Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco

3 aprile 2014 | 14:49
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Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco
Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco
Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco
Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco
Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco
Rifiuti abbandonati, protestano gli abitanti di via di Ronco

Rifiuti abbandonati fuori dai cassonetti, una vera e propria discarica abusiva ed un’area adibita a ricovero di senza tetto, in prevalenza migranti. E’ lo scenario denunciato dagli abitanti di via di Ronco, la strada che da San Concordio porta verso San Donato e Gattaiola e corre parallelamente all’autostrada.

Le foto del degrado

Una situazione che esaspera i cittadini della zona, che più volte si sono rivolti all’amministrazione comunale e a Sistema Ambiente ma senza avere una risposta. E che adesso cercano di far emergere la situazione. E’ un cittadino che abita nelle vicinanze a spiegare la situazione: “La situazione di degrado è notevole – dice – Nella zona, infatti, si possono trovare scarichi di qualunque tipo di materiale e rifiuti abbandonati sistematicamente. Ma le nostre segnalazioni non sono mai state ascoltate”. Tant’è che per porre un rimedio alla situazione sono stati proprio i cittadini a costruire una barriera, con i rifiuti più ingombranti, per evitare il ripetersi dell’abbandono compulsivo di rifiuti. Non basta: “Nella via – dice sempre il residente – ci sono ancora gli ultimi cassonetti rimasti prima della completa estensione del porta a porta nella zona. Cassonetti che per questo vengono utilizzati anche da persone che non abitano qui e che lasciano i rifiuti in ogni dove, anche fuori dai cassonetti”.
E poi c’è anche la questione sicurezza e degrado, con alcune persone che hanno scelto l’area come ricovero temporaneo.
Insomma, non mancano motivi per lamentarsi agli abitanti dell’area che adesso pretendono almeno una risposta e una rassicurazione. Per non sentirsi periferia dimenticata della città, pur essendo a 800 metri dal centro storico.

Enrico Pace