Rifiuti, raccolta nel mirino: “Sindaco convochi assemblea”

Chiedono al sindaco di indire un nuovo confronto pubblico sul tema dei rifiuti e soprattutto della raccolta in centro storico e in periferia. Ad avanzare la richiesta, puntando il dito contro le politiche ambientali dell’amministrazione comunale, sono i membri dell’associazione Ancora Liberi e Forti e in particolare il presidente Giampaolo Micheloni. “Questa amministrazione comunale – incalza – ha voluto stravolgere i piani e gli indirizzi già predisposti ed programmati dalla precedente che prevedevano la realizzazione di 17 isole a scomparsa di dimensioni ridotte per coprire in maniera omogenea la raccolta differenziata all’interno delle Mura. Questi progetti erano stati oggetto di un finanziamento a fondo perduto pari al 50% della spesa complessiva per 1.250.000 euro. Trattandosi di finanziamento pubblico, abbiamo il diritto di conoscere come è stata utilizzata questa considerevole cifra”.
“Le isole a scomparsa esistenti – aggiunge l’associazione – hanno dimostrato la bontà del progetto: minori costi, minori disagi per gli utenti che possono conferire i rifiuti in qualsiasi ora del giorno e della notte evitando così l’abbandono dei sacchetti per le vie del centro”.
Nel mirino anche l’impianto di Sistema Ambiente a Nave. “La precedente amministrazione – sottolinea Micheloni – aveva elaborato ed approvato un progetto di costruzione di un capannone destinato a contenere i rifiuti che attualmente sono stoccati a cielo aperto con le conseguenze facili da immaginare, e così paradossalmente, gli utenti lucchesi pagano anche lo smaltimento dell’acqua. Alla fine, dopo l’iter autorizzativo da parte dei Ministeri competenti e dell’Autorità di bacino al riconoscimento della struttura di autorità pubblica, che fine ha fatto il progetto? Ecco due esempi di malapolitica per i quali, alla fine pagano solo i cittadini: disservizio nella raccolta porta a porta, città sporca, inquinamento atmosferico ed ambientale e soprattutto un aumento esponenziale dei costi di smaltimento a carico dei cittadini”.