‘Fantozzi. Una tragedia’: terzo titolo per la stagione di prosa del Teatro del Giglio

3 febbraio 2025 | 13:46
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‘Fantozzi. Una tragedia’: terzo titolo per la stagione di prosa del Teatro del Giglio

Lo spettacolo porta in scena avventure e disavventure dell’impiegato più famoso della storia del cinema. Sul palco Gianni Fantoni per la regia di Davide Livermore

Terzo titolo del cartellone di prosa del teatro del Giglio Giacomo Puccini.

Va in scena Fantozzi. Una tragedia, l’attesissimo spettacolo che porta in scena avventure e disavventure dell’impiegato più famoso della storia del cinema. Tre le recite in programma: venerdì 7 e sabato 8 febbraio alle 21, e domenica 9 febbraio alle 16. Lo spettacolo, una produzione del Teatro Stagione di Genova, è firmato per la regia da uno dei più acclamati registi italiani, Davide Livermore, e vede protagonista Gianni Fantoni, l’attore che ha letteralmente ereditato la maschera scenica di Paolo Villaggio portando a compimento un sogno che coltivava da anni, quello di portare finalmente a teatro il ragionier Ugo Fantozzi, attingendo direttamente dai testi di Villaggio che hanno preceduto i film per creare una drammaturgia originale firmata dallo stesso Fantoni insieme a Livermore, Andrea Porcheddu e Carlo Sciaccaluga.

Fantozzi, la moglie Pina, la figlia Mariangela, i colleghi Filini, Calboni, la signorina Silvani, l’Onorevole Cavaliere Conte Catellani – interpretati da Gianni Fantoni, Paolo Cresta, Cristiano Dessì, Lorenzo Fontana, Rossana Gay, Marcello Gravina, Simonetta Guarino, Ludovica Iannetti, Valentina Virando – sono tessere di un mosaico, sono maschere di una rinnovata commedia dell’arte, con cui Paolo Villaggio ha dato voce a una categoria umana oscillante tra opportunismo e cattiveria, tra piaggeria e violenza, tra disincanto e feroce arrivismo. A partire dagli anni Settanta del Novecento, questi personaggi hanno segnato l’immaginario collettivo, hanno creato un linguaggio prima inesistente talmente forte ed originale da determinare il parlare comune. Villaggio registra, come un sismografo sensibilissimo, l’esplosione di un mondo segnato dai padroni – quei megadirettori galattici e naturali tanto simili a divinità – e dai “servi”, ovvero la “mostruosa” genia impiegatizia, approfittatrice, servile: un coro in perenne lotta per la sussistenza.

“Nel corso di circa quarant’anni – scrive Gianni Fantoni nelle sue note allo spettacolo -, nei confronti del Ragionier Ugo Fantozzi sono passato da pubblico generico a fan, poi imitatore e infine “erede”, designato da Paolo Villaggio stesso. […] Villaggio scrittore è stato di gran lunga più solido e longevo del Villaggio comico e, se avete presente la carriera che ha messo insieme in circa 50 anni di attività tra cinema e tv, potete fare la stima del valore di ciò che ha pubblicato, soprattutto nei primi tre libri di Fantozzi. Gli scritti di Paolo Villaggio sono un vero e proprio unicum: a distanza di 50 anni riescono ancora a far sbellicare, nonostante descrivano un modello di società ormai lontano. Il perché è presto detto: sono diventati un classico e da quell’Olimpo non scenderanno più. […] Noi, per questo spettacolo, abbiamo semplicemente attinto alla sorgente […], da quei portentosi racconti originari”.

Paolo Villaggio è stato un acuto osservatore del nostro tempo, un testimone unico, sagace che ha raccontato come pochi altri decenni di storia e vita italiana attraverso quei personaggi che – da grande attore comico – ha saputo creare. La sua narrazione è stata una critica sociale aguzza, una ricostruzione di un mondo osservato per paradossi, nelle sue contraddizioni prima della sua definitiva dissoluzione. Nella visione registica di Davide Livermore torna quindi, emblematicamente, l’eco di tragedie classiche, di destini segnati e ineluttabili, di peripezie che portano all’unica soluzione possibile: la disfatta. “L’italiano di Villaggio – scrive Livermore – è il nostro italiano: ancora oggi è quanto di meglio possa rappresentare non solo la mia generazione ma tutti gli italiani. Rappresenta l’umana fragilità, le disavventure di ciascuno di noi. Insomma, parole che raccontano la nostra vita. E la vita delle nuove generazioni. È sbalorditivo: una volta acquisita la consapevolezza di quanto Fantozzi sia conosciuto e amato dalla gioventù, giocoforza ho avvertito il desiderio profondo di una “eternità teatrale” per il ragionier Ugo Fantozzi. Per questo straordinario personaggio inventato da uno degli uomini, delle anime più importanti dello scorso secolo: Paolo Villaggio”.

Incontro con il pubblico La Compagnia incontra il pubblico sabato 8 febbraio alle 18 all’auditorium della Fondazione Banca del Monte di Lucca (ingresso libero e gratuito, fino ad esaurimento posti). Il progetto di incontri con il pubblico è frutto della collaborazione tra Teatro del Giglio, Fondazione Banca del Monte di Lucca, Fondazione Lucca Sviluppo e Fondazione Toscana Spettacolo onlus.

La stagione di prosa è realizzata dal Teatro del Giglio Giacomo Puccini con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus (quest’ultima riconosciuta dal Ministero della cultura come primo circuito multidisciplinare in Italia anche per il 2023).

I biglietti per lo spettacolo sono in vendita alla Biglietteria del Teatro e online su www.ticketone.it e www.teatrodelgigliogiacomopuccini.it.

Fantozzi, Teatro del Giglio