Anche il regolamento per le tariffe del suolo pubblico è stato al centro del consiglio comunale di oggi (25 marzo), come naturale corollario dell’approvazione delle novità sulla somministrazione approvate in precedenza (Leggi l’articolo). A spiegarlo è l’assessore alle attività produttive Giovanni Lemucchi: “Non essendoci più i negozi di vicinato nel regolamento di somministrazione – spiega l’assessore – serve anche modificare il regolamento Cosap. Poi, a parte alcune modifiche di natura tecnica, è stata inserito un articolo 3 bis. Tenuto conto che negli ultimi anni sono aumentate le richieste di spazi e di aree soprattutto nel centro storico per regolamentare gli spazi pubblici e regolare meglio il cartellone degli eventi si è pensato di dare queste indicazioni sull’utilizzo delle aree. Il Comune di Lucca in sostanza pubblicherà un invito all’intenzione di effettuare manifestazioni di interesse su aree pubbliche. Le comunicazioni sono esaminate dalla giunta, dopo di che le manifestazioni organizzate dal Comune hanno la precedenza sulla possibilità di utilizzare gli spazi e la giunta può negare l’assenso in relazione all’attività programmata dell’ente. Il fatto di non partecipare alla manifestazione di interesse, però, non preclude la possibilità di utilizzare il suolo pubblico. La determinazione del periodo in cui far arrivare la manifestazione di interesse sarà predisposta dalla giunta. Questo tipo di programmazione si rende più necessaria alla luce della normativa regionale in fatto di emissioni acustiche e modifica l’attuale impianto sul discorso delle emissioni contraendo e riducendo a sole 20 serate la possibilità di concedere deroghe e cambiando la maniera di calcolare queste deroghe e l’esigenza di dividere per ambiti territoriali la città e quindi il centro storico”.
“Ci sono poi novità importanti che vanno nella direzione della semplificazione – prosegue Lemucchi – nel caso in cui il rinnovo del suolo pubblico venga richiesto senza variazioni rispetto all’anno precedente basta un’autocertificazione senza bisogno di ripresentare la domanda e la documentazione. Sono state poi declinate le caratteristiche delle occupazioni in cinque commi: le stesse di norma devono esssere davanti all’esercizio, devono avere di norma una continuità con l’esercizio e deve naturalmente non essere di intralcio a traffico e viabilità. Poi è stato introdotto un articolo che vieta l’occupazione di suolo pubblico da parte dagli esercizi di vicinato, che non sono più disciplinati dal regolamento somministrazione. Una previsione che entra in vigore al gennaio 2015 perché così cerchiamo di agevolare il più possibile la facoltà di passare a esercizi di somministrazione, che hanno requisiti minimi che la città di Lucca deve avere, compreso quelli igienici e la possibilità di lavarsi le mani e andare in bagno”.
Anche la presidente della commissione attività produttive, Virginia Lucchesi, ha sottolineato l’importanza del testo nel senso della semplificazione e ha sottolineato la precisazione sul tema “caldo”: “Il suolo pubblico – ha detto – può essere rilasciato anche senza adesione alla manifestazione di interesse se non in contrasto con il regolamento e l’attività programmata dell’ente e le direttive della giunta”.
Ma le spiegazioni di assessore e presidente di commissione non hanno soddisfatto i consiglieri Leone (Impegno Comune) e Fazzi (Liberi e Responsabili). Per Leone il testo pecca di eccessiva discrezionalità nella concessione degi spazi, che dovrebbe essere in qualche modo limitata. Per Fazzi si tratta di una questione anche tecnica, visto che al momento della manifestazione di interesse chi organizza l’evento sarebbe in qualche modo tenuto a presentare contestualmente anche la planimetria per verificare se lo spazio occupato incide in qualche modo con la cosiddetta “attività programmata” dell’ente.
Fazzi chiede anche un emendamento all’articolo 19 del testo, quello che divide in due aree il centro storico, con due diverse tariffe fra la zona di “pregio” della città e le altre zone. “Una distinzione questa – dice Fazzi – che non ha più motivo di esistere, specie dopo la riqualificazione di ampie zone della città, penso soprattutto al San Francesco”. Una richiesta che ha trovato anche l’adesione dell’assessore Lemucchi che sostanzialmente concorda con la necessità di una tariffa unica per il centro storico e per cui Fazzi ha chiesto un emendamento immediato.
Martinelli ha ricordato nel suo intervento l’accoglimento degli emendamenti presentati dal suo gruppo fra cui l’eliminazione nella bozza originaria del doppio pagamento nel caso di occupazione di stalli destinati a parcheggio. In questo modo si evitano ulteriori balzelli a carico dei commercianti e degli imprenditori. Inoltre è stata recepita dall’amministrazione la mia richiesta volta a semplificare la burocrazia a carico delle aziende. Infatti è stato specificato sul regolamento che la fase procedimentale antecedente alla presentazione della domanda di suolo pubblico consistente nella presentazione preventiva e periodica di una segnalazione di interesse contenente gli elementi principali dell’occupazione che si intenderebbe realizzare, ovvero finalità, superficie, ubicazione, modalità riguarderà solo le richieste per manifestazioni ed eventi non le attività”.
Prima del voto nella discussione la maggioranza ha deciso di non accogliere le osservazioni del consigliere Leone, anche se l’assessore Lemucchi si è personalmente impegnato a monitorare l’applicazione del regolamento per eliminare storture. Stesso iter anche sulla richiesta del consigliere Fazzi: sarà presentata una delibera di giunta per l’eliminazione della divisione del centro storico in zone per l’applicazione della tariffa.
Il nuovo regolamento è stato approvato con 20 voti favorevoli e una astensione. Respinti invece gli emendamenti del consigliere Luca Leone.