Musica dal vivo, il Prefetto ascolterà anche i comitati

Limiti alla musica dal vivo, un incontro in Prefettura ha dato il via alla ricerca di soluzioni che permettano di contemperare le esigenze dei locali e la quiete dei cittadini. Un incontro, dedicato esclusivamente al Comune di Lucca, in cui si è cercato di capire i limiti dell’applicazione del nuovo regolamento regionale che limita il numero di deroghe a seconda della zona interessata e che fin da subito ha visto la forte contrarietà delle categorie e l’impegno dell’amministrazione comunale a intervenire in sede regionale per cercare di modificare i limiti della norma.
All’incontro erano presenti rappresentanti di Arpat, Comune di Lucca, associazioni di categoria, forze dell’ordine e vigili del fuoco che si sono confrontati innanzitutto sul regolamento approvato dalla Regione Toscana sull’inquinamento acustico. La materia ha subito delle modifiche in senso restrittivo, in tema di rilascio di autorizzazioni in deroga da parte delle amministrazioni locali. Una modifica che in molti, e non solo a Lucca, hanno contestato per la poca flessibilità, per la difficoltà di applicazione specialmente in centri piccoli e per la “concorrenza” che si viene a creare fra le serati musicali organizzate dagli enti pubblici e dai privati.
Al tavolo, convocato dal prefetto Giovanna Cagliostro, per un primo confronto, il dirigente dell’Arpat, Gaetano Licitra ha illustrato le novità che prevedono un numero massimo di deroghe consentite per ciascuna zona individuata dal piano di zonizzazione acustica del Comune. Le associazioni di categoria hanno manifestato il loro dissenso alle limitazioni introdotte dalla normativa, richiedendo l’apertura di un tavolo di lavoro con il Comune di Lucca. Nel confronto con la Prefettura, infatti, non è all’ordine del giorno la questione “politica” della eventuale modifica del regolamento regionale, questione per cui invece i commercianti hanno chiesto supporto agli enti locali, a Lucca, come a Viareggio e in altri centri importanti della Toscana.
Gli assessori comunali di Lucca presenti, Giovanni Lemucchi e Francesco Raspini, hanno dato piena disponibilità, nel rispetto della normativa vigente, che riguarda le attività di intrattenimento musicali. Per tutti gli altri aspetti invece è stata richiamata l’attenzione sul codice di autoregolamentazione promosso dalla prefettura di Lucca la scorsa estate. Nel documento si prevede una serie di comportamenti virtuosi da adottarsi da parte degli esercenti per prevenire disturbi della quiete pubblica derivanti da schiamazzi o anche dal semplice vociare oltre l’orario di apertura al pubblico. Una linea di condotta che tutti, Prefettura, associazioni di categoria e Comune di Lucca, hanno individuato comunque come la strada maestra da perseguire per mettere assieme la legittima esigenza del pubblico, soprattutto giovanile, a una città viva e vitale, dei commercianti all’organizzazione di eventi nel periodo in cui la città è più frequentate e dei residenti di non subire situazioni di eccessivo caos soprattutto in orario notturno e serale.
Al termine dell’incontro, il viceprefetto vicario, Samuele De Lucia ha confermato che sul tema saranno convocati anche i rappresentanti dei comitati cittadini, per sentire le loro ragioni. I risultati degli incontri dei tavoli tecnici saranno poi valutate al tavolo del prefetto che si è reso disponibile per ogni possibile soluzione.
Ma dalla parte dei commercianti l’attesa maggiore è rivolta nei confronti del legislatore regionale. E’ solo con una modifica in senso meno restrittivo della norma, infatti, quantomeno nel numero delle deroghe, che sarà possibile garantire una stagione estiva attrattiva per giovani e turisti. Che altrimenti, dicono le associazioni di categoria, potrebbero anche decidersi di rivolgersi ad altre realtà extracomunali o provinciali. E questo sarebbe un danno anche per l’appeal dei singoli Comuni.