Musica, doppiaggio e inclusione: all’Astra la versione ‘made in Lucca’ del film di animazione Sing
È l’esito del lavoro condotto dalle associazioni QuattroQuarti e L’amore non conta i cromosomi insieme all’Aml
Nasce da un lungo lavoro di collaborazione, dalla competenza e dalla passione per la musica e per il cinema il docufilm Sing ciak: voci, musica e parole. Frutto dell’impegno congiunto dell’associazione QuattroquArti (laboratorio musicale e teatrale) e dell’associazione L’Amore non conta i cromosomi, è un progetto di inclusione che ha coinvolto 20 insegnanti e 60 allievi di età compresa tra i 5 e i 65 anni per dimostrare come la musica, il teatro e il cinema possano dare vita a un’opera preziosa e innovativa dal punto di vista culturale e sociale.
Il docufilm sarà presentato al cinema Astra di Lucca venerdì 28 marzo alle 21. L’incontro sarà un’occasione per raccontare il percorso creativo e inclusivo che ha portato alla sua realizzazione e per condividere le esperienze vissute dai protagonisti. L’ingresso è libero e gratuito.
Realizzata in collaborazione con associazione Experia, Asl Toscana nord ovest e con la sala di registrazione La tana del lupo, l’iniziativa è stata presentata questa mattina (19 marzo) dal direttore artistico di QuattroquArti, Lucia Pacini, dal presidente dell’associazione L’Amore non conta i cromosomi, Sabrina Cattaneo, assieme a Matilde Luchi, psicoterapeuta e musicista del progetto (Asl Toscana nord ovest), e all’attore e doppiatore Alessandro Bertolucci (Experia).
Alla presentazione hanno preso parte anche il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca Marcello Bertocchini, la direttrice della Fondazione per la coesione sociale, Donatella Turri, e l’assessora alla scuola del Comune di Lucca Simona Testaferrata.
In sala c’erano anche il presidente dell’associazione QuattroquArti, Giorgio Cesari, e la presidente della Fondazione per la coesione sociale, Lucia Puliti. Erano presenti, inoltre, Marco Cattani e Simone Soldati, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’Associazione musicale lucchese, e Carla Nolledi, che dell’Aml è responsabile del settore della formazione e dell’educazione musicale.
L’elemento distintivo di questo docufilm risiede nel suo forte valore inclusivo: ragazzi con sindrome di Down e con disabilità hanno lavorato fianco a fianco con gli allievi della scuola QuattroquArti, seguiti dagli insegnanti, in un percorso di musica d’insieme. Questo approccio ha permesso loro di esprimersi come doppiatori, interpreti e musicisti, dando nuova vita al film d’animazione musicale Singdi Garth Jennings e Christophe Lourdelet.
II progetto si è concentrato su cinque personaggi del film, privati delle loro voci originali e della colonna sonora, per essere reinterpretati attraverso il talento e l’impegno dei partecipanti. Le nuove voci, i suoni e le musiche eseguite dagli allievi hanno restituito ai personaggi ogni sfumatura della loro personalità, creando un prodotto artistico unico.
Nei due anni di lavoro, il progetto si è articolato in tre fasi principali: la palestra vocale in cui, supportati da una psicoterapeuta musicista e una logopedista, i ragazzi hanno lavorato sulla consapevolezza corporea, sulla propria voce e sull’interpretazione emotiva del personaggio, sviluppando anche il linguaggio cantato per le parti corali; quindi la sala del doppiaggio dove, guidati da un attore regista e da un tecnico del suono, hanno prestato la propria voce ai personaggi, dando loro una nuova identità espressiva; infine, la sala della musica e la registrazione in cui le musiche originali, che includono brani di artisti come Elton John, Stevie Wonder e The Beatles, sono state attentamente rielaborate dagli insegnanti, adattandole ai livelli di preparazione degli allievi senza snaturare la struttura.
Le sessioni di musica d’insieme e le registrazioni in studio hanno completato il percorso di apprendimento e realizzazione del progetto. L’anteprima live di Sing ciak: voci, musica e parole si è tenuta il nell’aprile del 2024, nell’ambito del Lucca Classica
Music Festival, nella chiesa di San Francesco, davanti a un pubblico numeroso e partecipe. Il concerto ha rappresentato un primo momento di condivisione del lavoro svolto.
La presentazione
Oggi (mercoledì 19 marzo) dalle 12 nella sala convegni di San Micheletto è stato presentato il progetto nato dall’associazione QuattroquArti (laboratorio musicale e teatrale) insieme all’associazione L’Amore non conta i cromosomi.
Lucia Pacini, direttrice artistica dell’associazione culturale QuattroquArti, è intervenuta per introdurre l’idea. “Questo progetto è estremamente innovativo per vari aspetti. Intanto, per l’inclusione e poi proprio per l’aspetto innovativo: non riguarda solo dare una nuova voce ai personaggi, ma li abbiamo svuotati e con i ragazzi gli abbiamo dato una nuova interpretazione. C’è stato un lavoro di studio della partitura, di adattamento in base ai livelli ed alla preparazione dei ragazzi”.
“QuattroquArti nasce nel 2017 sul territorio lucchese con l’obiettivo di diventare un riferimento didattico, artistico e musicale. Oltre che per creare un luogo di inclusione, associazione e aggregazione giovanile. Il docufilm Sing ciak: voci, musica e parole – prosegue Pacini – è un’idea che nasce nel 2023 in collaborazione con l’associazione L’amore non conta i cromosomi aps, l’associazione culturale Experia e con l’Usl Nord Ovest di Lucca”.
