Il centro scoppia di farmacie: Comune propone trasloco

17 aprile 2014 | 17:01
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Il centro scoppia di farmacie: Comune propone trasloco

Otto farmacie soltanto nel centro storico di Lucca sono troppe. Almeno secondo il rapporto indicato dalla legge in materia, che ritiene ideale la presenza di una farmacia ogni 3.300 abitanti. Un dato che a Lucca, secondo uno studio a dire il vero un po’ datato commissionato dal Comune, non solo non viene rispettato in nessuna delle macroaree in cui è suddiviso il territorio – si salva soltanto il popoloso quartiere di Sant’Anna – ma che crea anche situazioni di gravi carenza in altre zone più periferiche, dove, in un caso, c’è soltanto una farmacia ogni 7.935 abitanti. E’ per questo che l’amministrazione comunale, in accordo con l’Asl e con l’Ordine dei farmacisti, ha cominciato a mettere mano al piano territoriale delle farmacie, proponendo qualche soluzione che, da un lato, consenta di allinearsi al rapporto ideale previsto dalla legge e che dall’altro eviti in alcuni quartieri, come il centro storico, la “saturazione” del mercato stesso. 

La giunta guidata da Alessandro Tambellini ha approvato nei giorni scorsi una proposta che ben lungi dal voler imporre alcunché ai farmacisti e alle imprese la cui “delocalizzazione” non è obbligatoria ma è a discrezione del titolare stesso, cerca di mettere ordine nel settore. Certo, lo schema può essere un buon indicatore in caso di nuove aperture di attività, perché tenta di fotografare la situazione attuale.
Si tratta soltanto di un primo passaggio: l’intenzione è quello di precedere con una determina a raccogliere adesioni da parte dei farmacisti interessati a “traslocare”, ovviamente fissando precisamente criteri e modalità.
“Ci siamo resi conto che il panorama delle farmacie in città è molto variegato e in alcuni casi difforme – sottolinea l’assessore alle attività produttive, Giovanni Lemucchi – ed è per questo che sulla base dei dati attuali abbiamo stilato una proposta per ogni area del territorio suddiviso in nove zone. L’intenzione è soltanto quella di fornire una opportunità a quelle attività che fossero eventualmente interessate a trasferirsi da un quartiere, come ad esempio il centro storico dove le farmacie sono 8, con un rapporto con la popolazione di uno a 1.133 residenti, ad un’altra zona meno popolata da questo genere di attività”.
Ci sono infatti alcune zone dove per arrivare al rapporto medio di una farmacia ogni 3.300 abitanti servono altri negozi. Come, ad esempio San Concordio: per 10.311 residenti circa sono disponibili soltanto 2 farmacie (con un rapporto di una ogni 5.155 persone). Lo stesso vale per la zona di Tempagnano e di Antraccoli: due farmacie per un bacino di utenza di 10.534 unità.