I Divisionisti e la musica: a Villa Guinigi il dialogo tra arte e suono con Paolo Bolpagni

8 marzo 2025 | 12:22
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I Divisionisti e la musica: a Villa Guinigi il dialogo tra arte e suono con Paolo Bolpagni

L’evento di giovedì 13 marzo si svolgerà al museo nazionale: è il terzo incontro del ciclo ‘La Pittura che suona’

Giovedì (13 marzo) il museo nazionale di Villa Guinigi accoglierà il terzo incontro de LaPittura che suona, inserito nell’ottavo ciclo di dialoghi tra musica ed arte. L’evento avrà inizio alle 16. 

Tema dell’incontro, tenuto da Paolo Bolpagni sarà I Divisionisti e la musica.

Parlare del rapporto tra i Divisionisti di fine Otto e primo Novecento e la musica significa toccare varie questioni: il tema delle armonie della natura e dei crepuscoli sinfonici, insomma dei dipinti paesaggistici che tentano di evocare impressioni musicali; quello delle relazioni dirette fra alcuni esponenti del Divisionismo e il mondo della musica – celeberrima l’amicizia tra Vittore Grubicy e Arturo Toscanini, meno noto ma forse ancor più interessante il rapporto tra Puccini e lo stesso Grubicy e Gaetano Previati, di cui acquistò dipinti. E poi ci sono autentiche curiosità, come il sogno di Giovanni Segantini di scrivere un libretto d’opera, il motivo del notturno nella pittura, e molto altro ancora.

Paolo Bolpagni è uno storico delle arti, curatore e organizzatore culturale. Dopo aver guidato il museo Collezione Paolo VI – arte contemporanea di Brescia, dal 2016 è il direttore della Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti di Lucca.

È un esperto del tema dei rapporti tra le arti visive e la musica nel XIX e XX secolo, ma si è ampiamente occupato anche di arte italiana ed europea tra fine Ottocento e inizio Novecento (compresi gli aspetti della grafica e dell’illustrazione), di astrattismo internazionale, fino agli esiti cinetici e programmati, di arte italiana e francese degli anni Cinquanta e Sessanta (anche nelle sue relazioni con il design), di partiture visive e ricerche verbo-visuali delle neoavanguardie, di critica d’arte e di museologia. Negli ultimi quindici anni ha curato oltre ottanta mostre in Italia e all’estero, nei musei più importanti (è di pochi mesi fa, a Rovigo a Palazzo Roverella, Kandinskij. L’opera /1900-1940, che ha registrato quasi novantamila visitatori, primato storico per la città), e ha all’attivo una cinquantina di libri e cataloghi, oltre a centinaia di saggi e articoli scientifici.

È uno dei primi storici dell’arte a usare ampiamente i nuovi media: il suo canale YouTube, Regola d’arte, si avvicina ormai al milione di visualizzazioni. È stato il più giovane vincitore del Premio Sulmona per la storia dell’arte, conseguito nel 2013. È stato proclamato, per speciali meriti culturali, accademico d’onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e dell’Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci di Perugia, le due più antiche del mondo.

L’evento si realizza, anche grazie alla collaborazione con il museo nazionale di Villa Guinigi e alla disponibilità della direttrice Luisa Berretti che tempestivamente ha deciso di accogliere  l’evento, inizialmente  previsto presso la Biblioteca Statale  attualmente  chiusa per motivi di sicurezza.

Gli eventi della Pittura che suona sono inseriti nel Vivi Lucca 2025 e la manifestazione è realizzata anche con il contributo del Comune di Lucca. La conferenza è aperta a tutti, l’ingresso è gratuito, ed è gradita la prenotazione a concentuslucensis@gmail.com.

Si prevede per gli insegnanti e per gli studenti che ne faranno richiesta l’attestazione della presenza. Per qualsiasi informazione scrivere a concentuslucensis@gmail.com.