Dall’assemblea dei soci un Banco Popolare più… lucchese

29 marzo 2014 | 15:08
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Dall’assemblea dei soci un Banco Popolare più… lucchese
Dall’assemblea dei soci un Banco Popolare più… lucchese
Dall’assemblea dei soci un Banco Popolare più… lucchese

La crisi forse non è ancora passata, ma i primi segnali ci sono. E allora sono le banche il primo motore per accelerare l’inversione di tendenza. Forse per questo l’assemblea ordinaria dei soci del Banco Popolare, che si è svolta oggi al Polo Fieristico di Sorbano del Giudice, in una tensostruttura approntata ad hoc, ha visto una notevole partecipazione. Lucca era collegata con gli altri poli del gruppo, Verona e Lodi su tutti. E quello che ne è venuto fuori è una banca più solida e, soprattutto, più lucchese, visto che nel cda dell’azienda al confermato Andrea Guidi si è affiancata la presidente di Assindustria Lucca, Cristina Galeotti. Soddisfatto per il secondo passaggio importante per il gruppo in poche settimane il direttore territoriale della Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno, Roberto Perico, che però mette in guardia da facili entusiasmi: “In questa assemblea ordinaria – dice Perico – si è vsta una presenza di soci veramente importante, circa 1300 persone a Lucca e migliaia di deleghe. Questa è la risposta dei soci lucchesi e toscani che dicono forte sì banco popolare, sì a questo modello popolare che ci permetterà di scollinare questi anni gravosi. Sulla fine della crisi sarei cauto comunque. Sicuramente i primi segnali di un miglioramento che soprattutto sono evidenti nelle imprese che hanno come mercato il mondo si vedono e si stanno vedendo. Il 2014 sarà un anno di transizione ma il futuro si spera sia migliore. Il nuovo cda vede due espressioni del territorio lucchese e toscano, Andrea Guidi e Cristina Galeotti. E questo è la testimonianza che la cassa nell’ambito del gruppo è importante”.
Anche il consigliere di amministrazione confermato, Andrea Guidi (Cristina Galeotti era presente all’assemblea di Verona), scommette sulla ripresa, soprattutto per un comparto come quello industriale, che viene da anni di crisi e difficoltà. Ma anche per le famiglie e le piccole imprese, che sono la vera risorsa del territorio lucchese.

“Questa assemblea – dice l’ex presidente degli industriali – rappresenta un momento importante per questa ripartenza che tutti si augurano. L’aumento del capitale è un grande salto e lo è anche per la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno. Servirà anche a riportare gli impieghi che in questo periodo erano calati per tutti i sistemi e parametri che dovevamo rispettare in ambito europeo. In questo momento con l’aumento di capitale e sotto la Fed saremo messi al pari delle altre banche europee e dimostreremo di poterci stare con i numeri. Il problema sarà trascinare l’esterno. La banca è il segnale dell’economia. Se nessuno chiede investimenti vuol dire che l’economia non tira. Ma in questo momento si nota un cauto ottimismo. Le aziende lucchesi rappresentano una nicchia particolare nel panorama italiano e sono aziende che ancora vanno ed esportano. I numeri sono tutto sommato positivi. C’è ancora il commercio che purtroppo è un po’ indietro perchè mancano i consumi. Bisogna ridare soldi alle persone e ricreare quel ciclo che permetta di spendere e ripartire con l’economia. La banca smetterà così quelle perdite esponenziali di questi anni. Noi siamo parte di una popolare dove gli impieghi sono sulle piccole imprese e sulle famiglie. I nostri crediti sono spezzettati e il fatto che le famiglie non restituiscano i crediti è un brutto segnale. Si è visto con Agos Ducato, la nostra partecipata che si occupa di credito al consumo”.
Cristina Galeotti quindi è ufficialmente una delle cinque donne del nuovo cda: “Per me è un vero onore poter rappresentare il mio territorio assieme ad Andrea Guidi. Intendiamo contribuire alla crescita del gruppo attraverso un suo rafforzamento in modo che possano esserci ricadute positive in termini di sostegno alle imprese e ai privati. E’ già iniziato un lavoro importante di rafforzamento e ora dobbiamo proseguire in questa direzione”.
L’assemblea dei soci di oggi, oltre alla nomina del nuovo cda, ha approvato il bilancio e la fusione per incorporazione del Credito Bergamasco. Tutto in linea, nonostante il passivo, con i criteri di Basilea 2 e in vista della vigilanza unica della Banca Centrale Europea. E la Cassa di Risparmio di Lucca, Pisa e Livorno è pronta ad accoglierne tutti i benefici.