Fumetti 2024, la classifica secondo Romano Pesavento: in vetta c’è lo speciale Tex numero 8

Precede Zerocalcare, Superman e e Ultimate Spider Man. La recensione dell’avventura Bonelli con Jessie James
Il 2024 sta per terminare ed è tempo di bilanci; il settore fumettistico ha prodotto diverse opere interessanti e originali.
“A nostro avviso – dice Romano Pesavento, responsabile di Fumettinews – quattro sono le pubblicazioni migliori del genere: Speciale Tex Willer #8 – Stella d’argentodi Giorgio Giusfredi e Pasquale Del Vecchio (Sergio Bonelli Editore); Quando muori resta a me di Zerocalcare (Bao Publishing); Superman: Lost di Christopher Priest, Carlo Pagulayan, Will Conrad, Lee Weeks (Panini Comics); Ultimate Spider-Man di Jonathan Hickman e Marco Checchetto (Panini Comics)”.
“L’albo di Giorgio Giusfredi e Pasquale del Vecchio – spiega Pesavento – si segnala per la perfetta sintonia tra immagini, trama e dialoghi. Non si riesce a immaginare una storia così potente e cavalleresca, come quelle che Giusfredi racconta spesso nel suo west avventuroso, selvatico ma “puro” e tagliente come un brillante, senza i tratti eleganti, precisi e incisivi di Del Vecchio. Una storia davvero emozionante, ben scritta e altrettanto ben realizzata, ci riporta ai fasti degli albi bonelliani più riusciti, al punto di meritare il primo posto nella nostra classifica. Al secondo posto le considerazioni esistenziali e soprattutto autobiografiche di Zerocalcare, che, con la sua narrazione introspettiva venata da malinconia e senso storico, descrive impietosamente il suo mondo che è poi quello di molti di noi.
Al terzo, Superman: Lostdi Christopher Priest, Carlo Pagulayan, Will Conrad, Lee Weeks (Panini Comics). Un volume veramente fuori del comune per un personaggio che più di altri rappresenta l’eroe “granitico”. Un’avventura più cosmica che mai con un Superman in balia di forze esterne ignote e debolezze interiori da contrastare. La grafica è veramente potente con paesaggi interstellari da siderale vertigine. Quarto posto: la serie Ultimate Spider-Man di Jonathan Hickman e Marco Checchetto (Panini Comics) Un iomo ragno “attempato” e family man sorprende i lettori; zio Ben non è morto nella versione di Checchetto, ma i tarli esistenziali del nostro eroe non mancano, a dispetto dell’età più matura. Un altro Spidey da metaverso, però comunque affascinante e soprattutto godibile per i disegni curati anche nel rispetto di alcuni personaggi degli anni Sessanta”.
Lo speciale Tex Willer n.9 – Jesse James – La recenzione di Romano Pesavento
In edicola dal 5 dicembre lo Speciale semestrale Tex Willer n.9 – Jesse James, edito dalla Sergio Bonelli Editore, con sceneggiatura di Mauro Boselli, disegni di Bruno Brindisi e copertina Maurizio Dotti.
La leggenda incontra la leggenda. In sintesi la storia dell’albo potrebbe suonare così. Jesse James è una delle figure più affascinanti e ambigue del west americano.
A partire da un’estrazione quasi piccolo borghese, che tradisce per imboccare la strada dei fuorilegge, la sua personalità complessa oscilla come un pendolo tra bene e male. Tex, in un certo senso, è l’alter ego dei personaggi così “galantuomini” e pericolosi nel contempo, in quanto, da un passato turbolento, si riscatta per perseguire ideali di giustizia e legalità. Scegliere il bene o il male a volte può essere determinato da un lancio di dadi o da una carta vincente a poker. Il giovane Tex ha capito da che parte stare. A suo modo anche Jesse è convinto. Si ritroveranno? Tra agguati, sparatorie e dialoghi serrati si snoda un’avventura emozionante, che racconta la vita spietata di frontiera; lì il destino beffardo aleggia come una canzone da saloon.
Mauro Boselli, come sempre, ha curato i suoi personaggi documentandosi meticolosamente; la personalità, il carattere e i tratti somatici degli “eroi” negativi della banda James sono stati resi con realismo e in modo efficace; colpi di scena e ritmo nella narrazione sono veramente intensi e regalano suspence e tensione ai lettori.
Particolarmente riuscite le sequenze degli assalti dei rapinatori nei vari colpi e il confronto tra i due giganti Tex e James.
I disegni sono veramente dettagliati: con tratti leggeri e ben definiti vengono caratterizzati i volti che, spesso, risultano, in mano meno esperte di Brindisi, omologati. Belle le prospettive dall’alto e le scene di azione che appaiono oltremodo dinamiche.
Maurizio Dotti realizza una copertina ben congegnata, con sovrapposizione di piani, colori brillanti e movimento, promessa sicura di emozioni mozzafiato da ritrovare nell’albo.

