





di Roberto Salotti
“Non siamo nemici del progresso, ma dello spreco”. Sono le parole che pronunciano cittadini e membri dei comitati che questa mattina (5 aprile) hanno sfilato in corteo da Porta Elisa fino al nuovo ospedale di Lucca, per dire no al nuovo modello di sanità in città ma anche in Toscana, e per dire basta anche ai disagi provocati secondo loro dalla realizzazione del San Luca a San Filippo. “Un ospedale realizzato con il project financing che non ha un numero sufficiente di posti letto – attacca Raffaello Papeschi di Lucca per una sanità migliore -, che si fonda su un concetto di assistenza per intensità di cura che non prevede un adeguato percorso per la post degenza e un piano sanitario che non rispetta i parametri minimi dei posti letto per la riabilitazione post acuzie”.
Una ottantina di cittadini riuniti in comitati e associazioni con la partecipazione anche di alcune sigle sindacali si ritrovano di fronte al nuovo ospedale che proprio stamani doveva essere inaugurato, ma il cui taglio del nastro è stato annullato dal presidente della Regione Enrico Rossi, proprio a causa della manifestazione dei comitati (Leggi). E mentre la gente si riuniva dalle 9,30 davanti Porta Elisa, all’inizio circa 50 persone, il governatore, dopo aver inaugurato la messa in sicurezza della scuola elementare a Fornaci di Barga (L’articolo), raggiungeva l’ospedale Campo di Marte di Lucca. Qui, nella palazzina ex Omni, Rossi ha tenuto un incontro con il direttore generale dell’Asl 2 Antonio D’Urso e con tutti i primari del nosocomio. Un modo per ringraziarli di un percorso lungo che porterà, tra il 10 e l’11 maggio prossimo all’attivazione del San Luca. “Sono stato a ringraziare gli operatori sanitari e chi lavora ogni giorno nell’ospedale – commenta il governatore -. Hanno capito la mia decisione e da loro ho ricevuto solo applausi. D’Urso? Non abbiamo ancora deciso con chi sostituirlo ma colgo l’occasione per ringraziarlo di serietà e dedizione. Quanto al rischio occupazionale so che se ne è occupato anche oggi l’assessore Marroni e ci sono passi in avanti. Ma tutto dipende anche dai sette anni di blocco del contratto del pubblico impiego. Speriamo si trovi la soluzione migliore”.
Un gesto che Rossi dice di aver fatto per “trasmettere un messaggio preciso: né rallentamento, né smarrimento, ma andiamo avanti e state certi che non vi abbandoneremo”.
Riconfermando la sua volontà di recarsi in visita al nuovo presidio non appena sarà aperto a pazienti e familiari, il presidente ha detto che il “nuovo ospedale rappresenta una svolta nella sanità lucchese, che si tratta di una struttura bellissima, attrezzata al meglio e di livello europeo”.
Tornando sulla mancata inaugurazione ha precisato che “un ospedale è la casa di tutti e che quindi non si può inaugurare con cortei, tensioni e gazzarre. Si tratta di un atto simbolico e se non è condiviso da tutti, meglio rinunciarci”. Ha poi voluto ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per far aprire la nuova struttura, perchè ciò che conta è che l’ospedale c’è e sarà in grado di garantire ai pazienti le migliori cure. (Leggi anche:Rossi respinge le critiche: “Rovinata la festa ai manifestanti”)
La notizia della visita di Rossi all’ospedale si diffonde già di primo mattino, ma il governatore si reca al Campo di Marte per un incontro riservato con i medici e il direttore generale. Ma la presenza del governatore in città, con impegni fissati in tarda mattinata (una visita all’istituto Agrario di Mutigliano) e nel pomeriggio (al Polo Tecnologico di Sorbano) irrita non poco i cittadini che nella mattina in una sessantina attraversano via di Tiglio, per giungere fino al nuovo ospedale, dove i membri del comitato Lucca Est, sorto contro i problemi degli allagamenti e della viabilità nell’area del San Luca, presidiano l’ingresso dell’ospedale. Proprio davanti all’eliporto, uno dei tanti motivi che anche stamani animano la protesta. “Se Rossi ci vuole sfuggire – dicono i cittadini – lo seguiremo noi a Firenze”. E’ quello che stanno organizzando infatti i vari comitati insieme al Movimento Cinque Stelle, come ha ricordato la consigliera comunale Daniela Rosellini che attorno alle 11,30 ha raggiunto i manifestanti davanti al San Luca: “Stiamo organizzando una manifestazione regionale a Firenze per difendere la sanità pubblica locale: il nuovo piano regionale smantellerà servizi indispensabili, senza considerare gli sprechi del project financing: a Rossi vogliamo ricordare che sono già 7 gli esposti in procura presentati contro i nuovi ospedali dal Movimento Cinque Stelle. E’ per questo secondo me che il governatore ha annullato l’inaugurazione del San Luca, per paura dei cittadini e del Movimento Cinque Stelle” (Leggi:Rosellini (M5S): Rossi manca di rispetto a Lucca).
