A Lucca un convegno per discutere di passato e futuro del fenomeno delle migrazioni




Appuntamento a Palazzo Ducale domani e venerdì (24 e 25 ottobre): il programma
A Lucca si discute del passato e del futuro del fenomeno delle migrazioni. L’eredità delle migrazioni italiane. Conservare la memoria della storia e del presente è la due giorni di convegno storico-scientifico che si tiene a Palazzo Ducale domani e venerdì (24 e 25 ottobre), organizzata dalla Fondazione Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana insieme al Centro Altreitalie di Torino, istituzioni di riferimento sull’emigrazione, a livello italiano.
Tra i relatori, alcuni dei più importanti nomi del settore, coloro che hanno intrapreso da anni importanti studi sull’emigrazione italiana. All’indagine di tipo storico si unisce quella sugli scenari prossimi della mobilità italiana per quanto riguarda i fenomeni che riguardano i giovani: il secondo giorno, infatti, è dedicato proprio alla situazione italiana contemporanea, con una tavola rotonda che coinvolgerà i direttori di alcuni dei principali siti istituzionali dedicati alla conservazione, costruzione e diffusione della memoria migratoria italiana: riviste, musei, centri di ricerca e archivi storici. Il Terzo Millennio è iniziato con profondi mutamenti nei trend migratori italiani e non solo: lungi dall’esaurimento, hanno ripreso la via dell’espatrio numeri sempre più grandi di cittadini vecchi e nuovi della Penisola mentre nel mondo masse di popolazioni spinte da fattori economici, mutamenti climatici o dal moltiplicarsi dei conflitti hanno intensificato le mobilità.
“Anche se spesso marginalizzata nel dibattito pubblico, la ricerca sui fenomeni migratori non è rimasta insensibile ai repentini cambiamenti degli ultimi anni. Ha continuato a riflettere sia sulle migrazioni del passato sia su quelle attuali – afferma Maddalena Tirabassi, direttrice del Centro Altreitalie di Torino -. In un’epoca di mobilità crescente, documentare, studiare e preservare le esperienze migratorie è un compito cruciale per comprendere le dinamiche che hanno plasmato la nostra storia. Oggi, grazie alla tecnologia, abbiamo anche l’opportunità di conservare le testimonianze contemporanee per la futura ricerca sulle migrazioni italiane”.
“Lucca accoglie un convegno in cui alcuni dei più noti studiosi dell’emigrazione si interrogano sulle vicende di oltre 27 milioni di Italiani che in 100 anni di storia nazionale hanno deciso di trovare all’estero migliori condizioni di vita e sugli esisti di questo fenomeno nell’attualità – spiega Ave Marchi, presidente Fondazione Paolo Cresci -. Una storia, quella attuale, dai risvolti drammatici: siamo tornati ad essere terra di emigrazione: tantissimi, giovani, spesso con livello di istruzione superiore, lasciano il nostro Paese attratti dalle opportunità di lavoro e dalla meritocrazia che, a differenza dell’Italia, trovano all’estero. Una sconfitta per il nostro paese, una sfida che le istituzioni devono raccogliere”.
Si inizia domani (24 ottobre) alle 15 con i saluti istituzionali di Marcello Pierucci, presidente della Provincia di Lucca, Mario Pardini, sindaco del Comune di Lucca, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Ave Marchi, Presidente Fondazione Paolo Cresci. Poi, gli interventi di Maddalena Tirabassi del Centro Studi Altreitalie di Torino, Patrizia Audenino della Università di Milano su “Dalle montagne alla città: un nuovo approccio per gli studi migratori”, Emilio Franzinadell’Università di Verona su “Tra la cattedra e il palco: mezzo secolo di conferenze spettacolo sulle migrazioni dall’Italia e in Italia”, Paola Corti dell’Università di Torino (in collegamento video) su “Le scrittrici di origine italiana in Europa: un primo bilancio”, Donna Gabaccia dell’Università di Toronto (in collegamento video) su “Thinking About Diasporas after 25 years/Ripensare alle diaspore italiane venticinque anni dopo”, Umberto Sereni dell’Università di Udine su “Pascoli e l’emigrazione”; Michele Campanini, Nicoletta Franchi, Marinella Mazzanti della Fondazione Paolo Cresci chiudono il pomeriggio.
Venerdì (25 ottobre) alle 9,30, con la moderazione di Marco Cini dell’Università di Pisa, gli interventi di Alvise Del Pra’ del Centro Studi Altreitalie di Torino su“Storia e memoria delle nuove mobilità italiane”, Gabriele Tomei dell’Università di Pisa su “Le migrazioni qualificate”, Adriana Dadà dell’Università di Firenze su“E’ stata dura ma ce l’ho fatta”. Donne, migrazioni, lavoro”, Laura Schettini dell’Università di Padova su “Prostitute straniere e clandestine: donne nelle migrazioni globali tra Otto e Novecento”, Anna Caprarelli, dottoressa di ricerca, su “Le graphic novel e il cinema di animazione”.
Dopo la pausa, tavola rotonda su ricerca locale, riviste, musei, centri, archivi. Partecipano Maddalena Tirabassi del Centro Altreitalie sulle Migrazioni Italiane di Torino, Emilio Franzina del Centro Internazionale Studi sull’Emigrazione Italiana di Genova, Matteo Sanfilippo del Centro Studi Emigrazione di Roma, Pietro Luigi Biagioni della Fondazione Paolo Cresci di Lucca, Piergiorgio Campodonico del Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana di Genova, Catia Monacelli del Museo Regionale dell’emigrazione Pietro Conti di Gualdo Tadino. Le conclusioni sono affidate a Maddalena Tirabassi e Pietro Luigi Biagioni.
Il convegno si potrà seguire interamente in streaming all’indirizzo https://youtube.com/@fondazionepaolocresci-emig1288?si=AzU_4a98RZPekBqn. I risultati verranno pubblicati, in coedizione con la Fondazione Paolo Cresci, sulla rivista Altreitalie che nel 2025 giungerà al suo settantesimo numero dopo 36 anni di attività.