Cappella Santa Cecilia, pranzo sociale per la chiusura dell’annata dopo il servizio liturgico in San Martino

Anche questo è stato un anno molto ricco di studio ed eccellenti esecuzioni fra i quali il Mottettone della Santa Croce
Domenica (24 novembre) la Cappella Santa Cecilia festeggerà la chiusura dell’annata in due modi: il primo, con il consueto servizio liturgico nella cattedrale di San Martino alle 10,30.
I brani eseguiti saranno di particolare raffinatezza: di Marco Bargagna, l’Introito per la Festa di Cristo Re; il Kirye dalla Missa de Angelis, il Gloria dalla Missa Sanctae Crucis; l’Alleluia di Michael Haydn; l’Offertorio Padre dell’umanità di Luca Bacci, un Santo di Maggini; Pace a voi di William Henry Monk e Cantate Domino di Valentino Miserachs. Il festeggiamento della Cappella Santa Cecilia proseguirà con il pranzo sociale al ristorante La Casina delle Rose a Verciano.
Santa Cecilia è la patrona dei musicisti. Poche sono le notizie riguardo la figura di colei che dà il nome al coro della cattedrale di Lucca. Sappiamo che, romana d’origine e di nobile famiglia, Cecilia fu educata ai principi della religione cristiana. Costretta a maritarsi con Valeriano, seppe convertirlo al cristianesimo insieme al cognato Tiburzio e ad un ufficiale di nome Massimo; tutti morirono poi martiri in un anno imprecisato tra il 177 ed il 180 dopo Cristo. Sembra essere diventata la patrona dei musicisti in pieno Cinquecento poiché, cantava le lodi al Signore accompagnandosi con gli strumenti.
Anche questo è stato un anno molto ricco di studio ed eccellenti esecuzioni, che, fra le altre, ha visto anche il maestro Niccolò Bartolini, aiuto del direttore titolare della Cappella Santa Cecilia maestro Luca Bacci, cimentarsi con successo nella composizione del Mottettone per la Santa Croce.
La gestione di una corale gloriosa come la Santa Cecilia non è cosa semplice, e gli anni molto complicati ormai alle spalle hanno comunque lasciato problematiche che il presidente professor Renzo Cresti, sempre ben supportato dal suo vice Cesare Rocchi, affronta con il giusto piglio. Il clima generale è più disteso, il che ha portato all’ingresso di alcuni nuovi cantori. Questo aspetto è particolarmente attenzionato: la Cappella Santa Cecilia confida nell’ulteriore allargamento della compagine corale. Ed il maestro Bacci è a disposizione per audizioni di soprani, contralti, tenori e bassi. Non c’è bisogno di voci particolarmente potenti o melodrammatiche. E’ richiesta una buona intonazione, una disposizione aggraziata ed un po’ di tempo e di pazienza per imparare. Sono previste concerti fuori zona e forse anche all’estero, in modo da abbinare il dilettevole al dilettevole. Il maestro Bacci intende proporre ancora nuovi brani anche per la liturgia soprattutto e continuare ad intrattenere ottimi rapporti con la Sagra Musicale Lucchese.