Digitalizzato il carteggio di Elisa Baciocchi Bonaparte acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca

17 dicembre 2024 | 14:07
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Sarà disponibile sul sito della Fondation Napoléon: siglato il protocollo fra gli enti per rendere accessibile il patrimonio

È stato firmato questa mattina (17 dicembre) il protocollo di intesa tra Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e Fondation Napoléon per pubblicare e rendere così disponibile a tutti, sul sito del maggiore ente napoleonico al mondo, il patrimonio di lettere scritte dalla principessa di Lucca, sorella di Napoleone, nei suoi anni di governo cittadino. Il carteggio, acquistato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca nel 2021 dalla casa d’aste Osenat, è stato oggetto della mostra Le lettere di Elisa: così governava la Principessa di Lucca, dell’aprile 2023, a cura di Roberta Martinelli nella sala dell’affresco al piano terra del complesso di San Micheletto. A firmare il protocollo il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, e il presidente della Fondation Napoléon, Victor-André Masséna, Prince d’Essling.

La collezione, composta da 233 missive, copre un arco cronologico dall’agosto 1807 al febbraio 1813. Le lettere sono state trascritte personalmente da Bernard Chevallier, direttore onorario dei Musées Nationaux de Malmaison et Bois-Préau recentemente scomparso, e catalogate da Monica Guarraccino, andranno ad arricchire la biblioteca Napoleonica Les Archives. La corrispondenza offre uno spaccato della vita politica e sociale dei primi anni dell’Ottocento; la ricchezza degli argomenti trattati è tale da stimolare un approccio storico-critico capace di illustrare le varie dinamiche e problematiche di un’epoca cruciale nella formazione della società moderna.

Alla presentazione alla stampa sono intervenuti il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, Victor-André Masséna, Peter Hicks, responsabile degli affari internazionali della Fondation Napoléon e Roberta Martinelli, presidente dell’associazione Napoleone ed Elisa: da Parigi alla Toscana. Presenti in sala anche Simonetta Giuriani Pardini, Michéle Merger e i Gen.C.A. (ris.) Silvio Ghiselli, della stessa associazione.

“La Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca – ha dichiarato il presidente Marcello Bertocchini – ha acquistato questi documenti per contribuire alla loro valorizzazione nel contesto degli studi sui napoleonici in Italia e a Lucca in particolare. Accogliamo, dunque, questa opportunità di collaborazione con la più importante istituzione in materia come una tappa importante e fondamentale di questo percorso che da anni ci vede sostenere iniziative legate alla figura di Elisa“.

“La Fondation Napoléon incoraggia e sostiene la ricerca relativa ai periodi storici del Primo e nel Secondo Impero in Francia. Questo protocollo di intesa è un’altra prova del partenariato solido e fruttuoso, che esiste già da vent’anni, con Lucca per i suoi aspetti napoleonici e che corrisponde perfettamente agli obiettivi di entrambi gli enti coinvolti” sono le parole di Victor-André Masséna, discendente in linea diretta dal generale André Masséna, luogotenente di Napoleone, che è stato per molti anni in missione come diplomatico francese all’estero, è vicepresidente del Museo de l’Armée, titolare della croix de la valeur militare, ufficiale della Légion d’honneur e ufficiale dell’Ordre national du mérite.

La digitalizzazione delle carte d’Elisa è un passo decisivo per la ricerca su Elisa in Toscana. Naturalmente, i documenti troveranno il loro posto in seno alla collezione digitale di Napoleonica les Archives. Siamo lietissimi di collaborare con la Fondazione Cassa Risparmio di Lucca e l’associazione Napoleone ed Elisa”- ha detto Peter Hicks, responsabile delle relazioni internazionali della Fondazione parigina, storico, docente di storia e di inglese, musicista e direttore, redattore della rivista Napolenica in lingua inglese e responsabile dell’organizzazione di conferenze musicali per l’ente; è ospite storico delle serate napoleoniche estive dell’associazione Napoleone ed Elisa“.

“Il materiale relativo al principato lucchese, e ad Elisa Bonaparte Baciocchi in particolare, rintracciabile sul mercato è pochissimo, e questo avvalora ancora di più l’acquisizione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, delle lettere come del ritratto di Elisa Bonaparte, come la stipula di questo protocollo di intesa che rende disponibile al pubblico il carteggio – è il commento di Roberta Martinelli, che da anni studia il periodo napoleonico a Lucca – oltre a evidenziare quanto sul personaggio storico di Elisa ci sia ancora da indagare e studiare”.

Le missive di Elisa sono composte da uno sino a un fascicolo di fogli, alcune riguardanti direttamente Lucca, soprattutto piazza Grande, il monumento a Napoleone, il ministro Froussard e la sua casa nei pressi della nuova porta aperta nelle mura, il commercio e l’agricoltura lucchesi, oltre a una relazione sul Senato Lucchese. Tra i corrispondenti, una particolare attenzione viene accesa su Regnault, eminenza grigia di Napoleone, personaggio di primo piano la cui moglie tiene uno dei salotti più importanti (e scandalosi, a dire di Napoleone) di Parigi; è lui il filtro tra Napoleone e la famiglia imperiale. La sua funzione consiste nell’occuparsi degli affari privati dei suoi membri e di riferirne all’imperatore in tempo reale. Nel carteggio oggetto della mostra, oltre la metà è costituita da missive tra Elisa Bonaparte e il ministro su aspetti del governo del principato e dell’etichetta imperiale. Alcune lettere sono state spedite a Lucca, per conto dell’imperatore, oltre che da Parigi, anche dalle residenze imperiali di Rambouillet, Fontainebleau, Compiègne, mentre Elisa scrive da Palazzo Ducale, dalla Villa Imperiale (oggi Reale) di Marlia, Firenze, Livorno, Pisa, Siena e Bagni di Lucca.

Tutte le lettere, alcune composte da più fogli, sono state trascritte personalmente da Bernard Chevallier, direttore onorario dei Musées Nationaux de Malmaison et Bois-Préau, massimo esperto di storia napoleonica a livello internazionale. Di Chevallier sono anche due saggi nel catalogo dell’esposizione, oltre a contributi di Paolo Bertoncini Sabatini, Roberto Valeriani, Elisa Tittoni, Francesca Sandrini, Massimiliano Bini, Monica Guarraccino.

La Fondation Napoléon è un istituto che si occupa di ricerca e diffusione della conoscenza storica, di preservazione del patrimonio e di servizi al pubblico. I suoi campi di intervento coprono le due epoche Impero francesi e, più in generale il XIX secolo, che fu ampiamente dominato dai Bonaparte. La Fondazione opera per mettere a disposizione di tutti le conoscenze attraverso i propri mezzi di diffusione e con il supporto di reti di esperti, partner istituzionali e privati di rilievo e da comunità entusiaste che ne condividono i valori. Conoscere, discutere, trasmettere e scambiare, ricercare il senso della storia, insieme, questa è la ragione d’essere della Fondazione, che è stata riconosciuta di pubblica utilità con decreto del 12 novembre 1987.