmente aperto il lavoro di questa giornata – aggiunge il ministro -. Ho potuto apprezzare la bravura di questi ragazzi quando ci siamo incontrati a Caivano, nella vostra città. L’impegno, la dedizione profusa dei nostri giovani sono da esempio per tutti noi, in primis per le istituzioni, e ci devono spingere a lavorare ancora di più per garantire adeguate condizioni che siano volte ad esprimere le vostre capacità per scommettere sul futuro, per contribuire alla crescita dei territori. Ecco, è fondamentale per noi adulti vedere la realtà anche attraverso i vostri occhi, gli occhi dei giovani, perché è anche attraverso l’ascolto del punto di vista dei giovani che noi possiamo migliorare, possiamo costruire città amiche in cui voi possiate esprimere le vostre capacità e i vostri talenti”.

I ragazzi dell’istituto comprensivo Milani di Caivano hanno eseguito l’Inno alla gioia composto da Ludwig van Beethoven e dal 19722 diventato l’inno dell’Europa unita. nel frattempo sono iniziati i tavoli in programma il 9 ottobre, alle 10 è partito il dibattito: Organizzazioni creative e transizione green: Comunicare il valore del cambiamento. Alle 15 inizieranno gli incontri Per una intelligenza artificiale europea: ruolo e sfide per la cultura e Turismo sostenibile vs overturism: le proposte dalla cultura.

Alla Famiglia Gori di Villa di Celle è stato conferito il riconoscimento LuBeC 2024, che ogni anno viene assegnato a personalità che si sono distinte nella valorizzazione della cultura. Secondo il presidente di Promo PA Fondazione, Gaetano Scognamiglio, la Famiglia Gori è stata scelta “per aver raccolto il testimone di Giuliano, curando con passione l’eccezionale collezione di capolavori dell’arte contemporanea e creando la Fondazione Gori di Villa Celle per favorirne la fruizione e farne un polo di attività culturali”.

La Villa di Celle (Santomato, Pistoia) è una collezione di Arte Ambientale che accoglie progetti artistici nei quali lo spazio cessa il suo rituale ruolo di semplice contenitore per divenire parte integrante dell’opera. Il progetto comprende una vastissima quantità di opere d’arte distribuite prevalentemente nel parco circostante la Villa. Alla base del progetto c’è il massimo rispetto della natura, di cui è vietato cambiare la conformazione ai fini della creazione dell’opera. Fedele a questi principi, la Collezione Gori ospita ad oggi più di 80 opere ambientali realizzate da artisti provenienti da ogni parte del mondo, disseminate negli spazi esterni ed interni della tenuta.