Bilancio, Cecchetti: Cisl si impegni contro i tagli

19 aprile 2014 | 10:33
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Bilancio, Cecchetti: Cisl si impegni contro i tagli

Bilancio, l’assessore del Comune di Lucca, Enrico Cecchetti risponde alle critiche della Cisl di Lucca, per bocca del segretario provinciale Massimo Bani (Leggi l’articolo) e contesta l’interpretazione dello strumento fatto dal sindacato: “Come ho fatto durante la riunione con le categorie economiche ed i sindacati, convocati per la seconda volta per discutere le scelte in corso di definizione sulla fiscalità locale – dice l’assessore –  colgo volentieri l’occasione offerta dall’intervento del segretario della Cisl Massimo Bani per chiarire ancora le linee di fondo dell’amministrazione su questi temi. Sappiamo molto bene che, anche a Lucca, i ceti più deboli soffrono pesantemente il perdurare della crisi e la crescente disoccupazione e la scelta politica dell’amministrazione comunale è certamente quella di fare tutto il possibile per dare risposte, soprattutto in termini di politiche sociali. Di questo stiamo discutendo in forme molto aperte e partecipate, senza remore di sorta, con i sindacati e con tutti i soggetti interessati. Al tempo stesso penso che non possa essere dimenticata la situazione di grave difficoltà dei Comuni, prodotta da anni di tagli indiscriminati, e sono certo che la Cisl sarà a fianco dei Comuni nell’impegno per invertire le scelte centraliste degli ultimi anni. Premetto questo solo per chiarezza del contesto in cui operiamo e non certo per cercare alibi e per non assumerci responsabilità. E vengo, quindi, a quattro punti di merito delle critiche di Bani”.

“Innanzitutto – spiega Cecchetti – il settore degli altri fabbricati (che comprende anche le attività commerciali e produttive) paga già il 10,6 per mille di Imu e la legge prevede che la somma di Imu e Tasi per il 2014 non possono superare tale dato. Applicare l’addizionale dello 0,80 per mille avrebbe comportato il risultato, che certamente anche Bani non vuole, di favorire la rendita immobiliare (soprattutto nel centro storico) a discapito delle attività commerciali e artigianali che producono ricchezza e lavoro. Peraltro contiamo di applicare questa maggiorazione per il settore banche e assicurazioni. Saremmo poi  molto contenti di avere la possibilità di differenziare, come dice il segretario della Cisl, la fiscalità locale distinguendo tra chi fa investimenti, assunzioni e/o redistribuisce ricchezza ma purtroppo questo non è oggi nella facoltà dei Comuni e rimane il tema per un’altra battaglia da fare che siamo ben lieti di combattere insieme alla Cisl. Il meccanismo di aumento per le classi di rendita più alte e di detrazioni per quelle più basse che stiamo mettendo a punto per ripristinare la progressività della Tasi per la prima casa, colpevolmente non prevista nella legge istitutiva, permetterà ad almeno 6mila famiglie lucchesi con rendite catastali basse (che non saranno certo “belle abitazioni dentro le mura”) di essere totalmente esentate dalla Tasi. Infine per l’addizionale Irpef non prevediamo cambiamenti, perché le aliquote attuali sono già progressive (da 0,59 a 0,80, con un’esenzione totale fino a 14mila euro) e perché tutti sappiamo bene che agire sui redditi dichiarati medio-bassi rischia di produrre ancora più ingiustizie. Peraltro prevediamo un minor gettito a causa della crisi dei redditi con conseguente minor introito per il bilancio del Comune. Infine osservo che Bani non ha commentato altri aspetti sui quali sono certo che sarà d’accordo, ma senz’altro ne riparleremo. Penso alla scelta di perseguire la strada della massima semplificazione per le famiglie e le imprese, ottenuta evitando la doppia imposizione Tasi ed Imu, alle ipotesi di agevolazioni per chi ristruttura abitazioni e fabbricati, per non parlare più in generale della lotta contro l’evasione e l’elusione fiscale sulla quale l’amministrazione si sta muovendo con la massima decisione”.