Un filosofo e un informatico a dialogo sull’intelligenza artificiale in San Micheletto
Un evento organizzato dal Lions Club Lucca Host con Adriano Fabris e Vincenzo Ambriola
Domenica (26 gennaio) negli spazi del complesso di San Micheletto di Lucca si terrà un evento gratuito e aperto al pubblico dal titolo L’intelligenza artificiale: prospettive etiche e informatiche promosso e organizzato dal Lions Club Lucca Host. L’incontro vedrà come relatori il professor Adriano Fabris, filosofo e professore di etica all’Università di Pisa e il professor Vincenzo Ambriola, professore emerito di informatica dell’Università di Pisa.
L’intelligenza artificiale, in quanto tema di studio nazionale Lions 2024-2025, rappresenta una questione di estrema delicatezza e attualità, che pone la società odierna di fronte a una nuova frontiera fondamentale da esplorare. “È indubbio che la nostra associazione – dice il Lions Club Lucca Host – ha sempre posto al centro della sua missione il miglioramento della società e il sostegno a chi ha bisogno, ed è altrettanto innegabile che, in un mondo in rapida evoluzione tecnologica, anche i Lions debbano adattarsi alle nuove opportunità che l’intelligenza artificiale offre”.
“Il tempo in cui viviamo – argomentano i Lions – è un tempo nuovo, bello, stimolante. Lo è in virtù delle trasformazioni radicali che stanno avvenendo a grande velocità e che ci coinvolgono quotidianamente. Sono trasformazioni prodotte dalle tecnologie che incidono profondamente sui modi in cui stiamo al mondo e su tutte le forme in cui ci esprimiamo in quanto esseri umani. I recenti sviluppi dell’intelligenza artificiale si sono inseriti ulteriormente in questo processo. È molto importante svolgere quindi un’opera di informazione ed educazione nella comunità sui benefici e sui rischi associati all’intelligenza artificiale, anche al fine di promuoverne l’accettabilità sociale e il suo uso etico. La possibilità che prodotti artificiali possano assolvere a determinati compiti, conseguendo risultati che sono indistinguibili da quelli a cui giungeremmo noi e che a seguito di ciò essi possano venir definiti ‘intelligenti’, è qualcosa che non solo cambia l’idea che comunemente abbiamo di intelligenza, ma anche il modo in cui percepiamo noi stessi”.
“Ciò che sta avvenendo è, infatti, una ridefinizione dell’essere umano – dicono ancora i Lions – a partire dalle nuove relazioni in cui ci troviamo coinvolti, e anzitutto a partire dalle relazioni con le macchine e con le loro forme di agire. Le macchine ci fanno sentire spesso in una condizione d’inferiorità e si propongono ben presto come modelli per i nostri comportamenti, grazie a prestazioni estremamente più efficienti rispetto a quelle che noi possiamo mettere in opera. Per questo motivo dalla prospettiva dell’affiancamento, del sostegno da parte di esse, si passa ben presto al punto di vista della sostituzione. Siamo noi, in qualche modo, che lo chiediamo. Siamo noi che ne abbiamo bisogno. Diventa allora necessario rideterminare il nostro rapporto con le entità artificiali”.
“È opportuna quindi una collaborazione interdisciplinare soprattutto fra chi i programmi li scrive – e nello scriverli si pone certe domande e si dà alcune risposte – e chi si ricollega a una tradizione che da secoli si occupa di riflettere sulle tecniche, sulle tecnologie e sul loro impatto nella vita degli esseri umani. Nel caso di questa conferenza si tratta di un informatico e di un filosofo: o, più precisamente, di uno studioso di etica. Sono due persone con preparazione e interessi specifici, con competenze, gusti e predilezioni particolari, che sono state disposte a confrontarsi e a cooperare su alcuni aspetti particolarmente importanti dell’attuale rivoluzione digitale. In questo loro dialogo – conclude il Lions Club Lucca Host- si confronteranno con i partecipanti e offriranno chiarimenti e risposte a questioni che sono sempre più all’ordine del giorno.”.