Wanda Marasco a Villa Rossi con ‘Di spalle a questo mondo’

13 febbraio 2025 | 09:41
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Wanda Marasco a Villa Rossi con ‘Di spalle a questo mondo’

Martedì (18 febbraio) la presentazione del romanzo per la 37esima edizione del Premio dei Lettori Lucca-Roma

Di spalle a questo mondo: prosegue martedì (18 febbraio) la 37esima edizione del Premio dei Lettori Lucca-Roma conferito dalla Società Lucchese dei Lettori.

Alle 18 a Villa Rossi (via di Villa Altieri 1672) si presenta il libro di Wanda MarascoDi spalle a questo mondo, Neri Pozza editore, con il sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca.

A guidare l’incontro Daniela Marcheschi, membro dell’associazione, critica letteraria, studiosa di letteratura e antropologia delle arti, in forza alla Universidade Aberta-Ceg di Lisbona e membro della Commissione di controllo scientifico del Clepul, facoltà di lettere dell’università di Lisbona, docente in corsi e conferenze nelle università di diversi paesi stranieri: Svezia, Polonia, Germania, Francia, Brasile, Cile, Usa, Belgio, Inghilterra, Svizzera, Norvegia, Romania, Spagna e Turchia.

Il romanzo

Se è vero che ogni esistenza viene al mondo per incarnare un dramma, quello di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Pavlova Vavilova è tra i più dolenti e irriducibili: è il dramma dell’imperfezione. Il pendolo è muto. Ferdinando e io studiamo le grandezze del tempo sprofondate in un orologio fermo. C’è una gioia selvatica in questa stanza. Facciamo gli amanti in ginocchio, uno di fronte all’altra, con l’impulso a prenderci. Ma ci siamo intimiditi nella morte. Io gli dico che sento intorno a me una luce cieca. È uguale a quella delle primavere russe. Fin da bambino Ferdinando ha odiato la morte al punto da fare della salvezza la sua ossessione di medico. Ma una vocazione così grande, scontrandosi con le iniquità subite, non può che fallire e trovare casa nella follia. Olga, nella sua infanzia a Rostov, ha dovuto misurarsi proprio con l’alienazione materna, quintessenza di Storia e fragilità. Unico scampo da essa la fuga, frenata da una radice nascosta sotto la neve e dalla zoppia, che diventa destino e comunione con l’imperfetto. Ma si può vivere a un passo dall’ideale? Ferdinando, dal buio della sua ratio opacizzata, continuerà a salvare asini e pupi; mentre Olga, pur guarita dalla scienza e dall’amore di Ferdinando, tornerà a claudicare. Voi non credete che quando ci spezziamo è per sempre? La domanda che Olga rivolge al pittore Edoardo Dalbono è sintesi di una irreparabilità e di una caduta che restano perenni.

L’autrice

Wanda Marasco è scrittrice, attrice, regista e insegnante napoletana. Amica del poeta Dario Bellezza, la stessa Marasco è una poetessa: inizia a scrivere le prime raccolte giovanissima, tra i sedici e i vent’anni. Nel 1977 pubblica la raccolta Gli strumenti scordati, e due anni dopo L’attrito agli specchi. Nel 1978 le viene assegnato il Premio per la poesia William Blake. Negli anni seguenti pubblica ancora poesie con le raccolte Deus Inversus, Le fate e i detriti, Metacarne, fino a raggiungere il riconoscimento del Premio Internazionale Eugenio Montale nel 1997 con la raccolta Voc e Poè. Collabora inoltre con le riviste poetiche Oltranza e Tracce. Wanda Marasco è anche scrittrice teatrale: durante il periodo romano infatti, compone una rivisitazione del Faust di Goethe e la commedia La strada dell’abbondanza.

Del 2003 è la sua prima raccolta di racconti L’arciere d’infanzia (Manni Editore, arricchito dall’introduzione di Giovanni Raboni), con la quale vince lo stesso anno il Premio Bagutta per la sezione Opera Prima. Tre anni dopo le viene conferito il Premio speciale alla carriera Città di Pieve di Cento. Nello stesso periodo prende parte al lavoro antologico a più mani Da Napoli/Verso, un almanacco di poeti italiani contemporanei (in maggioranza numerica napoletani) edito dalle Edizioni Kairòs. Nel 2013 Wanda Marasco scrive la raccolta di poesie La fatica dello stormo, edito dal piccolo editore napoletano La vita felice, mentre nel 2015 esce per Neri Pozza il romanzo Il genio dell’abbandono, raffinata biografia dello scultore napoletano Vincenzo Gemito, e grazie alla quale entra fra i dodici semifinalisti del Premio Strega dello stesso anno.

Il Premio dei Lettori è un premio letterario istituito a Lucca nel 1988 dalla Società Lucchese dei Lettori e destinato alla migliore opera di narrativa presentata nel corso dell’anno sociale nell’ambito delle iniziative dell’associazione. Le attività dell’associazione sono aperti a tutti e l’ingresso è libero.