In un libro di Alessandro Bianchi l’artiglieria della prima età moderna a Lucca

Dalla scelta dei materiali fino ai diversi tipi di artiglieria, le loro classificazioni, le regole e le proporzioni per realizzare i pezzi in uso a Lucca e in Italia. Sono questi alcuni dei temi trattati nel nuovo libro dell’Historica Lucense L’artiglieria della prima età modernascritto da Alessandro Bianchi ed edito da Tralerighe Libri.

Il volume, che è anche il quarto quaderno della collana voluta e curata dall’Historica Lucense, sarà presentato sabato (11 gennaio) alle 16 alla Casermetta del baluardo San Martino, lungo le mura urbane di Lucca. Saranno presenti all’incontro, oltre all’autore, anche Ugo Barlozzetti, storico e critico tra i fondatori dell’associazione Amici Museo Stibbert, e l’editore Andrea Giannasi.

“Prosegue il lavoro della nostra associazione nella ricerca di fonti storiche per definire meglio ciò che era Lucca tra il XVI e il XVII secolo – afferma Mario Parensi – in particolare il lavoro che veniva svolto quotidianamente per garantire la libertà della Repubblica”.

“Nelle pagine del libro – spiega l’autore Alessandro Bianchi – si è ricostruito il lavoro del fonditore di artiglieria, una figura più vicina all’artista che al manovale. Un mestiere presente anche a Lucca grazie alle nuove mura edificate a difesa della città”. L’antica fonderia delle artiglierie di Lucca si trovava infatti all’ex caserma Lorenzini e solo da alcuni anni è tornata alla luce in attesa di una sua riqualificazione.

Questo nuovo libro si collega direttamente ai passati volumi dell’Historica Lucense, in particolare a Una città in difesa – Lucca: la fornace delle artiglierie scritto da Bruno Giannoni e Gianni Ridella dedicato proprio al ritrovamento della fornace attiva a Lucca circa 500 anni fa presso l’ex caserma Lorenzini. Gli altri due quaderni dell’associazione sono dedicati alla figura del bombardiere e all’Occhio di Lucca, tutti editi da Tralerighe Libri.