FOTO – Il corteo fino all’ospedale San Luca (di Domenico Bertuccelli)
“Il governatore – commenta invece Raffaello Papeschi di Lucca per una sanità migliore – non si è mai voluto confrontare con noi e non crediamo che la sua risposta al dissenso possa essere definita democratica. Abbiamo fatto in passato altre manifestazioni contro il nuovo ospedale, che si sono sempre svolte nell’ordine e nel rispetto delle istituzioni. Altro che gazzarra chiassosa: non comprendiamo per tanto quali possano essere stati i timori del presidente Rossi, tanto da indurlo ad annullare l’inaugurazione del San Luca. Temiamo che ci sia dell’altro”.
Con gli striscioni e le bandiere (alcune delle sigle sindacali, ma anche tanti tricolori), i cittadini protestano non soltanto contro il monoblocco ma soprattutto contro un nuovo modello di sanità che, a quanto pare, non piace. “Rossi ha offeso Lucca con l’annullamento dell’inaugurazione dell’ospedale”, commenta Giuseppe Di Vito del comitato Lucca Est, che accoglie il corteo di fronte al San Luca: “Fuggire dal confronto con i cittadini non è una strada che paga”. “Questo non è il modo di sfuggire al dissenso”, commenta Giovanni Bettini del comitato Lucca Est.
Tutti si attendevano tuttavia una partecipazione maggiore al corteo. L’annullamento dell’inaugurazione e la mancata presenza di Rossi e delle altre autorità al nuovo ospedale ha scoraggiato molti a giungere lo stesso a Lucca, dalle altre province della Toscana: “Ma al governatore – dicono i manifestanti – abbiamo fatto paura lo stesso”.
Dallo smantellamento dell’anatomia patologica, fino alla questione del dissesto idrogeologico a San Filippo, passando per la questione dell’eliporto e del parcheggio a pagamento: sono questi alcuni dei temi sollevati da cittadini e sindacalisti. Senza considerare le accuse dei sindacati di area medica sul blocco del turn over del personale: “Non ci sarà ricambio – dicono al megafono alcuni manifestanti – e i medici saranno costretti a turni massacranti, mentre sarà sempre più difficile avere visite specialistiche vicino casa e responsi delle analisi in tempi brevi”.
“Pagheremo in termini di servizi e assistenza il project financing”, commenta invece Enio Minervini del Coordinamento Toscano Diritto alla Salute, oggi presente alla manifestazione insieme ai rappresentanti di Lucca per una Sanità Migliore, Lucca Bene Comune e del Collettivo lavoratori e lavoratrici Sanità Versilia. Sulle questioni della viabilità che ancora non c’è al San Luca, interviene Giuseppe Di Vito, del comitato Lucca Est: “Qui sarà il caos – dice -: la nuova strada di collegamento con la via Romana non sarà pronta prima del 2015 e ogni volta ci parlano di nuove difficoltà emerse e di altri inevitabili ritardi. La questione dell’eliporto a 30 metri dalle case non è ancora risolta e anzi adesso hanno chiesto ai proprietari anche di installare luci sul tetto per la notte”.
“Una situazione insostenibile per i cittadini – commenta Daniela Rosellini del Movimento Cinque Stelle -. Trovo anche per questo scandaloso il fatto che sia stata negata la possibilità di manifestare un dissenso da parte dei comitati ed è scandaloso che Rossi abbia prima annullato l’inaugurazione e poi modificato il suo programma di visite a Lucca nell’arco di meno di 24 ore”.
Le prime foto del corteo