Beccaria e la giustizia illuminata: incontro con Ilario Belloni al liceo Machiavelli

Organizzato dalla Società Filosofica Italiana di Lucca, per la serie di incontri dedicati ai pensatori italiani giovedì (3 aprile) dalle 17
La sezione lucchese della Società Filosofica Italiana, per la serie di incontri dedicati ai pensatori italiani che hanno profuso il loro impegno intellettuale per rendere migliore il contesto e la società in cui hanno operato, presenta una conferenza su Cesare Beccaria tenuta dal professore di filosofia del diritto all’Università di Pisa Ilario Belloni.
Il seminario si svolgerà nell’aula magna del liceo classico Machiavelli giovedì (3 aprile) dalle 17 alle 19.
Cesare Beccaria
Il marchese Beccaria, è stato un economista e giurista appartenente al circolo degli illuministi milanesi riuniti intorno all’Accademia dei Pugni e al periodico il Caffè, nati dalla volontà dei fratelli Verri per diffondere gli ideali e le speranze in un mondo migliore che la filosofia di Montesquieu, dei philosophes e di Rousseau stavano dischiudendo. Dal desiderio di cambiamento misto all’intolleranza verso l’austero dominio austriaco, il giovane appena ventiseienne, stimolato e sostenuto da Pietro Verri, nel 1764, scrisse il saggio Dei delitti e delle pene, pubblicato nello stesso anno a Livorno, che gli procurò fama internazionale.
Fonte di accese discussioni per le rivoluzionarie idee sul diritto penale, sullo scopo dello stato e delle leggi intese come tutela dell’interesse generale, l’agile e chiaro libretto messo all’Indice per la inedita netta distinzione fra peccato e delitto configura una forma di stato razionale e laico in cui sia salvaguardata la dignità dell’uomo, e con argomenti di ordine pratico e filosofico condanna la pena di morte e la tortura. Le idee di Beccaria, ponendo nel contratto sociale il fondamento dello stato, difendono diritti inviolabili come la vita e il rispetto della persona, ed hanno ispirato i governi illuminati di tutti i tempi. Il saggio, oltrepassando il contesto in cui è nato, ha stabilito valori di civiltà e convivenza irrinunciabili, purtroppo oggi non riconosciuti universalmente o ignorati. Per questi motivi resta un faro che indica la via contro la forza di un potere inquinato da passioni o interessi personali e improntato a regole arbitrarie e crudeli che tradiscono le finalità del vivere insieme.
Ilario Belloni
Studioso delle dottrine politiche della modernità, ha affrontato il problema dei fondamenti e della storia dei diritti umani. Al dottorato di ricerca in storia del diritto dal titolo Stato di natura e appropriazione della terra nel nuovo Mondo: la riflessione di John Locke fanno seguito una serie di interventi, pubblicazioni e curatele in collane universitarie e riviste specializzate, tra cui Tradizione filosofica e modernità giuridica nel Dei delitti e delle pene ( Edizioni scientifiche italiane 2015 ). Tra le monografie ricordiamo le più significative: Ex obligatione salus? Diritto obbedienza e sicurezza (Giappichelli ed.2014) e L’abbaglio della legge. Riflessioni in tema di diritto, linguaggio e comunicazione ( Giappichelli ed.2020).