“Il progetto dimostra – continua la direttrice artistica – come l’arte possa essere comunicazione e coesione sociale. Abbiamo scelto Sing perché è una storia di sogni, che celebra la diversità dei talenti e la forza di affrontare le difficoltà per raggiungere i propri obiettivi. Ogni protagonista ha un talento unico e, nonostante le proprie paure, trova la forza di esprimersi“.
“Avevamo un gruppo di partecipanti molto numeroso – spiega Pacini – e abbiamo deciso di arrangiare, per alcuni brani, una melodia a più voci e questo ha arricchito e reso ancora più interessante il progetto. C’è stata poi una fase sorprendente: quella della musica d’insieme dove tutti hanno potuto assaporare la bellezza dell’intero arrangiamento, permettendo di riconoscere se stessi come parte di un sistema più grande ma dove ogni contributo ha un valore assoluto”.
“Nel 2024 abbiamo colto l’opportunità propostaci dal direttore artistico di Lucca Classica di fare un concerto all’interno del musical e di fronte ad un pubblico numeroso ed appassionato, per la prima volta, i nostri ragazzi hanno potuto esprimersi live. Il pubblico è rimasto incuriosito e gli abbiamo dato appuntamento alla visione del docufilm”, conclude la direttrice artistica.
Ha preso la parola poi la presidente dell’associazione L’Amore non conta i cromosomi, Sabrina Cattaneo: “È stato un progetto fattivamente inclusivo e riteniamo che possa essere una buona pratica da applicarsi in altre sedi, come nelle scuole. Ciò che portiamo a casa è il percorso, che è stato realmente di integrazione ed inclusione. Non ci sono attività e progetti del genere sul territorio”.
“Inclusione è una parola spesso utilizzata ma a volte vuota – prosegue Cattaneo -. Venerdì 21 marzo sarà la giornata mondiale sulla sindrome di Down e l’obiettivo di quest’anno sarà portare avanti lo slogan Nessuna decisione senza di noi, anche le persone con disabilità dovrebbero partecipare ai tavoli dove si decide”.
Anche Matilde Luchi, psicoterapeuta e musicista di Usl Nordovest, si è espressa per presentare il progetto: “Insieme alla dottoressa Giannini abbiamo fatto la palestra della voce. Un lavoro su tre livelli: in prima battuta ci siamo dedicate al linguaggio e alla percezione del corpo. Cercando di capire quali sono gli organi che sottostanno alla nostra produzione linguistica e come il nostro si trasforma quando deve parlare”.
“Il secondo livello – prosegue Luchi – è stato quello di andare a cercare quali erano le emozioni che suscitavano i vari personaggi e abbiamo fatto riflettere i ragazzi su come si sentivano quando le provavano. L’emozione per eccellenza è l’ansia: molto spesso viene demonizzata e ci fa paura, ma in realtà gli abbiamo fatto capire che l’ansia ci protegge e che però va tenuta sotto controllo. Abbiamo, quindi, dato ai ragazzi delle piccole strategie su come tenere sotto controllo l’ansia, emozione che poteva sorgere in loro lungo tutto il percorso”.
“È stato totalmente un progetto di gruppo con i ragazzi di tutte e due le associazioni. Abbiamo lavorato in maniera parallela sul formare un’identità di gruppo e non è stata una cosa semplice perché ognuno ha le sue caratteristiche, le sue debolezze e i suoi punti di forza. Abbiamo avuto – conclude – anche momenti di competizione e abbiamo fornito ai ragazzi piccole strategie di problem solving laddove si creava un conflitto e c’era la necessità di ristabilire un’armonia”.
Simona Testaferrata, assessora del comune di Lucca con delega a istruzione, edilizia scolastica, famiglia, natalità e pari opportunità, ci ha tenuto a commentare l’iniziativa: “Andiamo molto per sigle richiamando acronimi che gli addetti ai lavori utilizzano, ma in realtà tutti siamo speciali enessuno deve pensarsi diverso. Il mondo e l’umanità è speciale proprio perché c’è grande diversità. É stato lanciato un importante messaggio con questo lavoro che non è da poco”.
Lucia Puliti, presidente della Fondazione per la coesione sociale, ha rilasciato delle dichiarazioni per sottolineare il lavoro di QuattroquArti: “Si tratta di un’associazione che coinvolge le persone di tutte le fasce d’età e ha un principio di inclusione per tutte le persone. È un grande lavoro di squadra tipico della musica. La cultura che manifesta emozione fa provare benessere. Il lavoro dell’associazione QuattroquArti é veramente una cosa bella. Tutti si mettono in gioco e manifestano le loro emozioni”.
Carla Nolledi, responsabile del settore della formazione e dell’educazione musicale di Aml, ci ha tenuto ad evidenziare che le ha fatto tanto piacere poter vedere che queste cose che anni fa erano molto difficili da applicare e che oggi si fanno, dando voce a chi non ce l’ha.
Il presidente dell’associazione QuattroquArti, Giorgio Cesari, ha sottolineato che la collaborazione tra le associazioni é una cosa veramente importante. La musica raccoglie e unisce tutti”.
Ha chiuso la presentazione Chiara, una ragazza dell’associazione QuattroquArti, che ci ha tenuto a ringraziare tutti.