Lucca, calano le immatricolazioni delle auto a metano

Calano a Lucca le immatricolazioni di veicoli a metano, siano essi nuovi o trasformati. Il dato relativo al 2013 per la nostra provincia ha il segno negativo: -1,8% rispetto all’anno precedente. Del resto il dato è in calo anche a livello regionale dove gli autoveicoli a metano immatricolati nuovi insieme a quelli trasformati sono stati 10.186, contro i 10.601 del 2012, con una diminuzione del 3,9%. A rivelarlo è un’analisi condotta dall’Osservatorio Federmetano, struttura di ricerca per il metano per autotrazione. Tra le province toscane quella con la percentuale di calo maggiore di veicoli a metano è Prato (-100,0%), seguita da Siena (-40,2%) e Pisa (-22,8%).
Con il calo del 3,9%, la Toscana è la quintultima regione in Italia nella graduatoria delle regioni in base alla percentuale di crescita di veicoli a metano. A livello nazionale nel 2013 gli autoveicoli a metano immatricolati nuovi insieme a quelli trasformati sono stati 93.534, contro gli 80.452 del 2012; vi è quindi stato un aumento del 16,3%. La regione in cui la crescita degli autoveicoli a metano è stata maggiore è il Piemonte (88%), seguita dal Lazio (con il 72,8%) e da tre regioni del sud: Basilicata (43,6%), Puglia (37,1%) e Campania (24,6%). La presenza di ben tre regioni del meridione tra le prime cinque “più virtuose” è la dimostrazione che anche al sud si sta diffondendo l’uso di questo carburante alternativo.
“Nonostante la crisi economica che ha investito duramente il nostro Paese e che ha congestionato il mercato dell’auto – sostiene Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano – il gradimento degli italiani nei confronti dei veicoli a metano è in aumento. È da mettere in evidenza, poi, che la diffusione del metano si sta allargando sempre di più anche al sud Italia. Le ragioni di fondo di quest’andamento positivo sono da ricercarsi in diversi fattori: il metano offre una grande convenienza economica rispetto alla benzina e al gasolio, garantisce bassi costi di gestione ed è un carburante a basso impatto ambientale che, tra l’altro, consente alle vetture di entrare nei centri storici delle città evitando i normali blocchi del traffico grazie alle emissioni limitate”.