Niente scuola per Tempagnano, mamma scrive a vicesindaco

15 aprile 2014 | 08:11
Share0
Niente scuola per Tempagnano, mamma scrive a vicesindaco

Ritardi nella costruzione, a lungo annunciata, del nuovo plesso scolastico di Tempagnano e della soluzione provvisoria a San Vito. E una mamma scrive al vicesindaco Vietina per chiedere lumi della situazione: “Intendo riportare alla sua attenzione – dice – se mai ce ne fosse bisogno, l’evolvere (o dovrei dire il ristagnare/il regredire?) della situazione a dir poco sconcertante della scuola in argomento. L’edificio scolastico adibito a scuola per l’infanzia di Tempagnano è stato chiuso 4/5 anni fa a seguito di necessità di interventi urgenti al tetto che lo rendevano non più sicuro. All’epoca il Comune, anche a seguito di una riunione con i genitori degli alunni di allora, decise di non procedere ai lavori di ristrutturazione ma di utilizzare i fondi necessari per realizzare un nuovo immobile adiacente all’edificio dove attualmente si trovano la scuola per l’infanzia e la scuola elementare di San Vito. Questo con l’obiettivo, a medio lungo termine, di realizzare un progetto che prevederà la realizzazione del nuovo polo scolastico di Tempagnano. A completamento del polo, la nuova struttura nel frattempo realizzata a San Vito sarebbe poi stata riassegnata alla popolazione di San Vito, come ampliamento di quella attuale. Nel frattempo, i bambini iscritti alla Scuola di Tempagnano sono stati trasferiti nell’edificio che accoglie la scuola dell’infanzia di Picciorana, dove sono state ricavate 2 mini-aule chiudendo il corridoio al pian terreno e al primo piano (che inviterei a visitare, se già non avesse potuto farlo…)”.

“La sistemazione – prosegue la signora Samanta Toti – era stata presentata e promessa ovviamente come provvisoria, garantendo che nel giro di un paio di anni al massimo sarebbe stato disponibile il nuovo edificio a San Vito. In effetti, in breve tempo sono state gettate le fondamenta ma poi tutto si è bloccato per la non corretta destinazione d’uso del terreno (la domanda sorge spontanea: come è possibile che questo “dettaglio” non fosse stato verificato preliminarmente?. Grazie anche alle iniziative di alcuni genitori che hanno preso a cuore il problema, finalmente, dopo mille false promesse, lo scorso marzo è stata (pare… ma è poi vero?) approvata la variante al piano regolatore: i lavori sarebbero potuti iniziare! Peccato che ora non ci siano più i fondi finanziari destinati alla realizzazione dell’immobile e allora ci chiediamo: come è possibile? Dove sono finiti? E allora rabbia e frustrazione per i genitori e, ovviamente, anche per le insegnanti, costrette a lavorare in ambienti piccoli e soffocanti, che non consentono di realizzare tutte le attività previste (per esempio attività motoria o altro), in una struttura comunque piuttosto datata e che oltretutto richiederebbe, come ben sa, diversi interventi di messa in sicurezza, ospiti peraltro  indesiderati della scuola di Picciorana (nonostante le loro classi siano decisamente più grandi e ariose e consentano loro di effettuare molte più attività)”.
“A questo punto chiedo, come mamma (e anche a nome di altri genitori) – prosegue la lettera al vicesindaco Vietina – che possa intervenire urgentemente. Innanzitutto per fornire una risposta chiara e precisa alla domanda: quali sono le reali intenzioni per l’avvenire della scuola dell’infanzia di Tempagnano? Inoltre, chiedo un sollecito e forte intervento che consenta di partire immediatamente con i lavori a San Vito o, se ritenuto a breve (o addirittura definitivamente) non possibile, per trovare una diversa e più civile soluzione, che permetta ai bambini di esercitare il loro diritto di frequentare una Scuola dell’Infanzia al livello di quella frequentata dai loro coetanei e agli insegnanti di poter svolgere con serenità tutte le attività previste dalla programmazione scolastica. Mi permetto, nel mio piccolo di mamma ignorante ma che ha a cuore il futuro (e il presente!) di sua figlia, di suggerire alcune soluzioni/indicazioni, salvo se altre migliori: avviare senza più indugi e rinvii la costruzione della nuova scuola a San Vito, ripristinando i fondi allo scopo destinati che, oserei dire (visti gli anni di attesa, i continui disagi e gli innumerevoli interventi di manutenzione/sicurezza che necessitano alla struttura di Picciorana che ci danno come minimo un diritto di prelazione su altri progetti) impropriamente ora assegnati ad altro; ristrutturare l’immobile abbandonato di Tempagnano, progetto inizialmente non voluto ma che, forse, potrebbe risultare quello di più veloce realizzazione (e forse anche più economico?); in caso di impossibilità a procedere con le die soluzioni suddette, progettare a brevissimo un piccolo ampliamento dell’edificio di Picciorana, che consenta di mettere a disposizione almeno una stanza in più (da condividere tra le due scuole) per l’attività motoria o altro (feste, recite, ecc..). Sono assolutamente ignorante in materia ma so che esiste la possibilità di costruire in brevissimo tempo e a costi ridotti anche singole stanze prefabbricate in legno o bioedilizia (ciò che fortunatamente non mancherebbe a Picciorana è uno spazio esterno da utilizzare allo scopo…). Infine attivare, nel frattempo, gli interventi minimi necessari per la messa in sicurezza dell’immobile di Picciorana e pensare a soluzioni migliorative di convivenza tra le due scuole costrette nell’unico edificio di Picciorana, in considerazione del fatto che la permanenza, inizialmente presentata come provvisoria e a breve termine, si sta invece rivelando a medio-lungo termine”.