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Un nuovo macchinario per la diagnosi del tumore al seno

'Mammo Wave' sfrutta la tecnologia a microonde e l'elaborazione dei dati dell'intelligenza artificiale

Si chiama Mammo Wave la nuova macchina, avanzatissima dal punto di vista tecnologico, che dal mese di aprile permetterà alle donna lucchesi di avere un nuovo strumento per contrastare il tumore al seno. La prima macchina di questo tipo, una della pochissime presenti in Italia, sarà disponibile agli studi medici San Luca di via Romana, dove il titolare Stefano Santi ha deciso di metterla a disposizione delle strutture sanitarie pubbliche.

Si tratta di un macchinario innovativo perché attraverso la tecnologia a microonde, abbinata all’intelligenza artificiale, fornirà risultati oggettivi e molto poco soggetti interpretazione dell’operatore visto il grandissimo numero di dati che la macchina è in grando di elaborare.

Il macchinario riesce ad intercettare anche le più piccole variazioni dei tessuti. In pratica il primo test per indagare questa malattia o anche la semplice possibile insorgenza di essa. Fino ad oggi infatti i medici avevano a disposizione solo esami diagnostico, non veri e propri test non invasivi, né dolorosi.

Inoltre come spiegato dal chirurgo e senologo Roberto Baldocchi: “Questo macchinario permetterà di avere uno screening anche sul bacino delle donne più giovani consentendo di avere un’analisi più democratica, in quanto adesso la sanità pone attenzione maggiormente solo sulle persone che sono nella fascia di età più a rischio. questo macchinario può essere utilizzato per fare attività di preenzione anche suelle ventenni. Inoltre permetterà anche di avere dei risultati estremamente precisi sia perché si elimina la parte dell’errore umano, sia perché si tratta di un’elaborazione dei dati fatta dall’intelligenza artificiale su milioni di punti rilevati”.

Il tumore al seno è uno dei più aggressivi e più pericolosi per le donne: “L’incidenza di queste malattie – ha spiegato il Aroldo Marconi, responsabile dell’unità operativa di Chirurgia oncologica della mammella – è di una donna su 23 circa per le donne nella fascia di età più a rischio, e oggi per fortuna abbiamo un altissimo tasso di sopravvivenza, ma purtroppo il tumore colpisce anche se in misura minore le donne più giovani, in questo caso abbiamo tumori molto più aggressivi”.

Il macchinario è stato presentato nei giorni scorsi durante il convegno dell’ordine dei farmacisti Progetto donna consapevole – prevenzione e cura del tumore, dove ad aprire i lavori è stato proprio presidente dell’ordine lucchese, Salvatore Ingrosso che ha ribadito il ruolo delle farmacie per accedere ai servizi sanitari per il cittadino.

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