Al Palazzo delle Esposizioni inaugura la mostra ‘Spazio 23. Viaggio nell’astrattismo contemporaneo’




È a cura di Martina Bacci Di Capaci
Prosegue il calendario 2025 di mostre al Palazzo delle Esposizioni di Lucca tra pittura, scultura e grafica offerto alla città dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca e dalla Fondazione Lucca Sviluppo con il patrocinio del Comune di Lucca nell’ambito di Vivi Lucca.
Da domenica 9 marzo a domenica 30 marzo 2025 (inaugurazione il 9 marzo alle 17) sei artisti compongono la mostra multi-personale Spazio 23. Viaggio nell’astrattismo contemporaneo, a cura di Martina Bacci Di Capaci.
Si tratta di Mario Baroni, il cui lavoro si sviluppa verso una concezione di vita culturale attuale, il mondo nuovo della Fisica Quantistica e la relazione “Spazio Tempo”, delle cui opere hanno parlato Philippe Daverio, Vinicio Berti, Gualtiero Nativi, Franco Cossu; Enrico Becherelli, grafico, autore di manifesti e pubblicazioni per numerosi enti pubblici e privati, dal 2003 arredatore di interni, fin dai primi anni 80 aderisce al movimento informale e successivamente all’astrattismo, sperimentando varie tecniche pittoriche; Marco Bianchi, attivo dal 1967 con numerose esposizioni personali e collettive in Italia e all’estero fino ad oggi, tra il 1975 e il 1980 sviluppa una ricerca che lo porta ad abbandonare il figurativo e a sperimentare nel campo dell’astrazione e basandosi sul principio del Riciclare quanto è possibile, nei suoi lavori utilizza vecchi giornali, manifesti, vernici industriali, colle, stoffe, cartoni, stucchi, oltre ad applicare con cura certosina lamine di foglia d’oro; Daniele Emilio Cinquini, da oltre 50 anni esprime l’arte tra pittura, acquarelli, grafica, scultura e ceramica, ha realizzato 19 personali e partecipato a numerose collettive di rilievo in gallerie private e in strutture pubbliche, è stato presidente di Asart dal 2012 al 2014 e consigliere fino al 2019 e socio dello studio Giambo arte contemporanea di Firenze; è interessato dal rapporto esistenziale fatto di pensiero, sogno, immaginazione e pulsioni istintive, oltre la spazialità, nella quale si espande il pensiero, realizza la convergenza, degli opposti sul senso della vita e del tempo, con uno sguardo attento a Kandinskij, Malevic, Mirò ed altri, di impronta lirica; Ferdinando Coppola, protagonista della scena associativa artistica versiliese, ha esposto in Italia e all’estero, lavora con combinazioni di forma e colore per produrre una configurazione interamente nuova: nelle sue opere, variando le aree dei differenti colori, emergono aperture, ora timbriche, ora finanche tonali; Glauco Di Sacco, ricercatore visivo che sperimenta sempre nuove soluzioni di tecnica e colore.